Marchetti: "Ibrahimvovic raddrizza il tiro, Milan su Strootman e Chiriches"

18.10.2012 09:45 di Matteo Bursi  articolo letto 1011 volte

Fonte: di Luca Marchetti per Tuttomercatoweb.com

© foto di DANIELE MASCOLO/PHOTOVIEWS

Parla di nuovo Ibra: e stavolta ci tiene a puntualizzare: sto bene al Psg, non siamo neanche a metà del progetto. Non ho nostalgia del Milan. Insomma chiude tutto quello che lui stesso aveva aperto qualche giorno fa, dal ritiro della nazionale svedese. A puntualizzare meglio il pensiero di Ibra ci ha pensato Mino Raiola. Continuando a ripetere il solito ritornello: in Italia giocatore come lui non possono arrivare, per almeno altri 3-4 anni. Costi proibitivi, quindi al massimo Ibra se dovesse tornare al Milan tornerebbe magari come allenatore: un altro concorrente per Allegri! L’unica ammissione Raiola l’ha fatta sul passato di Ibra: tornassi indietro non forzerei il trasferimento dall’Inter al Barca, con Guardiola è andato tutto male. E su Balotelli? Stessi discorsi: essendo un top player non può tornare presto in Italia, ma nel futuro non si sa mai.
Il quindi Milan continua a viaggiare, a guardarsi intorno, a monitorare. E ha approfittato nuovamente della pausa delle nazionali per fare un nuovo giro d’orizzonte. Ancora Braida, ancora l’Olanda, ancora Strootman. Ancora perché il ds rossonero era già stato ad Eindhoven per andare a vedere PSV-Napoli. Insomma il centrocampista orange, 22 anni, e già punto fermo della nazionale piace. E piace già da diverso tempo. Ha la caratteristiche giuste per solleticare più di un interesse in casa Milan (e non solo). Ma il viaggio di Braida non è servito soltanto per controllare una volta in più il talentino olandese. Ma anche per controllare di persona Vlad Chiriches. Nazionale rumeno, classe 89, difensore centrale. Baci e abbracci con i Becali in tribuna. Uno dei due (Gigi) è il presidente della Steaua, squadra nella quale gioca, e l’altro Becali (il cugino Viktor) è il suo procuratore. Si sono visti allo stadio, si sono rivisti anche negli uffici di Becali (Gigi) per parlare di affari. Costo dell’operazione circa 4 milioni di euro. E lo sanno anche alla Roma, visto che il ragazzo era già stato seguito da Walter Sabatini nello scorso calciomercato. Non siamo già alle battute finali, ovvio. Ma il difensore piace. E i costi non sono proibitivi.
Potrebbero diventarli quelli di Paulinho. L’Inter aveva provato a portarlo via dal Corinthians, in estate, per 8 milioni di euro. Era andata vicinissima ad un vero e proprio blitz di mercato, complicato, fra le altre cose, anche dalla fuga di notizie. Nel frattempo non solo Paulinho ha rinnovato il contratto con il Corinthians, ma a furia di gol e grandi prestazioni sta tenendo più che alto il suo valore. Certo: oltre i 15 milioni non si può andare. Questa la clausola fissata: quindi l’unica possibilità per l’Inter è cercare di avere un piccolo sconto dai brasiliani. In una trattativa ormai avviata da moltissimo tempo, in cui l’Inter ha capito come deve muoversi e fin dove può arrivare. E nel frattempo punta anche verso un altro giocatore, altro ruolo, altro costo: Sebastian Jung, terzino dell’Eintracht Francoforte. Anche lui seguito (a lungo) dalla Roma, la scorsa estate. La trattativa si era arenata per una questione economica, troppo ampia la forbice fra domanda e offerta. Ora ci prova l’Inter. Visto dal vivo nella sfida con l’U21 della Svizzera. Due volte, sia all’andata sia al ritorno, sempre con il fidato Valentino Angeloni.
Da Montecarlo intanto arrivano anche le parole del presidente del Psg Al Khalifi, che non vuole fare trattative mediatiche per De Rossi, ma non nasconde che il romanista piace. Non può essere altrimenti. Lui a Trigoria si lascia fotografare con un bel sorriso dai tifosi. Il rapporto con Zeman è stabile: nessuna nube all’orizzonte.

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