La crisi (d’identità) del Milan: critica di un tifoso medio

Il Vero Milanista | Testata giornalistica

MILANO.

Si è detto tanto sul Milan questa estate. Un’estate strana dal punto di vista del tifoso rossonero. Un tifoso che è venuto finalmente a conoscenza delle reali possibilità  economiche della propria squadra del cuore. E’ risaputo ormai che il Calcio Italiano sta passando uno dei periodi più difficili della sua storia. Sono lontani gli anni in cui fior fiori di calciatori, tra i migliori al mondo, facevano carte false per venir a giocare nel nostro Paese. Il Calcio Italiano considerato una volta il più difficile e appassionante al Mondo, è oggi un calcio di seconda fascia che a stento riesce a stare al passo con quello inglese e spagnolo, e perchè no, anche quello tedesco.

Ma analizziamo meglio la situazione. Nel campionato Italiano, il club che investe maggiormente sul mercato, oggi, è la Juventus. Si tratta, per la Juve, di sessioni di mercato, che dal suo ritorno in Serie A non sono mai state inferiori ai 40-50 milioni di euro. Fino a tre anni fa lo stesso valeva per l’Inter. Ora, se ci si fa caso, investire sul mercato, in modo intelligente e anche moderato, ma non troppo, ha sempre portato a dei risultati. Juventus 2011/12, spesi oltre 50 milioni nel mercato estivo, vittoria dello scudetto. Milan 2010/2011, spesi circa 40 milioni nel mercato estivo (anche rateizzati, quelli per Ibrahimovic), vittoria dello scudetto. Inter di Mourinho, spesi oltre 100 milioni nel mercato, realizzazione del famoso triplete. Questi sono solo alcuni degli esempi più lampanti di come il calcio sia fatto di investimenti, e che in loro assenza, non c’è trofeo al mondo che sia possibile vincere.

Prendiamo, ora, in considerazione l’ultima stagione del Milan, una di quelle che non passerà  di certo alla storia per le soddisfazioni che ci si è tolti. Secondi in campionato, eliminazione ai quarti di finale di Champions League dal Barcellona e stessa sorte per la semifinale di Coppa Italia per mano della Juventus. La domanda, spontanea, è una: perchè Il mercato rossonero della scorsa stagione è stato tra i più poveri e meno qualitativi di sempre? A parte il last-minute azzeccato da Galliani nell’acquistare Antonio Nocerino per soli 500 mila euro e la scommessa El Shaarawy, il resto è stato una gran delusione. Da Aquilani a Taiwo, da Didac Vilà a Mesbah (arrivato a Gennaio), il risultato è stato sotto gli occhi di tutti.

E il 2012? Per ora solo cessioni, illustri. Zlatan Ibrahimovic, capocannoniere della Serie A 2011/12 e Thiago Silva, da tutti considerato il più forte centrale difensivo al Mondo. Lasciano il Milan perchè “un’offerta come questa non può non essere rifiutata”, parole del Presidente. Forse, Presidente, lei ha dimenticato un fatto importante e non trascurabile: noi siamo il Milan. Il club più  titolato al Mondo non dovrebbe aver bisogno di cedere i suoi pezzi pregiati per mantenersi, semmai, dovrebbe rubarli agli altri. Se la Proprietà non è in grado di mantenersi al passo, che venda. Saremmo sempre grati di tutti gli anni pieni di incredibili vittorie e gioie. Noi tifosi, però, dobbiamo stare sereni e credere ancora nel buon senso di una società che per ora non ci ha rispettati a fondo, anzi, ci ha quasi presi in giro mettendo i volti degli ex numeri 11 e 33 rossoneri per pubblicizzare la campagna abbonamenti 2012/13. Ancora, fino al termine del mercato, mancano oltre due settimane e le critiche, quelle vere, è meglio metterle da parte. Sarà il 31 Agosto, alle 19:01 che tireremo le somme, e se fosse necessario, noi tifosi abbiamo il diritto di farci sentire.

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