Il mal d’Africa di Muntari apre le porte del mercato per il centrocampo. Doppia sfida fondamentale per testare le alternative a De Jong

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Giulia Polloli inizia a seguire il Milan per Varesenotizie.it, voce del commento tecnico su Radio RVL, collabora con Vco Azzurra Tv, Tribuna Novarese e Il Biancorosso.

12.12.2012 00:00 di Giulia Polloli  articolo letto 676 volte

L’infortunio di De Jong stravolge in ogni senso i piani del Milan. Il mediano stava ormai acquisendo la continuità di prestazione che di solito è sintomatica di un percorso in ascesa. Quasi in linea con i risultati del Milan che, ad oggi, nelle ultime otto gare, sarebbe la squadra scudetto. Invece i rossoneri si trovano a rincorrere le zone nobili della classifica domenica dopo domenica, riuscendo peraltro a rosicchiare punti alle dirette concorrenti. La classifica dei rossoneri ora fa meno paura, ma soprattutto la squadra in campo è tornata a regalare prestazioni decise e decisive. Qualche cosa è cambiato nelle dinamiche di casa Milan, i giocatori sembrano rinvigoriti, meno impauriti, negli occhi dei campioni rossoneri è tornato ad accendersi il sacro fuoco della vittoria. L’analisi tecnica ci dice che il Milan ha ripreso a dominare il campo, ad imporre il proprio gioco, non subisce l’avversario se non ad inizio gara, dove ancora gli uomini di Allegri fanno fatica ad ingranare. L’analisi scaramantica affida al ritorno a Milanello di Berlusconi, un importante sigillo impresso nella risalita rossonera. Ovviamente la verità sta nel mezzo. Perché gli uomini che sono scesi in campo sono pressocché gli stessi, Allegri ha stravolto il modulo rossonero, ma non ha cambiato drasticamente i suoi interpreti. Di conseguenza qualcosa anche a livello mentale deve essere cambiato. Chiaro è che la consapevolezza delle proprie forze non si può ottenere solo a parole, servono i fatti e, nello specifico i tre punti in palio sono il miglior carburante in grado di innescare il motore del Milan. Ed ora che il motore è caldo è normale che il pilota possa guidare con maggior autorevolezza la macchina anche su percorsi impervi. A surriscaldare ulteriormente il motore c’è il doppio impegno a S.Siro: giovedì la Tim Cup contro la Reggina, mentre domenica, nel giorno in cui il Milan spegne le 113 candeline, arriva il Pescara. Due gare ravvicinate che possono aumentare la consapevolezza del Milan nei propri mezzi, utili a testare prima della sosta le forze a disposizione. Perché, tornando all’infortunio di De Jong, se Strasser è stato depennato dalla lista dei giocatori in partenza e quindi sarà arruolabile da Allegri, Muntari, che pur sta rientrando dall’infortunio, ha dichiarato di voler giocare la Coppa d’Africa, dunque questo potrebbe complicare i piani di gestione delle forze già accasate in quel di Milanello. Le ultime ore sui campi in gare ufficiali saranno determinanti per le future scelte di mercato. Intanto il Milan studia alternative plausibili. Occhi puntati su Strootman, già osservato speciale in estate, che però non sembra voler lasciare a metà il suo percorso con il Psv Eindhoven. Senza contare che il valore di mercato lo rende giocatore importante dal punto dell’investimento finanziario. Si è accesa in attesa di venti propizi la scintilla per De Rossi. Anche questa questione è complicata dall’alto ingaggio del giocatore che frena un po’ le prospettive di poterlo vedere con addosso la casacca rossonera. Allegri ha sviscerato nuovamente i suoi desiderata e tra questi riappare Nainggolan, che però sembra blindato da Cellino, che difficilmente smembra i reparti a gennaio. Intanto il Santos annuncia di voler annunciare Robinho a tutti i costi entro la settimana. Il brasiliano, in vista dei Mondiali, vorrebbe poter giocare in patria, proprio per aver maggior visibilità in vista della convocazione in Nazionale. Ma il Milan non ha ancora svelato i suoi piani circa l’eventuale partenza dell’attaccante. Anche se gli uomini di mercato rossoneri hanno ventilato l’ipotesi di uno scambio Robinho-Felipe Anderson centrocampista offensivo che, a maggior ragione, oltre ad aver impressionato Braida, ora potrebbe davvero servire alle dinamiche tattiche di Allegri.

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