Sono Stefano, ho 40 anni e sono tifoso rossonero dal 1982, ovvero dalla seconda retrocessione, per cui tutto quello che è venuto dopo è stato meraviglioso….
Sono ovviamente terribilmente sconfortato dai risultati, che però mi rendo conto non possono che essere quelli che sono visto i giocatori attualmente in rosa, ma il sentimento che più mi appartiene in questo momento è la rabbia di non sentire dalla proprietà o da chi la rappresenta un’analisi trasparente per cui siamo in queste condizioni, ovvero il motivo per cui il Milan è l’unica società che non riesce a vendere i propri giocatori oppure, in generale,  il motivo per cui il Milan è l’unica società che non fa mercato (lasciamo perdere gli ormai ridicoli parametri zero e le varie forme di prestito che ormai purtroppo ci contraddistinguono).
La risposta la sappiamo tutti e riguarda evidenti scelte societarie precise in termini di politica e indirizzo e poi, di conseguenza, anche operative in termini di gestione tecnica, evidentemente non all’altezza delle scelte di indirizzo societarie (lo dicono i risultati).
Per quanto riguarda la politica della proprietà ritengo che si tratta di scelte legittime e  allora mi chiedo perché non venga chiesto conto dei risultati a chi ha delega di gestire la parte tecnica, dando per scontato che non si tratti di risultati all’altezza delle attese….. e volendo scartare l’ipotesi che invece siano proprio questi i risultati cui ambisce la proprietà.
In sintesi, tralasciando le irritanti dichiarazioni di competitività e gli slanci di ottimismo da parte sia della proprietà che della gestione tecnica che non hanno nessuna, ma proprio nessuna, attinenza con l’attuale situazione, vorrei che la proprietà spiegasse il perché accetta tutto questo senza cambiare nulla.

Stefano D’Attilio