Milan news
Giornalista pubblicista, vice-direttore di MilanNews.it. Corrispondente e radiocronista per l’emittente radiofonica nazionale Radio Sportiva. Opinionista per Odeon TV e Radio Radio. Inviato al seguito della squadra.
© foto di DANIELE MASCOLO/PHOTOVIEWS
Tornare a piantare la propria bandiera nella Roma giallorossa dopo sei anni di digiuno era l’obiettivo del Milan che, con il successo colto all’Olimpico, inanella la quinta vittoria consecutiva dopo la sosta per le nazionali, la quarta se si toglie il successo con il BATE Borisov che è valso un’ipoteca sul passaggio del turno agli ottavi di finale di Champions League che dovrebbero essere ufficializzati nella giornata di domani al termine della trasferta in terra bielorussa, un Milan cinico, concreto e senza troppi fronzoli inutili e con uno Zlatan Ibrahimovic finalmente entrato in forma e che ha ripreso, almeno così sembra, a segnare con continuità perché sono tre i gol timbrati dal fuoriclasse svedese nelle ultime due uscite e se quello con il Parma poteva essere uno squillo pronosticabile, la doppietta alla Roma, squadra alla quale ama particolarmente fare gol di una certa fattura, è la conferma di come l’attaccante principe di questa squadra sia sempre e comunque lui capace come pochi al mondo di catalizzare su di se il gioco della propria squadra e le attenzioni dei difensori avversari che, come dimostrato nel gol di Nesta, possono dimenticarsi dei suoi compagni rendendoli così più pericolosi.
Nella serata del ritorno in quello che fu il suo stadio si è avuta la conferma definitiva di Alberto Aquilani. Il centrocampista romano è stato autore di un’ottima prestazione fatta di tanta qualità e di buona quantità segno di come la gamba sia entrata in forma e come, di conseguenza, sia perfettamente collegata con il cervello. I due cross pennellati sulla capocciona di Ibrahimovic sono due piccoli capolavori di balistica che chiedevano solamente di essere indirizzati verso la porta difesa da Stekelenburg che nulla ha potuto sulle due incornate dallo svedese. Ma i due assist di ieri sera non sono che l’ultima testimonianza della crescita esponenziale di Alberto che sta sostituendo, seppur con caratteristiche diverse, Andrea Pirlo dando un nuovo tipo d’impostazione alla manovra che, comunque, non ha perso qualità anzi ha trovato un giocatore in grado di poter svariare su tutto il fronte del centrocampo senza dare punti di riferimento, cosa che accadeva quando c’era il bresciano in cabina di regia.
Ma la concentrazione della squadra è già rivolta, come detto, alla sfida di domani in Bielorussia, quella che deve dare, con un pareggio ma meglio se con una vittoria, la qualificazione aritmetica agli ottavi di finale di Champions League per poi trasformare Milan-Barcellona del 23 novembre in una sorta di All Star Game senza particolari patemi di classifica, uno spot per il calcio da ricordare a lungo ma contro il BATE potrebbe non esserci Kevin-Prince Boateng, uscito dolorante dalla sfida con la Roma e con la beffa di un insulto rivolto a Burdisso che il Banti, il quarto ufficiale, ha indicato come rivolto a Damato che lo ha cacciato dalla panchina.
Intanto Braida è tornato dalla sua ennesima scorribanda in Brasile con un nome su tutti da valutare a livello economico ovvero Casemiro. Il “volante” del San Paolo è il profilo che più convince, a livello tecnico, il direttore sportivo milanista ma bisogna fare anche fronte ai prezzi della boutique Brasile che stanno crescendo in maniera esponenziale, frutto di un boom economico che sta rendendo il paese verdeoro più ricco di quanto si possa immaginare. La valutazione fatta dalla dirigenza del tricolor è di 20 milioni, a quella cifra, secondo i ragionamenti societari, è meglio prendere un giocatore già pronto da inserire subito in organico: “Un po’ come Sheva”, giusto per citare delle parole testuali del dirigente milanista. Eriksen e M’Vila restano sulla lista così come Paulinho e Fenando del Porto, che, insieme a Casemiro, è il giocatore che convince di più mentre Montolivo sembra interessarsi sempre di più alla vita parigina e la corte del PSG sembra essere vera ed importante. Giochi e spifferi d’autunno che piacciono tanto ai tifosi.
Infine un grosso in bocca al lupo ad Antonio Cassano, sfortunatissimo ad incappare in un problema di salute così serio, non derivante dal calcio, che sicuramente frenerà quella che sembrava essere la stagione della sua definitiva consacrazione.
Post Originale:
Mercato di gennaio: ecco tutti i nomi caldi sul taccuino di Braida. Addio vedove di Pirlo: Aquilani è il nuovo cervello. Forza Fantantonio!