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“Ho avuto paura di morire e anche passata quella, ho pensato di smettere con il calcio. Ma ora sono pronto a tornare, magari già sabato con la Fiorentina”. Antonio Cassano, il ritorno. Se fosse un filom, sarebbe questo il titolo migliore per il ritorno al calcio giocato di ‘Fantantonio’. Sta contando le ore il fantsista rossonero, che ieri ha rilasciato un’intervista esclusiva a Pierluigi Pardo per ‘Studio Sport’. ”Devo dire la verità: un po’ di paura l’ho avuta, specialmente per i miei cari, qualche giorno prima dell’operazione. Per circa 36 ore non ci ho capito più nulla, facevo fatica a parlare, non ricordavo cosa mi succedeva, ma l’importante, ora, è che sia tutto passato: dal Real Madrid al Barcellona, da Mourinho a Del Neri e anche Iniesta, tutto il mondo mi ha chiamato”, ha rivelato Cassano al giornalista Mediaset. ”Se tutto questo mi fosse successo in un’altra società non so se mi avrebbero curato come mi hanno curato gli specialisti del Milan: voglio ringraziare il presidente Berlusconi, Barbara e il dottor Galliani che nel periodo per me più buio mi è stato molto vicino. E soprattutto voglio ringraziare chi mi ha salvato la vita, il dottor Tavana: se non ci fosse stato lui a prendermi per i capelli non so se a quest’ora ero ancora in questo mondo”, prosegue Fantantonio.
Dopo l’operazione, la fase di recupero è stata dura e faticosa, ma qual è l’attuale stato di forma di Antonio? “I piedi sono sempre buoni, è la forma fisica che bisogna valutare, se sono ingrassato. Se torno e sto bene allora ok, se mi accorgo che non sto più bene ringrazio tutti e me ne vado a casa: voglio che la gente si ricordi del Cassano buono, non voglio fare compassione. Lo scudetto? Lo vince il Milan, mica stiamo qui a pettinare le bambole: la Juve dice che deve farci sputare sangue, ma se le vincono tutte e noi le vinciamo tutte complimenti a loro, ma vinciamo noi”. Il calcioscommesse? “Non so se sia vero quello che si dice, però penso che se qualcuno possa truccare le partite, questa persona è senza morale e dignità: deve stare fuori dal calcio, nemmeno ad allenare i ragazzi. Fuori”.
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Il ritorno di Cassano “Se mi accorgo di non farcela smetto”