L’equilibrio inesistente…

Rossonerosémper

L’equilibrio inesistente…

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La giornata di campionato con un altro goal fantasma, la giornata con la Juve che vince contro il Napoli e si riporta a -2: è tutto finalmente concluso. Se tutto fosse stato normale, ci troveremmo a parlare di vantaggio invariato e di campionato quasi matematicamente chiuso. Invece gli episodi di Catania condizionano inevitabilmente, per l’ennesima volta, la classifica, lasciandoci un vantaggio risicato da dover mantenere con le unghie e con i denti. Otto giornate ancora da giocare, tutto aperto ma tutto nelle nostre mani visto che ad inseguire ci sono sempre loro.

Ma andiamo per gradi e cominciamo dal Milan. La squadra vista contro il Catania non è stata sicuramente una delle migliori della stagione ma bisogna anche dare i meriti delle nostre difficoltà a Montella, che ha saputo costruire un sistema di gioco spettacolare e molto fruttuoso che indiscutibilmente riesce a provocare grandi difficoltà ad avversari di qualsiasi caratura. Le notizie più preoccupanti vengono ancora una volta da Emanuelson, apparso fuori posto e totalmente spaesato alle spalle di Robinho e Ibra, ma anche da Nocerino che ha confermato il suo momento di difficoltà fisica. D’altronde è uno di quelli che è stato maggiormente impiegato e un calo fisiologico ci sta. Per quel che riguarda la coppia di attacco, non so chi dei due sia più stanco, se Robinho che comunque non sembra essere al meglio nonostante i goal, o Ibra che mi è parso particolarmente sofferente. Nonostante questo lo svedese ha il potere di riuscire a sbloccare le partite anche giocando a sprazzi e questo fa sicuramente la differenza in chiave scudetto. Sul reparto difensivo ho poco da dire visto che Antonini ha confermato lo stato di grazia così come Bonera, mentre Abate è tornato più voglioso di prima. Polemiche arbitrali a parte, di cui altri si sono già occupati, un pareggio a Catania non lo giudico un risultato negativo vista la difficoltà riscontrata durante i 90′. A questo punto abbiamo Fiorentina, Chievo, Genoa, Bologna, e Atalanta prima del derby. Tutte gare sulla carta abbordabili in sui non bisogna assolutamente perder punti, per cercare di arrivare alla gara contro l’Inter con un campionato già quasi assegnato.

Per quel che riguarda la Juve invece, nessuna difficoltà incontrata dai bianconeri nemmeno contro il Napoli di Mazzarri. Troppa stanchezza per i partenopei che alla fine ha portato ad una gara quasi completamente a senso unico. Come prevedibile, una volta ottenuto il loro personale risultato e averci fatto perdere altri due punti, i dirigenti e l’allenatore della seconda squadra di Torino decidono che adesso bisogna abbassare i toni. Copione già visto dopo Milan-Juventus e incredibilmente andato in scena anche ieri. Si stanno giocando tutte le loro carte, questo è evidente, da quelle prettamente sportive a quelle che invece dovrebbero essere oggetto di sanzione. Sta di fatto che la Juve fisicamente non si ferma, e anche ieri ha dimostrato di usufruire a pieno della mancanza della Champions al contrario di un Napoli spompato e sulle gambe. Per i bianconeri il calendario sembra essere leggermente più difficile, con le gare contro Palermo, Lazio, Cesena, Roma, Novara e Lecce. Le gare su cui maggiorente riporre speranze sono quelle contro le due romane e la trasferta di domenica prossima a Palermo. Resta il fatto che però la Juevntus si ritroverà a giocare in entrambi i casi allo Juventus Stadium e se ci fate caso, nel girone di ritorno, i bianconeri hanno disputato o disputeranno in casa le gare contro Udinese,Napoli, Inter, Lazio e Roma, mentre in trasferta solo quella contro di noi. Vi sembra una cosa equilibrata e corretta? A me no, visto che se facciamo il paragone con il Milan, noi siamo andati in trasferta contro Lazio, Udinese e idealmente Inter. Equilibrio contro realtà modificata, l’ennesima testimonianza dei mezzi utilizzati dalla Juve per vincere questo campionato.

Insomma qui siamo davanti ad un ennesimo campionato manipolato saggiamente e non dai dirigenti juventini che fanno quello che vogliono e con chi vogliono. A noi non resta che rimanere fieri nelle nostre posizioni, sapendo di lottare oltre che con gli avversari anche con innumerevoli forze esterne ostili alla nostra squadra. Ormai ci siamo abituati…andiamo avanti. Pensiamo piuttosto alla Champions e ad una storia ancora tutta da scrivere; perchè che piaccia o no ai nostri rivali, noi siamo ancora in corsa per un sogno a tutti gli altri proibito.

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