Il Milan e quel languorino ritrovato

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22.02.2012 19:00 di Matteo Calcagni   articolo letto 392 volte

© foto di Alberto Lingria/PhotoViews

Come ci insegna il passato, e anche il presente, è sempre difficile emulare le prestazioni con il passare delle stagioni. Certe cose migliorano, altre peggiorano: influiscono il mercato, gli infortuni, la condizione fisica e il tipo di avversari. Succede anche ai più forti del mondo, il Barcellona, inevitabile che possa quindi accadere anche al Milan. Prima della trasferta di Udine, gara che ha garantito un’avvertibile svolta, si poteva constatare un dato in totale diseguaglianza con lo scorso anno: l’esito degli scontri diretti contro le cosidette “big”. Mentre la classifica, punto più punto meno, recita (e recitava) all’incirca lo stesso andamento del 2010/11, i risultati nelle sfide di cartello non andavano di pari passo. Le quattro sconfitte contro Inter, Juventus, Lazio e Napoli non possono passare inosservate, anche se il “trand” con le medio/piccole pare migliorato. Difficile spiegare questa differenza, ma un’idea ce l’eravamo già fatta, anche prima di leggere le dichiarazioni odierne di Thiago Silva. Il motivo di tali difficoltà? La fame che si era “leggermente” placata rispetto al passato: “Non avevamo più fame. – Ha dichiarato il brasiliano in esclusiva a “Il Corriere dello Sport”Non sentivamo più la stessa voglia di vincere. E per un gruppo di qualità come il nostro sono proprio le motivazioni a fare la differenza. E’ accaduto dopo la Supercoppa a Pechino. Abbiamo cominciato il campionato e non eravamo più gli stessi. Nella nostra testa c’era l’idea di poter vincere facilmente un altro scudetto. Ma il calcio non è così, ogni minuto può cambiare tutto. Adesso, però, siamo tornati quelli dell’anno scorso”. Al Friuli il Diavolo ha cambiato passo, riuscendo poi anche a vincere il tabù inglese degli ottavi di Champions: dal 2008 in poi, a San Siro, i rossoneri avevano sempre perso per mano delle compagini britanniche. Sabato l’ennesima prova del nove, contro la più agguerrita (e unica) rivale in ottica campionato: non sarà forse una partita decisiva, ma a seconda del risultato potrebbe influire pesantemente sul prosieguo della stagione.

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