Il campo ha detto qual è il modulo giusto (e i suoi interpreti)

02.11.2012 12:00 di Pietro Mazzara Twitter: @PietroMazzara

© foto di Alberto Lingria/Photoviews

Se dopo tanto sperimentare sui campi di Milanello, la soluzione è quella che era già stata trovata, allora è giusto tornare ad essa. Nel secondo tempo di Palermo, il campo, ha detto che il modulo giusto per questo Milan è il 4-2-3-1. Uno schieramento tattico che gli stessi giocatori gradiscono e che li fa sentire più sicuri. Vuoi perché alcuni ci hanno giocato in altre squadre, vuoi perché gli stessi si sentono più liberi e a loro agio con quella copertura di campo. Ma gli interpreti di quello che viene definito il modulo “alla spagnola”, devono essere messi nelle condizioni di poter giocare sfruttando la parte migliore del loro bagaglio tecnico. Se in difesa i giocatori si sono intercambiati con più o meno gli stessi risultati, è davanti che bisogna trovare un equilibrio definitivo. Con El Shaarawy perno intoccabile e splendido killer, Emanuelson sull’out di destra sta dando, seppur parzialmente, delle buone risposte. Il problema vero sono il trequartista centrale e la punta. Bojan ha dimostrato che quando è libero di poter svariare su tutto il fronte offensivo, è un giocatore completamente diverso rispetto a quando gli viene chiesto di fare il centravanti. In quella posizione poi, se si vuole varare un assetto leggermente meno offensivo, potrebbe giocare Montolivo con alle sue spalle due mediani di rottura che lo sgravino dai compiti d’interdizione. Boateng vorrebbe giocare li, ma è chiaro che non avendo più chi apre gli spazi ma dovendo lui aprirli, le cose cambiano. Pato deve continuare a giocare per trovare la forma ma anche Pazzini è nella stessa condizione. Oltre al modulo, il Milan deve mettere in campo quella rabbia, quell’intensità e quella voglia di far male all’avversario che si sono visti solo tre volte in questa stagione: nei primi 25’ del match contro lo Zenit, nel secondo tempo di Roma contro la Lazio e nel secondo tempo di Palermo. Perché se è vero che questa rosa ha perso in qualità, allora deve cambiare pelle e diventare cattiva. Con una strada da perseguire. Che è stata indicata dal campo.

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