Il Milan passeggia a Cagliari

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I rossoneri vincono facilmente in Sardegna, pur non giocando una partita spettacolare e chiudono positivamente il 2011.

Ancora una volta non abbiamo ammirato il Milan nella sua versione migliore, ma è arrivata un’altra vittoria importante con l’identico spietato trattamento riservato al Siena, ovvero un netto e tranquillo 2-0 pur senza brillare, che avrebbe avuto anche le stesse firme nel tabellino dei marcatori (Nocerino e Ibra) se Pisano non avesse tolto al Noce la soddisfazione del settimo gol stagionale, deviando nella propria porta il traversone basso di Robinho. Il Milan ha ottenuto una vittoria tutto sommato meritata in una partita fin troppo semplice, sbloccata velocemente, gestita con tranquillità (magari addirittura eccessiva in alcune fasi, soprattutto nel primo tempo) e, soprattutto, senza faticare molto, quasi si trattasse di una partita d’allenamento. Il Cagliari è stato avversario orgoglioso e determinato e ha giocato bene almeno fino all’area di rigore rossonera, evidenziando, però, gravi difficoltà a tirare in porta con pericolosità e, ovviamente, a segnare e ciò diventa un difetto grave al cospetto di una grande squadra come il Milan che ha avuto la possibilità di conquistare tre punti in modo facile e agevole, continuando l’altalena in vetta alla classifica. Ora i rossoneri sono nuovamente primi, ma solo perchè hanno sfruttato la circostanza di giocare in anticipo rispetto a Udinese e Juventus; lo scontro diretto fra le due squadre bianconere stabilirà l’esatta posizione in classifica del Milan prima della sosta natalizia, ma per il momento i giocatori si salutano e si danno l’arrivederci a dopo Natale per il mini-ritiro in Dubai da capolista e re per una notte, grazie ad un’esaltante serie di risultati positivi, che ha portato 29 punti in 11 partite, ritmo sicuramente da scudetto e che non fa rima con primato solo a casua del negativo inizio di campionato. La partita di Cagliari non ha detto molto, non è stata particolarmente spettacolare, anche per colpa del maltempo (violenti scrosci di pioggia e vento forte), ma ha dimostrato ciò che già sapevamo, ovvero che questo Milan è forte, consapevole dei propri mezzi e con una grande autostima, che consente di gestire al meglio queste partite apparentemente facili, in realtà insidiose, ma che quasi sempre i rossoneri riescono a vincere senza soffrire troppo. Come già detto sabato scorso, conquistare i successi pur non giocando in modo brillante non è un difetto, ma una virtù nell’arco di un campionato lungo e difficile e l’ha sottolineato anche Allegri, dicendo che in questo finale di anno solare era importante vincere, non importava come, perchè la squadra è reduce da una prima parte di stagione piena di impegni e cominciava ad affiorare un po’ di stanchezza, che toglie brillantezza.

Allegri conferma la difesa schierata contro il Siena, ma in porta rientra Abbiati, recuperato dopo il problema alla spalla; è un po’ sorprendente rivedere Taiwo a sinistra, ma in effetti è giusto dare al terzino, giunto in estate dal Marsiglia, la possibilità di mostrare le sue qualità giocando con un po’ di continuità; un’altra sorpresa è la presenza di Ambrosini a centrocampo al posto di Van Bommel, ma stiamo parlando del capitano della squadra, quindi non deve meravigliare più di tanto che trovi posto in squadra quando sta bene fisicamente; per quanto riguarda il ballottaggio in attacco, Allegri sconfessa il presidente Berlusconi e fa di testa sua (giusto così!) scegliendo Robinho e mandando in panchina Pato; niente punte e trequartisti in quantità come vorrebbe il presidente, ma una formazione equilibrata che deve centrare una vittoria importante per finire al meglio l’anno solare e proseguire il tentativo di agganciare la vetta della classifica. A Cagliari piove, fa freddo e c’è un gran vento e ciò è una beffa soprattutto per i tifosi presenti allo stadio, che questa partita avrebbero dovuto vederla quattro mesi fa circa, a fine agosto, con un clima sicuramente diverso; ovviamente lo stadio non è esaurito anche per questo motivo ed è un peccato perchè in passato l’arrivo delle grandi sul campo delle provinciali faceva riempire gli stadi, ma ora non più e il “tutto esaurito” è sempre più una rarità nel calcio moderno.

La partita inizia in modo scoppiettante: il Cagliari sorprende il Milan e colpisce un palo esterno con un tiro di Ribeiro che sfugge alla difesa rossonera; rovesciamento di fronte e questa volta l’occasione capita al Milan che, con il cinismo e l’opportunismo tipico delle grandi squadre non se la fa sfuggire; Robinho guizza sulla destra, salta Agazzi che sbaglia l’uscita e mette al centro un traversone basso sul quale si avventano Pisano e Nocerino ed è il difensore a deviare nella propria porta nel disperato tentativo di evitare il facile appoggio in rete del Noce. Ottima la giocata di Robinho, che dimostra subito la bontà della scelta di Allegri, perchè il brasiliano sbaglierà anche gol facilissimi ma è sempre molto utile al gioco rossonero; da segnalare un lieve infortunio a Boateng, che zoppica per qualche minuto, ma poi si riprende e proseguirà regolarmente la partita fino al termine. Il Milan gioca bene per i primi venti minuti, controllando la situazione senza più l’assillo di dover sbloccare la partita, poi, però, subisce il ritorno di un discreto Cagliari, che reagisce e mette in difficoltà i rossoneri, anche se è difficile capire dove finiscano i meriti dei sardi e inizino i demeriti di un Milan che sembra un po’ troppo presuntuoso e dà l’impressione di pensare che la partita sia già finita; come spesso accade in questi casi, l’aver sbloccato troppo presto la sfida si rivela quasi un boomerang per una squadra che rischia di cominciare a pensare già alle vacanze, anche perchè non ci sono altri impegni per i quali risparmiare le forze, quindi si può solo supporre che i rossoneri siano svagati e già sazi per il gol segnato in apertura, atteggiamento ovviamente rischioso. Fortunatamente il Cagliari gioca bene fino al limite dell’area ma non ha un vero e proprio finalizzatore, quindi Abbiati deve tremare solo per un paio di conclusioni insidiose (oltre che per il vento gelido) e si disimpegna bene sul tiro di Ekdal. Allegri capisce che deve dare una scossa alla squadra, che rischia di rovinare una partita fin troppo facile e sbloccata in fretta, ma i suoi giocatori proseguono nella loro brutta prestazione fatta di possesso palla lento e improduttivo, poco sviluppo del gioco e molti passaggi indietro; le condizioni climatiche contribuiscono a rovinare la prestazione, non consentendo passaggi precisi e accurati, ma ciò vale anche per il Cagliari, che ci mette sicuramente più grinta e carattere, mentre i rossoneri giocano con la sufficienza di chi è convinto di aver già vinto senza impegnarsi troppo.

Evidentemente la strigliata di Allegri, fatta di urla ai suoi giocatori, prosegue anche negli spogliatoi e il Milan inizia la ripresa con un altro spirito: c’è subito una grande occasione per Aquilani, che spara su Agazzi in uscita, poi il Cagliari prova a spaventare i rossoneri, che finalmente rispondono colpo su colpo, ma Robinho torna sciagurato e, dopo un guizzo simile a quello che ha portato al gol, tira alto da posizione defilata ma con la porta spalancata davanti a sè, non avendo questa volta nessuno da servire al centro dell’area e sprecando un’altra occasione nitida per chiudere la partita. Fortunatamente non scatta la spietata legge “gol sbagliato, gol subito” e Abbiati è attento sull’insidioso tiro dalla distanza di Nainggolan, che con il campo fradicio poteva creare problemi. Poi Robinho dimostra di non essere solo un clamoroso “mangiagol”, ma anche un giocatore generoso che dà un grosso contributo alla squadra e chiude di testa un geniale triangolo con Ibrahimovic che smarca lo svedese davanti ad Agazzi; Ibra si libera del difensore avversario con un guizzo e fulmina il portiere, realizzando l’undicesimo gol in campionato e festeggiando al meglio la sua partita n°200 in serie A. Poco dopo il gol, lo svedese ha un accenno di malore, si piega sulle gambe ed esce momentaneamente dal campo, ma siccome di arrendersi non se ne parla, aspetta di stare meglio e torna sul terreno di gioco, rifiutando la sostituzione. Allegri, allora, effettua la staffetta Pato-Robinho, sperando che il Papero abbia finalmente la possibilità di sbloccarsi; la partita, intanto, è diventata ancor più semplice per i rossoneri, perchè il Cagliari ha accusato il colpo del secondo gol ed è un po’ demoralizzato, cosa comprensibile perchè per una squadra che fa tremendamente fatica a segnare, due gol da rimontare al Milan sono una montagna troppo alta da scalare. Allegri manda in campo anche Van Bommel al posto di Ambrosini, il Milan accentua il possesso palla e aspetta l’occasione per colpire in contropiede, cosa che puntualmente avviene quando Pato e Ibra partono in velocità e duettano fra loro, ma lo scambio è un po’ “sporco” e Pato non riesce a superare Agazzi in uscita. Il Papero deve rinviare al 2012 l’appuntamento con il gol e il Milan non trova la terza rete, che sarebbe stata una punizione francamente eccessiva per il Cagliari; in fondo due gol bastano e avanzano per la vittoria, undicesimo risultato positivo che permette di passare un felice Natale indipendentemente dalla posizione in classifica che sarà decisa dalla sfida fra Udinese e Juventus. Il Milan ha dimostrato alla concorrenza di essere solido, forte, determinato e con tante qualità, perchè sa vincere dando spettacolo ma anche mostrando cinismo e concretezza come in quest’occasione, una partita che è sembrata una passeggiata tanto è stata semplice e priva di difficoltà per i rossoneri. Il Milan conclude il 2011 così come l’aveva iniziato, ovvero con una vittoria a Cagliari; in mezzo uno scudetto, una supecoppa, tante giornate da ricordare e molte soddisfazioni, quindi se anche sotto l’albero non ci sarà il primato in classifica, non possiamo certo lamentarci, ma solo aspettare con trepidazione e grandi speranze un nuovo anno con tanti obiettivi da raggiungere.

Ora il campionato si prende la classica pausa natalizia, quindi…buone feste da parte mia a tutto il popolo rossonero!    

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