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Con un gol per tempo i rossoneri superano il Bate Borisov, sono ad un passo dalla qualificazione agli ottavi e a San Siro si può far festa.
© foto di Daniele Mascolo/PhotoViews
Missione (quasi) compiuta: il Milan prosegue il suo cammino a braccetto con il Barcellona nella classifica del girone di Champions League ed è molto vicino alla matematica qualificazione, grazie alle magie di Ibra e Boateng ma anche alle parate di Abbiati e ciò fa subito capire che la vittoria è stata meno facile e scontata del previsto; i rossoneri hanno dominato la partita, hanno mantenuto il possesso palla, hanno creato molte occasioni per sbloccare repentinamente il risultato, ma una distrazione di Van Bommel poteva essere fatale e avrebbe costretto i compagni ad una gara in salita con un inaspettato svantaggio da recuperare e un avvio troppo molle e deconcentrato nella ripresa poteva costare il pareggio, ma in entrambi i casi capitan Abbiati ci ha messo una pezza, meritandosi elogi come i suoi compagni che hanno la sola fortuna in più di entrare nel tabellino dei marcatori, mentre per le parate decisive non c’è questo onore. Comunque la cosa più importante è che il Milan ha confermato di essere in buona salute e in netta ripresa, ora che ha ritrovato molti dei suoi campioni; anche questa sera l’infermeria era discretamente piena, ma la formazione schierata da Allegri era molto competitiva e ha dimostrato che il Milan c’è e vuole accontentare il suo mister che in questo mese vuole lanciare l’assalto a due primati, ovvero la vetta della classifica in campionato e nel girone di Champions vincendo più partite possibili e la supersfida contro il Barcellona che vedrà di fronte due squadre che a quella data (23 novembre) dovrebbero essere già qualificate, visto l’ampio divario in classifica (e tecnico) con le altre due squadre del girone.
Serata umida e piovosa a San Siro, ma intorno al glorioso stadio milanese c’è un discreto movimento di tifosi già dal momento dell’apertura dei cancelli, anche se poi gli spalti si popolano lentamente e non c’è un gran pienone (comunque c’è molto più pubblico rispetto alle gare di campionato). Allegri rimescola un po’ le carte rispetto alle previsioni della vigilia (degli altri, non certo sue che aveva dichiarato che l’unico sicuro di giocare era Abbiati): a sinistra in difesa c’è Taiwo, il trequartista è Boateng che sembrava destinato alla panchina, dove, invece, si siede Robinho, mentre viene riconfermato in blocco il centrocampo che tanto bene si è comportato contro il Palermo e Bonera sostituisce il non convocato Thiago Silva. Soliti applausi e cori di incitamento per tutti i giocatori al momento del riscaldamento e poi, quando le squadre si schierano in campo per l’inizio dell’incontro, c’è la musichetta della Champions a ricordare che questa sera si gioca per l’Europa e non si può sbagliare, perchè c’è la ghiotta occasione di ipotecare la qualificazione al turno successivo.
E infatti il Milan parte sparato e sembra volersi sbranare in un sol boccone gli avversari, il Bate Borisov, squadra giovane, con poca esperienza europea, ma forte fisicamente e organizzata. Aquilani sfiora il gol da pochi passi, Ibra tenta il capolavoro da 50 metri, ma l’occasione più ghiotta capita ancora sui piedi del centrocampista romano che colpisce in pieno il palo con un preciso rasoterra che sembrava vincente. Il Milan diverte e si diverte, il pubblico gradisce e applaude generosamente ogni tentativo anche quelli al volo di Taiwo e Ibra che non inquadrano la porta. Il francese è meno timido e più coraggioso rispetto alle precedenti uscite, lo svedese è molto attivo come al solito e questa volta, rispetto a sabato scorso, preferisce cercare il gol piuttosto che gli assist, anche se non riesce a centrare i pali ogni volta che ci prova. Dopo un buon inizio il Milan si placa verso metà tempo e il Bate Borisov fa meno fatica a contenere i rossoneri; la partita in pratica si decide poco dopo la mezz’ora, quando nel giro di qualche minuto si passa dal possibile e clamoroso vantaggio dei bielorussi a quello del Milan: Van Bommel commette un errore pazzesco smarcando Bressan solo davanti ad Abbiati, ma il portiere riesce ad ipnotizzare l’attaccante brasiliano e a deviargli in angolo la conclusione meritandosi un boato del pubblico simile a quello che esplode in occasione di un gol segnato. Spavento sugli spalti ma spavento anche in campo, visto che il Milan si sveglia e, dopo il sospiro di sollievo, decide di fare sul serio: Ibra si avventa su un pallone vagante in area dopo una rocambolesca respinta e tira una sassata verso la porta che non lascia scampo al portiere avversario, anzi si ha la sensazione che se Gutor fosse stato sulla traiettoria del pallone sarebbe finito in porta con esso, vista la violenza del tiro. Secondo boato in pochi secondi del popolo rossonero, questa volta per un gol segnato e per un vantaggio meritato anche se raggiunto con qualche sofferenza di troppo e che potrebbe dilatarsi già prima della fine del tempo se lo stesso Ibra fosse più preciso con un tocco morbido che esce di poco.
Dagli spogliatoi esce un Milan troppo rilassato e distratto, il Bate ne approfitta e Abbiati deve sfoderare la seconda parata decisiva della serata, per deviare un rasoterra molto insidioso di Bordachev; altri brividi percorrono la schiena dei tifosi sugli spalti, la partita rimane in equilibrio e non si può certo stare tranquilli. Fra i più attivi c’è sempre il positivo Taiwo, che percuote la fascia sinistra, si propone e cerca interessanti assist, come quello che un troppo molle e lezioso Cassano spreca con uno stop sbagliato, facendo mormorare di disapprovazione i suoi tifosi. C’è poi anche un tiraccio sballato di Ibra che non consente di chiudere la partita come vorrebbe Allegri, che decide di dare una scarica di adrenalina alla squadra inserendo Robinho al posto di Cassano; come sempre il dinamismo del brasiliano vivacizza la manovra d’attacco e crea un po’ di caos organizzato che manda in confusione gli avversari. E’ proprio Robinho a sfiorare il raddoppio con un tiro sul secondo palo dopo una serie di finte, ma il pallone esce a lato. Il Bate Borisov rimane in partita, il risultato rimane in bilico, ma a far saltare il banco e a chiudere la sfida ci pensa Boateng con uno spettacolare tiro dalla distanza che si insacca sotto la treversa, mandando in visibilio il popolo rossonero. Esultanza stranamente contenuta e polemica del ghanese, che evidentemente ce l’ha con chi lo ha criticato in questi giorni, ma la cosa più importante è che ora si può stare un po’ più tranquilli e lo pensa anche Allegri che prosegue la serie delle sostituzioni, inserendo Emanuelson al posto proprio di Boateng che esce salutato dalla standing ovation di San Siro. E applausi scroscianti salutano anche l’esordio di Mexes in maglia rossonera; pochi minuti per far capire che finalmente c’è un forte elemento in più per rendere ancor più ermetica la difesa rossonera, che per la seconda volta consecutiva conclude la gara senza subire reti (e per questo deve ringraziare soprattutto Abbiati).
Vittoria importante, due bei gol segnati, nessuno subito, un palo, tante occasioni create, buon possesso palla, qualche brivido di troppo. Questa, in estrema sintesi, la prestazione più che positiva del Milan, mentre a livello dei singoli si sono distinti il già citato Taiwo, Aquilani, il solito Ibra, Abbiati, il grintoso Nocerino e Boateng per il meraviglioso gol; un po’ sotto tono Cassano, una tirata d’orecchie a Van Bommel per lo spavento che ci ha fatto prendere, ma in generale nessuno ha demeritato e Allegri può archiviare con soddisfazione una serata in cui la squadra ha ottenuto l’obiettivo, avvicinandosi alla qualificazione e vincendo abbastanza agevolmente una gara facile solo sulla carta, perchè comunque il Bate Borisov ha dimostrato di non essere più la sprovveduta squadra affrontata dieci anni fa in Coppa UEFA. L’EuroMilan viaggia spedito e ancora una volta il popolo rossonero può sfollare da San Siro felice, soddisfatto e convinto che questa squadra saprà essere grande protagonista in Italia e in Europa, ora che ha ritrovato i suoi campioni capaci di incantare con le loro magie.
Post Originale:
Ibra e Boateng lanciano l’EuroMilan