© foto di ALBERTO LINGRIA/PHOTOVIEWS
L’estate volge al termine, come la preparazione, come il mercato e hanno finalmente inizio quelle intere e infinite settimane caratterizzate dall’attesa di quei novanta minuti che rendono speciali il sabato e la domenica. Che possiamo dire di questo nuovo Milan? Il mercato forse non avrà soddisfatto le aspettative di tutti i tifosi ma l’ad. Adriano Galliani non poteva fare di meglio, a causa dello sfoltimento della rosa, dei buchi finanziari dovuti alla mancata qualificazione in Europa e non solo. Non mi soffermerò come tanti tifosi sulla cessione di Cristante (che ci ha portato all’acquisto di Bonaventura), piuttosto preferirei parlare delle difficoltà di questa società sul mercato, dovuta, a mio parere a tutti quei contratti pluriennali e milionari che inizialmente sembrano un affare e nel giro di uno o due anni si rivelano un peso. Per esempio, Kakà, campione unico, inimitabile e soprattutto grande uomo, che a costo di tornare nella sua Milano, quella vera, ha rinunciato a più della metà del suo stipendio, da tifoso milanista posso solo dirgli grazie e sperare che un domani possa ricoprire un ruolo di rilievo nella dirigenza del Milan, ma il suo ingaggio ha bloccato il mercato fino ad un mese fa, così come l’ingaggio di Robinho, di Matri , di Balotelli e di tanti altri giocatori ormai ceduti ad altre squadre, senza dimenticare che tra le file rossonere c’è ancora Mexés che guadagna troppo se si considera il suo utilizzo in campo. Proprio per questi motivi, il mercato del Milan ogni anno ha inizio verso la fine di agosto, perché i contratti milionari fanno questo, fanno arrivare i grandi giocatori, ma quando non li si può più definire tali non li fanno più andare via.
Sugli ultimi acquisti voglio essere ottimista, sarò il primo ad esultare per un gol di Torres , per un’acrobazia di Diego Lopez e per un ottimo intervento di Alex, ma tra uno o due anni, gli stessi giocatori che ho elencato saranno ancora al centro del nostro progetto o bloccheranno il mercato a causa dei loro contratti pluriennali e milionari?? Nel calcio le scommesse si vincono e si perdono, certe volte ingaggiare alcuni calciatori è un rischio, ma per questa stagione va bene così e speriamo di vincerla questa scommessa.
L’unica preghiera che rivolgo alla società è di far tornare il buon vecchio Milan, una squadra che fa esordire un giovanissimo Paolo Maldini di sedici anni, Franco Baresi di diciassette anni e tanti altri, insomma una squadra che ha come base i giovani di Milanello, così facendo non sarà un problema ricavare i fondi per qualche top player straniero.
Sempre e comunque FORZA MILAN!!!!
di Fabio Raso
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