LE INTERVISTE – Galliani: “Oggi sono triste per i ragazzi. Ci mancheranno, ha inciso la carta d’identità”

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Ecco le interviste del post-partita

Ecco le interviste dei rossoneri nel post-partita di Milan-Novara, dopo la commozione per gli addii dei campioni Nesta, Zambrotta, Van Bommel, Gattuso, Seedorf ed Inzaghi.

ADRIANO GALLIANI
Adriano Galliani, dopo i saluti di San Siro, si è presentato ai microfoni di “Milan Channel”: “Ci mancheranno tanto, sono giocatori straordinari, persone per bene, certo finisce un’epoca. Questo è un Club che ama i propri giocatori e sono ricambiati. Lo dimostra l’immagine del pianto di uno come Van Bommel che è rimasto qui solo un anno e mezzo. Gattuso Una scelta che va rispettata, ho cercato di convincerlo del contrario, vediamo comunque chissà… Al momento sembrerebbe che sia una decisione definitiva, ma c’è ancora il telefono, i sentimenti, i buoni rapporti. Magari faremo ancora un giro di telefonate, del doman non vi è certezza. La stagione del Milan? C’è l’alternanza ma il Mlan è lì, è sempre lì, con Allegri abbiamo credo 20 punti più della seconda in due anni, ma oggi ho il cuore pieno di sensazioni particolari, non voglio parlare del campionato. Inzaghi? Pippo aveva molto dentro di suo, io e Berlusconi abbiamo cercato di dargli il massimo ma ha fatto tanto lui. Pippo è maniacale nella sua professione gran parte del merito è suo. Il 31 agosto 2002? L’arrivo di Sandro Nesta. Senza Nesta non avremmo vinto la Champions meravigliosa di Manchester. Quella ha avuto un pizzico di gioia in più.
Seedorf e Flamini? Vediamo, adesso cominciano gli incontri, la politica era di aspettare la fine della stagione, incontreremo ciascuno di loro. La cena tra me, Allegri e Berlusconi? Io spero nascano altri due anni importanti, credo che sia una buona scelta quella su Allegri, in due anni nel cumulato dei punti siamo la prima squadra. L’estate del Milan? Sarà una bella estate”.

DJAMEL MESBAH
“Tante emozioni, sono grandi campioni e sono la storia del calcio mondiale, sono grandi uomini e grandi giocatori. Vedendo Inzaghi ancora in gol mi sono detto: magari resta un anno (sorride). Loro hanno dimostrato umiltà e semplicità ma mi aspettavo tutto questo. Bisogna credere nel lavoro e questo Gattuso l’ha sempre dimostrato, mi hanno dato tanto anche a livello umano, sono grandi e complimenti a loro. Ero piccolo quando hanno iniziato a vincere, sono giocatori che sarà difficile sostituire. La stagione? Peccato per questi infortuni, sono stati tanti, se avessimo avuto Pato, Cassano, Boateng, avremmo vinto senza problemi, vedremo l’anno prossimo con questo gruppo il Milan punta sempre in alto, sono venuto qua per vincere anche se facciamo i complimenti anche alla Juve”.

GIANLUCA ZAMBROTTA
“L’ultima partita a San Siro è qualcosa di indescrivibile, in questi momenti anche le parole sono superflue. Sarà la mia ultima partita in questo stadio, poi vedremo il mio futuro. L’addio ufficiale? Sono un tipo molto riservato, non amo gli addii”.

FILIPPO INZAGHI
“Non ci sono parole, ieri mi sono allenato duramente nonostante oggi fosse una festa, ho preparato questo gol. Con questa maglia ho raggiunto i 300 gol e ho fatto le 300 presenze, in questo stadio, di fronte alla mia gente. E’ una sensazione bellissima. Sto bene, è difficile mollare tutto, anche se giocare lontano dal Milan sarà difficile, mi prendo qualche giorno per decidere. Sicuramente tornerò qui al Milan, perchè tra noi ci lega un grande amore che non può finire oggi”.

GENNARO GATTUSO
“Ho capito che era arrivato il momento, mi sentivo vuoto dentro. E’ brutto quando ti siedi in panchina e ti senti un ex. Allegri? Non dipende assolutamente dall’allenatore, è una scelta mia. Lo spogliatoio era più gestibile in passato? Questo è vero, quando ero ragazzo io avevo paura a scendere sul campo di allenamento. Ora i giovani guadagnano già un sacco di soldi e si credono campioni. Faccio un esempio, anche se si tratta di un bravissimo ragazzo, anche uno come El Shaarawy a volte ti risponde. Preoccupazione per i nostri addii? Ambrosini lo è, molto. Il futuro? Mi piacerebbe giocare nei Glasgow Rangers, ma è difficile perchè vivono una situazione complicata. Sicuramente continuerò a giocare. Galliani ieri a mezzanotte mi ha chiamato, non ho dormito tutta la notte. Ritorno come Costacurta nel 2003? Ricordo quel giorno nel 2003, ma ho già preso una decisione. Tornerò sicuramente in futuro al Milan, questo è un arrivederci”.

ALBERTO AQUILANI
“E’ stato commovente, ma è anche bello vedere una giornata del genere, sono campioni che hanno lasciano da giocatori veri e sono orgoglioso di aver giocato con loro e di aver conosciuto ragazzi fantastici. Questi campioni sono un pezzo di storia del Milan e del calcio italiano. Il mio futuro? Vediamo, c’è ancora una porta semi-aperta, vedremo che succede”.

ANTONIO NOCERINO
“Se Rino me lo chiede di prendere la 8 ci penso. Sono maglie importanti quelle di Gattuso, di Clarence e di Inzaghi e per come la vedo io sono maglie che vanno messe da parte per un po’.
Il 22? All’inizio non ci pensavo che fosse quella di Kakà e mi ha portato bene. Vediamo, se Rino me lo chiede ci penso a prendere la 8″.

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