Meglio un Ganso domani d’un Robinho oggi

Canale Milan

di Alfredo De Vuono

Nelle ultime ore, dal Sudamerica come da altri affermato organi di stampa, è rimbalzata una voce di mercato che avrebbe dell’incredibile: il Santos, prima squadra di Robinho, si sarebbe deciso a far di tutto per riportare il ragazzo di Sao Vicente in Brasile, in occasione del centenrio del club. Per questo motivo Ariedo Braida si sarebbe già posto in pre-allerta, andando ad identificare la strategia societaria mirata ad approfittare della richiesta: e non a caso, come da tempo si dice, avrebbe colto al volo l’occasione per elaborare la prima, vera, offerta, al Peixe, per il suo ambito trequartista ventitreenne, Paulo Henrique Ganso.

Di motivi per cui il Milan dovrebbe cercare di spingere verso tale incanalamento della trattativa ce ne sono, eccome. Ed anche i margini di realizzazione d’un affare assolutamente inaspettato, in tal senso, sarebbero ampi: cerchimo di capirne i motivi.

Anzitutto perchè l’attuale stagione calcistica di Robinho, differentemente da quella passata, s’è rivelata assolutamente al di sotto delle attese. Il tutto nonostante il numero 70 rossonero sia stato baciato dalla fortuna, dal punto di vista della facilitazione nelle gerarchie: perchè, in ordine d’apparizione, i titolari al fianco di Ibrahimovic, per rendimento (e non solo) sarebbero dovuti essere, a meno dei loro perpetui problemi fisici, prima Cassano e poi Pato. Nulla di tutto ciò: Robinho ha deluso, e non poco, nonostante le tante occasioni avute. Le prestazioni in campo, oltre che il numero dei gol (5 in 25 match di campionato) lasciano propendere per un’alternativa assai più efficiente, in avanti, per il 2012-2013. Cassano? Pato? El Shaarawy? Il prossimo nuovo acquisto rossonero? Chiunque, almeno in teoria, meglio del brasiliano. Un’addio, dunque, che certo porterebbe intangibili lacune dal punto di vista strettamente tecnico.

C’è poi un motivo altrettanto sostanziale, che lascerebbe propendere per l’acquisizione d’un giocatore adatto a giocare sulla trequarti. Le condizioni sempre approssimative di Boateng; l’inconsistenza, nel ruolo, di Emanuelson; e soprattutto la mancanza di valide alternative nel ruolo sia all’interno della rosa che sul mercato rendono concreta la necessità di portare, in rossonero, un ragazzo che potrebbe crescere, alle spalle di Boateng, senza l’affanno delle immani responsabilità, e che, se un giorno dovesse arrivare il momento della definitiva consacrazione, potrebbe anche abituarsi a giocare insieme al ghanese, vista la duttilità di quest’ultimo.

Anche solo numericamente, peraltro, l’acquisizione d’un ragazzo giovane e promettente come Ganso servirebbe ad accelerare il processo di svecchiamento della rosa, che verrà presto resa meno variegata a causa dei certi addii di almeno due tra Gattuso, Flamini, Van Bommel e Seedorf.

L’affare, peraltro, non sarebbe neanche particolarmente impegnativo dal punto di vista economico, considerata la svalutazione del ragazzo, anche a causa dei suoi recenti, e sfortunatissimi, infortuni: Ganso un anno fa veniva valutato dal suo club, oltre che dal mercato, non meno di 50 milioni di euro. Sei mesi fa il valore del suo tesseramento era già sceso a 30. Da qui a fine anno, e grazie alle sempre efficienti manovre di “lubrificazione” di Braida e Galliani, si potrebbe anche chiudere tra i 20 ed i 25. Ovvero, il cartellino di Robinho, più spiccioli.

Tutti d’accordo?

Fonte: Fantagazzetta.com

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