LA LETTERA DEL TIFOSO: "Sono solo parole…" di Daniel

Buongiorno redazione. L’ennesimo amaro Buongiorno estivo. Ancora stiamo qui a perdere tempo con editoriali, news di mercato, calendari, pareri degli esperti nei confronti di una società dissanguata e quasi sull’orlo del precipizio. Cosa traspare agli occhi di un tifoso vigile? Che la voglia di ricostruire è pressoché nulla. Continuano da due anni le voci che vedono un presidente votato alla rinascita del club; di un presidente che fa la voce grossa quando la squadra stramazza, che si dimostra interessato, purtroppo solo a parole, al bene dell’ “Amato Milan”. Sono solo falsi sussulti, intervalli brevi, che spezzano per  un attimo la monotonia delle tre pietre miliari del vocabolario di Adriano Galliani sull’universo Milan : ” Siamo ultracompetitivi così”, “Se non parte nessuno non arriva nessuno”, “Siamo il club più titolato al mondo”.  Ed è in quei dannati momenti che percepisco quel retrogusto amaro di presa in giro nei confronti del vero tifoso rossonero che, ad ogni minuto di ogni partita, ci lascia un pezzo di cuore. Mi dispiace per Pippo Inzaghi, ma sarà quasi certamente additato come capro espiatorio di una situazione che fa acqua da tutte le parti, come è stato fatto con Clarence Seedorf. Uomini scolpiti nella memoria del popolo milanista, uomini che hanno dato tanto, troppo, per essere trattati in questo modo indecoroso. Ed eccoli, per la seconda volta, consegnare tra mille promesse estive, ad un allenatore motivato quanto ancora acerbo, una squadra a dir poco disastrosa. Non un mercato all’altezza, non un vero sussulto, solo un marinaio inesperto gettato alla guida di una bagnarola, nei violenti temporali estivi di promesse mai mantenute. Ecco alcuni dei nomi accostati, molti dei quali con insistenza, al Milan in questi anni (mi piace ricordarli così, in ordine sparso): Marchetti, Vidal, Stootman, Lijacic, Tevez, Jorginho, Hernanes, Benatia, Mertens, Eriksenn, Verratti, Hamsik, Balzaretti, Astori, Kucka, Cerci, Naingolann, Diamanti, Xabi Alonso, Fabregas, Schewinsteigher, Ganso, Sakho e mille altri. Nel pieno di questi marosi di bugie (complice in buona parte la stampa), le cessioni illustri di Ibra e Thiago Silva ( due campioni per i quali una qualsiasi altra società avrebbe ricavato molto di più) e il “sapiente” investimento di tanti milioni per Matri. Nel mezzo, la corsa nel raccattare una miriade di svincolati, tra i quali tanti giocatori inguardabili e per nulla all’altezza. I nomi di inizio mercato 2014 erano tanti, primi fra tutti Iturbe e Mandzukic. Non aggiungo altro. E c’è chi si lascia entusiasmare dall’elettricità di SuperPippo Inzaghi, come se la squadra di giocatori mediocri che ha trovato a Milanello diventasse improvvisamente una squadra di fenomeni.

Per finire, dimostrando grande coerenza con un disfacimento che a questo punto non si ferma al campo da gioco, il Signor Galliani continua ad appoggiare la candidatura alla presidenza della Fgic, di un personaggio dalla dubbia caratura morale come Tavecchio. Un giudizio che tuona fin troppo incoerente con un’accusa all’unanimità e che dà  una gran bella immagine della nostra società a livello internazionale.

Penso sia una situazione vergognosa. Sotto ogni punto di vista. Nonostante tutto, continuo a guardare le partite, a prendere visione giorno per giorno di “editoriali, news di mercato, calendari, pareri degli esperti”. Perchè sono un semplice tifoso e non posso fare altro che soffrire per tutto questo. Perchè ho sangue rossonero. E questo non può cambiarlo nessuno.

Daniel

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