I rossoneri battono il Parma pur giocando male e soffrendo ed è una vittoria importantissima per scattare in avanti in classifica, in attesa della risposta di Inter e Lazio, avversarie per un posto in Champions; Balotelli ancora protagonista.
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Allegri aveva ordinato di pensare solo al Parma e non al Barcellona, perchè quella con gli emiliani era la prima partita in ordine di tempo e valeva per il campionato, in cui è troppo importante riuscire a conquistare un posto nella prossima Champions League; i suoi ragazzi lo hanno accontentato e hanno ottenuto la vittoria tanto attesa e voluta dal loro mister, anche se la prestazione non è stata positiva, soprattutto nel primo tempo, in cui per larghi tratti i rossoneri si sono fatti dominare dal Parma; è andata meglio nella ripresa, in cui un Milan rinfrancato dall’episodio fortunato dell’autorete di Paletta, che ha consentito di sbloccare il punteggio, ha preso in mano la partita, ha giocato decisamente meglio e ha trovato il gol del raddoppio, con una splendida punizione di Mario Balotelli, sempre più decisivo. Purtroppo nemmeno questa volta i rossoneri sono riusciti a mantenere inviolata la loro porta, ma il gol di Sansone è arrivato solo agli ultimi secondi di recupero e non c’è stato nemmeno il tempo per tremare e soffrire, visto che dopo pochi istanti è arrivato il triplice fischio di Massa a sancire il successo di un Milan che riprende a correre spedito in classifica dopo il mezzo passo falso di Cagliari e ora attende la risposta di Inter e Lazio; solo lunedì sera conosceremo la classifica vera e propria dopo la disputa dell’intera 25^ giornata e potrebbe essere diversa da come è ora, ma per un paio di giorni godiamocela, visto che il Milan è davanti all’Inter e alla pari con la Lazio, una posizione decisamente allettante e che nessuno avrebbe sognato quattro mesi fa. A volte le vittorie sofferte sono le più preziose e importanti, quindi teniamoci stretti questi tre punti e non diamo troppa importanza ad una prestazione a tratti deludente, visto che siamo all’inizio di un ciclo terribile e sicuramente il pensiero di ciò che attende la squadra avrà condizionato il rendimento di alcuni singoli, apparsi al di sotto delle loro possibilità e, di conseguenza, dell’intera squadra.
Allegri recupera Montolivo e Constant e mette in atto un mini turn-over: a destra in difesa rientra De Sciglio dopo qualche giornata di stop; al centro della difesa c’è Yepes con Mexes solo in panchina; a centrocampo si rivede Nocerino al posto di Flamini e c’è la conferma di Muntari, alla seconda presenza consecutiva da titolare; in avanti c’è Boateng al posto del non convocato El Shaarawy, mentre sono regolarmente presenti gli altri due componenti del tridente con la cresta, ovvero Niang e Balotelli. San Siro accende i riflettori in un anomalo ma non inedito venerdì di campionato e ciò ricorda a tutti che siamo a soli cinque giorni dalla Champions League e dalla sfida stellare contro il Barcellona in cui ci sarà il tutto esaurito e una grande atmosfera; questa volta, invece, gli spalti sono, come sempre, desolatamente semivuoti; colpa del giorno in cui si gioca la partita, colpa del freddo, colpa del fatto che l’attesa di tutti è già sulla sfida di mercoledì, ma sta di fatto che la gente presente è davvero poca e tocca, come al solito, alla Curva Sud il compito di sostenere e incitare i ragazzi, senza dimenticarsi che sulla panchina avversaria c’è uno che non può certo essere considerato nemico o avversario, ovvero Roberto Donadoni, grande protagonista di tante vittorie in maglia rossonera e che viene salutato dalla curva con un coro cantato a gran voce e con applausi, che Donadoni gradisce, contraccambiando con un cenno di saluto e con parole dolci nel dopo-partita.
Il Milan prova a partire bene e a sorprendere gli avversari con un primo tentativo di Balotelli, ma la partita prende presto una piega inattesa: tanto Parma, poco Milan, messo sotto dagli avversari e costretto sulla difensiva; come sempre la difesa va in affanno, perchè cambiano gli uomini ma non la sostanza e, così, i soliti palloni alti spioventi in area creano scompiglio e Yepes sfiora l’autorete con un colpo di testa all’indietro che per poco non beffa Abbiati. E sono brividi anche quando un diagonale di Paletta esce di pochissimo, oppure quando il pallone arriva sulla testa o sui piedi di Amauri, autentica bestia nera dei rossoneri e autore meno di un anno fa di un gol con la maglia della Fiorentina che ha contribuito a far perdere lo scudetto al Milan, ma l’attaccante questa volta è poco ispirato e non fa altri danni. Nella fase centrale del primo tempo è il Parma a gestire il gioco, a costringere sulla difensiva i rossoneri e a metterli in difficoltà con la velocità di Biabiany, mentre nel finale di frazione c’è spazio per una reazione del Milan: Balotelli fa a sportellate con Coda, ma si fa notare anche come ispiratore di una delle poche azioni pericolose, innescando Boateng che mette al centro un bel pallone, non raccolto da Niang che viene trascinato a terra e protesta. Boateng è vivace ma poco efficace (tiro fiacco e debole fra le braccia di Pavarini), ma è un suo cross a determinare la clamorosa autorete di Paletta che sblocca il risultato e che manda al riposo il Milan immeritatamente in vantaggio, perchè i rossoneri sono apparsi ancora una volta inconsistenti e inconcludenti.
Nella ripresa un Milan rinfrancato dal gol del vantaggio gioca meglio e crea più occasioni, nonostante non abbia più l’assillo di sbloccare un risultato già favorevole. Si mette in luce Niang con le sue accelerazioni e la sua fantasia ed è proprio su un suo cross che Muntari e Boateng si ostacolano e non riescono a buttarla dentro da favorevole posizione. Poco dopo arriva l’azione più bella costruita dal Milan, con rapidi scambi di prima e palla a terra che smarcano Boateng per la conclusione che, però, esce di pochissimo, ma gli applausi arrivano lo stesso dai pochi e infreddoliti tifosi di San Siro. Anche Balotelli è un po’ più ispirato in questo secondo tempo: su un suo cross Boateng sfiora solamente il pallone di testa, poi Supermario si esibisce in un tiraccio potente ma poco preciso. Allegri manda in campo Bojan al posto di Boateng, ma nemmeno lui riesce a dare spettacolarità e imprevedibilità ad una manovra che rimane poco efficace. Nocerino prova il gol spettacolare con un pallonetto quasi da metà campo per provare a sfruttare un’uscita fuori dall’area di Pavarini, poi arriva il momento magico del secondo gol, grazie ad una superba punizione calciata da Balotelli che va ad infilarsi all’angolino non lasciando scampo a Pavarini. Boato del popolo rossonero, anche perchè un gol su punizione del Milan è un’autentica rarità, ma con Balotelli potrebbe non essere più così, perchè le sue doti balistiche sono note a tutti. Ci prova anxche Montolivo con uno spettacolare tiro dalla distanza che Pavarini deve alzare sopra la traversa. Nel frattempo il Parma è calato molto e si vede raramente in avanti: solo un’occasione per Amauri che spreca tutto davanti ad Abbiati con un controllo da dilettante, ma il gol arriva all’ultimo respiro, quando la difesa rossonera si rilassa e si distrae, lascia spazio a Biabiany sulla fascia e non marca adeguatamente Sansone, che insacca da pochi passi. Poco male, perchè c’è appena il tempo di rimettere il pallone al centro e giocare pochi secondi, ma dispiace ugualmente per quest’ennesima distrazione della difesa rossonera, tutt’altro che impenetrabile.
Finisce 2-1 e si può far festa, godendosi una classifica purtroppo parziale ma molto bella da guardare; verrebbe voglia di “neutralizzare” il resto della giornata e lasciare la classifica così come è ora, ma purtroppo non si può e biognerà aspettare la fine di questa strana giornata spezzatino per capire quale sarà la reale posizione del Milan, ma intanto godiamoci vittoria e tre punti che danno fiducia e aumentano l’autostima alla vigilia di un periodo difficile con tante partite complicate e decisive per campionato e Champions. Prestazione così così della squadra e di alcuni singoli, come De Sciglio, che ha pasticciato molto o Muntari, poco preciso e che ha fatto spazientire in alcune occasioni il pubblico; positiva la vivacità di Boateng, buona l’intraprendenza di Niang, ottima la regia di Montolivo, concreto come sempre Constant, mentre Balotelli si è visto a sprazzi ma è bastato per far male agli avversari. Ovviamente bisognerà giocare molto meglio per provare a mettere in difficoltà il Barcellona, ma per il momento va bene così, perchè servivano i tre punti e sono arrivati, quindi l’obiettivo è stato raggiunto e per lo spettacolo aspetteremo altre occasioni, anche perchè questa volta mancava un certo El Shaarawy, che è sempre stato decisivo e importante per le sorti della squadra. Il Milan si addormenta terzo in classifica e, forse, non vorrebbe più svegliarsi, perchè fra pochi giorni arriva il Barcellona e bisogna farsi trovare pronti, perchè il Milan visto a Cagliari o contro il Parma non può bastare per riuscire nella missione impossibile.