LA LETTERA DEL TIFOSO: "Tu scendi dalle stelle" di Alessandro

19.11.2012 18:26 di Alessandro Jacobone  articolo letto 92 volte

© foto di Daniele Mascolo/PhotoViews

“Tu scendi dalle stelle…” verrebbe da dire, forse influenzato dalle prime luminarie natalizie presenti a Milano e dalla relativa atmosfera natalizia. Ma il Milan, Berlusconi o meno a Milanello, è ancor oggi nella stalla nonostante si respiri un ingiustificato ottimismo dopo la partita di Napoli.
Il fatto che la tifoseria, i social network e la stampa si siano esaltati per un pareggio in extremis contro il Napoli più dimesso della stagione, è la più lampante conferma di quale sia l’attuale dimensione della compagine rossonera. Non che il pareggio del San Paolo non sia utile, anzi. Sono stato il primo ad urlare la necessità di entrare in campo con il coltello tra i denti e con la consapevolezza che di Milan è rimasta solo la maglia e che la serie cadetta sia più vicina di quanto il nostro blasone possa accettare. Ma è anche utile dire che le occasioni non posso essere più perse e che la partita di Sabato avrebbe dovuto dare altre risposte.
Tornando a Silvio Berlusconi, fa veramente specie sentirlo dichiarare che si sente ferito da chi non riempie più i colorati seggiolini di San Siro. Si sente tradito proprio lui che, da presidente del Milan, non si vedeva allo stadio da tempo lasciando orfana una squadra che da tempo aveva bisogno di lui.
Se per risolvere i problemi del Milan bastassero i confessionali, sarebbe sufficiente chiamare ad allenare la Marcuzzi. Magari istituendo la novita’ del Televoto in modo da fare la formazione in base al gradimento dei tifosi. Una provocazione, si intende. Ma non che la realtà di oggi differisca tanto da tutto questo. Massimiliano Allegri continua a sbagliare le formazioni iniziali e, probabilmente, a motivare la squadra prima di entrare in campo. Le esternazioni fatte tra le mura di Milanello e confermate dallo stesso allenatore dove ha ricordato alla squadra il rischio di finire in serie B, sembrano una difesa sul suo operato come a dire “ Vedete che li striglio? “.
Sono sempre più convinto che non abbia più lo spogliatoio in mano e che la sua fortuna sia di avere in rosa degli uomini non in grado di fare ammutinamento. Se la fedeltà dei giocatori ad Allegri non è per mancanza di carattere da parte dei ragazzi, mi vien da pensare che non lo boicottano solamente perché con qualsiasi altro allenatore non sarebbero mai titolari nel Milan. In entrambi i casi non ci siamo proprio.
Salvati dal Faraone per l’ennesima volta, il Milan continua a latitare nel gioco palla a terra per via della carenza di qualità. Montolivo è sottoposto a sforzi immani ed e’ costretto ad eseguire una stancante doppia fase che lo costringe al recupero del pallone e alla creazione di gioco.
Quando mesi fa confessai il mio sogno di vederlo nel Milan accanto ad Aquilani e un centrocampista alla Gattuso, fui preso per pazzo. I risultati e le prestazioni del primo cassaintegrato della storia del calcio mi danno ragione. Se avessimo in campo la stessa “fantasia” offertaci dalla dirigenza rossonera, potremmo dormire sonni tranquilli. Invece la creatività viene usata solo per formulare contratti dalle mille clausole e dalle soluzioni bizzarre come quella di non schierare il regista adesso Viola nelle ultime e vitali partite dello scorso campionato. Risultato? 8 milioni risparmiati ma un bel giocatore in meno e forse anche uno scudetto perso per nulla.
Questo pero’ e’ oramai il passato mentre il nostro presente e soprattutto il nostro futuro e’ ancora attaccato alla speranza che il Milan risorga dalle ceneri nelle quali si trova.
Per farlo servirà che il Mister, mi auguro ancora per poco, non sbagli più la formazione iniziale e che il Milan non inizi a giocare solamente ogni volta che si trova in doppio svantaggio.
Poiche’ signor Allegri, nella storia del Milan, lo O-2 è sempre solo stato il prefisso telefonico di Milano.
Alessandro Jacobone
Milanisti Non Evoluti

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