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MILANO.
«Io sono un professionista e sto bene al Milan. Vi sembro uno che ha il mal di pancia?». Parola di Ibrahimovic. Una sua rete e il sigillo di Boateng consentono al Milan di archiviare a San Siro la pratica Bate Borisov. Un 2-0 che permette ai rossoneri di mettere dopo sole tre partite un piede e mezzo negli ottavi di Champions League. Con 7 punti gli uomini di Allegri comandano il gruppo H a braccetto con il Barcellona. Era dal 2007 che il Diavolo non era così in quota dopo tre match e quell’anno finì con la vittoria della Champions contro il Liverpool. Lo scaramantico Galliani fa finta di non sentire ma avverte: «Questo è il vero Milan. Prima, senza 12 infortunati, era normale che non arrivassero i risultati. Anche il Barcellona senza i suoi campioni fatica».
Proprio quel Barça che ora tutto il Milan sfida per il primo posto del girone. «Siamo primi con gli stessi punti loro, abbiamo la possibilità di andare avanti, faremo di tutto per arrivare primi», assicura Ibra che poi aggiunge: «Se giochiamo come oggi, il futuro è positivo». E il malessere spuntato in Svezia? «Se uno sa parlare svedese, capisce quello che ho detto – sbotta Zlatan -, se non lo sa, gli dico io cosa ho detto in quella conferenza stampa. Sono state dette molte falsità: sono un professionista, sono molto contento di essere al Milan e farò tutto per il Milan fino alla fine del contratto. Qui ho ritrovato il sorriso».
Ibra vuole il primato. Obiettivo confermato dallo stesso Allegri che al via aveva preferito Boateng a Robinho da trequartista. «La notte brava di Kevin? Sono ragazzi e devono anche avere il tempo libero per divertirsi. L’importante è sapersi gestire». Sdrammatizza il tecnico parlando della presunta nottata di follie nei locali milanesi del suo giocatore, tornato decisivo dopo l’ingenua espulsione contro la Juve.
La partita? Primo tempo monologo rossonero, con un palo di Aquilani. Il gol è però uno solo, al 33’, con Ibrahimovic, che segna con una rasoiata di destro. Una liberazione, anche perché, pochi secondi prima, una stupidata di Van Bommel aveva lanciato Bressan, e solo una grandissima parata di Abbiati negava al fantasista del Bate la rete.
La pecca del Milan è non chiudere subito il match. Ci pensa Boateng al 70’ a sigillarlo con un grandissimo destro dalla distanza scagliato da fermo. Conti chiusi, ma c’è il tempo per l’esordio di Mexes. (ass)
LA PARTITA. Contro un Bate debole sulle fasce e instabile nella corsia centrale, i rossoneri fanno un pò ciò che vogliono. I due centrali bielorussi, Simic e Radkov, sono frastornati dagli inserimenti dei rossoneri. Soprattutto di Ibrahimovic, che è pericoloso anche da metà campo quando vede Gutor fuori dai pali e non ci pensa due volte prima di tirare di poco alto. C’è gloria per Abate, che a destra si esibisce in lunghe cavalcate, inclusa quella da cui nasce il vantaggio. E anche per Taiwo, che alla sua seconda da titolare è piuttosto convincente (a metà della ripresa Ibrahimovic gli concede di tirare una punizione), sia in fase di chiusura, dove usa muscoli e furbizia, sia quando si propone accompagnando l’azione d’attacco. Conferma i suoi progressi Nocerino, e Aquilani guadagna punti, correndo e inventando. Il centrocampista azzurro costruisce gioco e cerca spesso il gol. All’11′ colpisce il palo ben servito da Cassano, e poco più tardi ci prova anche in rovesciata. Uno dopo l’altro ci provano Ibrahimovic al volo, di nuovo Aquilani e al 30′ Taiwo con una coraggiosa botta al volo dal vertice dell’area. Tanti pericoli, zero gol. E la serata del Milan può complicarsi quando Van Bommel sciaguratamente sulla sua trequarti si fa sfilare il pallone da Bressan: miracolo di Abbiati o errore dell’attaccante, fatto sta che si avvera la regola del ‘gol mangiato, gol subitò. Pochi secondi dopo, al 33′, Ibrahimovic non perdona. Il Bate può pareggiare in avvio della ripresa, ma Bressan di nuovo fallisce, e al 4′ Abbiati si supera su tiro di Bordachev. Un lezioso Cassano lascia il posto a Robinho che lo imita in un paio di occasioni. Al 25′ ci pensa Boateng a evitare ogni rischio, e a permettere ad Allegri di fare esordire Mexes. Sei minuti in campo, per dare fiato a Nesta e uscire definitivamente dal tunnel dell’infortunio al ginocchio.
ALLEGRI: “ORA IL PRIMO POSTO” «Per la qualificazione mancano ancora due punti, ma l’obiettivo dev’essere arrivare a giocarci il match con il Barcellona per il primo posto». Così Massimiliano Allegri, intervistato da Sky Sport, subito dopo la vittoria del Milan sul Bate Borisov in Champions League. Pur nella soddisfazione per i tre punti, il tecnico trova dei punti negativi nella prestazione dei rossoneri: «Nel primo tempo – osserva Allegri – siamo stati troppo frenetici e questo ci ha fatto fallire diverse azioni d’attacco». Quindi, ad una domanda sul ritardo del Milan in campionato: «Stiamo ritrovando la condizione fisica – precisa il tecnico – Purtroppo la Supercoppa ha condizionato la nostra preparazione; e poi ci sono stati gli infortuni dei nazionali. Ma stiamo crescendo».
IBRA: “FUTURO POSITIVO” «Se giochiamo come oggi, il futuro è positivo». Ne è sicuro, ed è visibilmente soddisfatto, Zlatan Ibrahimovic, che ha aperto le marcature al Meazza contro il Bate Borisov in Champions League, partita poi finita 2-0 per il Milan. «Siamo primi con gli stessi punti del Barcellona, abbiamo la possibilità di andare avanti, facciamo di tutto per arrivare primi», sottolinea ai microfoni di Sky lo svedese, che nega altresì qualsiasi stress o disagio personale. «Io sono un professionista, sto bene al Milan, vi sembro uno che ha il mal di pancia?», chiede all’intervistatore. Pensa ad un avvenire da allenatore? «No, oggi dico no, ma in futuro non si sa», risponde Ibra.
Massimo Sarti – Leggo
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Il Milan supera il Bate Borisov 2-0. Allegri: “Ora il primo posto”