Lettera di Carlo: “L’arte di vincere”

Canale Milan

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Immagino il colloquio intercorso tra Berlusconi e Galliani a fine dello scorso maggio: “Adriano per il prossimo campionato disporrai di un budget limitato. Ibra e Thiago verranno venduti al Psg perchè hanno ingaggi che ormai non possiamo più permetterci. In ogni caso sono sicuro che con la tua esperienza ed intuizione, riuscirai a mettere a segno colpi di mercato importanti per mantenere la nostra squadra ai vertici del campionato nazionale. In quello internazionale, aihmé, avrai capito che dovremo lasciare il passo agli sceicchi, spero solo per il momento…”. Su per giù dovrebbe essere andata così. Come avrà reagito Galliani?

Il nostro Adrianone, forte di un incrollabile fede nel progetto Milan, avrà immediatamente riunito la sua squadra di collaboratori e portati dritto al cinema a vedere THE MONEYBALL, per motivarli alla MISSION IMPOSSIBLE: cercare di sostituire, con un mercato low cost, i 2 di TROPP PLAYERS in squadra. Quanto avrei voluto essere in quel momento a fianco del nostro Adrianone…anzi forse inconsapevolmente c’ero, visto i colpi di mercato messi a segno: ACERBI! CONSTANT! ZAPATA!

Sì, perchè in tempi non sospetti, testimoni miei colleghi ed amici rossoneri (che mi odiano a morte per questo), li consideravo già utili alla causa rossonera sia in termini economici che tecnici. Anche se rimpiango Thiago, credo che l’esperienza di Bonera, l’esuberanza del giovane tifoso milanista Acerbi e la fisicità di Zapata possano sublimare l’assenza del fenomeno 33.

Mentre per sostituire Ibra è tutt’altra storia. I rincalzi sono già in rosa, mancherebbe solo un vice Pato a mio parere ( Boriello?). Infatti, a ben guardare, Cassano puó rappresentare il fulcro avanzato della squadra così come lo era Gulliver, mentre in avanti il duo brasileiro puó interscambiarsi di posizione, cercare la profondità con licenza di uccidere senza far rimpiangere troppo Bruce Ibra Leen.

In sostanza, credo che per vincere in Italia il Milan sia già a posto così. Ció che alla fine farà la differenza sarà lo spirito di squadra, il gioco corale e non il Tropp player di turno. Il successo della Juventus dell’anno scorso, deve averci insegnato pur qualcosa! Si vince con il gruppo e grazie alla fame, alla cattiveria agonistica che ti porta a combattere per ogni centimetro in 11.

Forse puntellerei il centrocampo con un vice-Ambrosini, ma con più qualità tecniche. Per l’attacco, invece, richiamerei Boriello che potrebbe rappresentare un colpo alla Zapata: ottimo affare in termini economici (si parla di prestito) e tecnici (conosce già l’ambiente e dovrà dar prova di “attaccamento”alla maglia giocando al 150%!).

Saranno tempi duri per Allegri che dovrà creare quello spirito di squadra di cui parlavo prima, oltre che dare un gioco basato sul movimento senza palla, su più varianti offensive e su più moduli: magari iniziando il campionato con un 4312 e finendo con un arrembante 433 o 424. Sarà l’anno zero? Benissimo, sono pronto a battere le mani ed a spronare chiunque metta in campo cuore, orgoglio e soprattutto fede milanista!

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