L’EDDIEtoriale: Con (sol)i “saldi” non si fa un grande Milan

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Riflessioni sul possibile mercato futuro

In questi tempi di “crisi” siamo stati costretti a ragionare ed operare sul rapporto prezzo-qualità, non più qualità-prezzo. Se mancano le risorse bisogna scendere dal piedistallo e scegliere quel che si può, anche quando la scelta non è tra le favorite. Il Milan degli ultimi anni, quello post-Lodo Mondadori, ha conosciuto per la prima volta tale realtà. Non più lustrini ed operazioni faraoniche invidiate da tutti, ma saldi, spesso dell’ultimo minuto, anzi secondo (Nocerino docet). Niente di male, per carità, specialmente se, comei nei casi di Muntari o Van Bommel, funzionano e funzionano alla grande. Il problema è che per quanta competenza possano avere Galliani,Braida e la dirigenza, quando gestisci un club come il nostro diventa dura pensare di andare avanti solo con le occasioni.

Dubito sia un caso questa “politica” low-cost sia coincisa con i peggiori risultati della gestione Berlusconi, fatta eccezione per l’annus horribilis 1996/97 (11mo posto in campionato, fuori da tutte le coppe). Certo la stagione è ancora in corso, sembra presto per giudicare, senza dimenticare lo scudetto dello scorso anno, ma da qualche settimana (ad avvenuto sorpasso dei gobbi) tira una brutta aria. Sono cominciate le voci di mercato, dal toto-allenatore (se Allegri non dovesse vincer nulla al 99% sarà licenziato) a quelle sui partenti (tante scandenze a giugno) ed sugli arrivi. Leggendo i nomi però dubito a qualcuno siano venuti i brividi lungo la schiena, dato che, tolti gli attaccanti, nessuno dei nomi sbattuti in prima pagina sembra degno della casacca rosonera,o almeno di scaldare il cuore dei tifosi.

Il 90% di questi nomi sono parametri zero,ovvero giocatori ai quali pagare solo lo stipendio, non il cartellino. Giocatori in scandenza da tentare a suon di milioni sul conto in banca. Ecco le ipotesi più accreditate:

PORTIERE: Marc-André ter Stegen (Borussia Mönchengladbach) & Sinan Bolat (Standard Liegi)

DIFESA: I terzini sinistri (dramma rossonero dal ritiro di Paolo Maldini) Kolarov (Manchester City) e Balzaretti (Palermo); Il terzino destro Bosingwa (Chelsea). Il centrale Acerbi (Chievo).

CENTROCAMPO: I mediani Keità (Barcellona), Miguel Veloso (Genoa) Bakary Traorè (Nancy) e Lassana Diarrà (Real Madrid).  Il trequartista Taarabt del QPR. Il regista Riccardo Montolivo (Fiorentina).

ATTACCO: Mario Balotelli (Manchester City) & Robin Van Persie (Arsenal)

L’olandese, tra quelli citati, sembra l’unico (sarebbe infatti l’operazione più difficile dato che lo vuole mezzo mondo) capace di portare quel qualcosa che possa subito cambiare il volto di una stagione. Le restanti operazioni sanno di tappabuchi, di toppe messe alla meno peggio più che stoffa nuova cucita su misura per dar lustro all’abito rossonero! Anche andassero tutte in porto (dubito, ma metti non venga rinnovato alcun contratto a nessuno dei partenti e vadano via alcuni dei “bocciati” dalla stagione) il Milan non sarebbe comunque competitivo sullo scenario europeo. Ipotizziamo l’11 2012/2013 con lo stesso modulo attuale (4-3-1-2):

STEGEN (ABBIATI)

ABATE (BOSINGWA)-MEXES (ACERBI)-SILVABALZARETTI

MONTOLIVO (MUNTARI)-KEITA‘ (DIARRA)-NOCERINO (MERKEL-VELOSO)

BOATENG (TAARABT)

IBRA (LOPEZ) – VAN PERSIE (CASSANO-EL SHAARAWY)

Sicuramente un’ottima squadra, ma per puntare a cosa? Lo scudetto (fermo restando che la Juve si rinforzerà ulteriormente e Inter/Roma non staranno a guardare) sicuramente, ma non la Champions dove con l’organico  ipotizzato saremmo ancora sotto lo standard anche solo per sognare la finale. Credo quindi sia doveroso,fermo restando siano ancora ipotesi, non ci sia niente di concreto, questa presidenza faccia un po’ di chiarezza sugli obiettivi del futuro. L’importante è non confondere i tifosi a colpi di Mister-X (Fabregas)… Y (Tevez) e Z (Van Persie/Balotelli) che poi non arrivano mai..

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