Milan Night

Gli amanti dell’azzardo avranno pane per i loro denti: chiunque arrivi, dei tanti nomi che han riempito le nostre fantasie ed i nostri progetti estivi, ci darà un brivido nel vederlo indossare in campo sul serio la maglia del Milan; c’è n’è per tutti i gusti: da chi ama lo stillicidio del poker coperto fino a chi nel tintinnio della pallina della roulette sa trarre auspici per una promessa di vittoria.

Tanti i giocatori da scoprire: Traoré che ha fisico giusto ma che ancora non riesce a sciogliere sul campo il suo passo sciolto; Acerbi, rinchiuso nella gabbia di una struttura ampia e longilinea, dei suoi muscoli sente ancora tutto il peso addosso ma non la forza; El Shaarawy che gode di tanta fiducia, ma continua ad assomigliare più ad una speranza che ad una certezza.

Nel gruppo si dovranno fare forti anche loro, nello stare in campo assieme “da squadra”: una squadra che ha basi di gioco varie e valide, che nuove ne troverà strada facendo anche grazie a loro. Ad accoglierli altri exploit delle passate stagioni: Nocerino che, prendendo il numero 8 sulla schiena, sarà investito da qualcosa di più che il numero della mezzala destra di quando si giocava ancora a uomo: è lui l’erede morale di quei valori antichi che Rino Gattuso aveva incarnato con la sua… elitaria ruvidità.

I muscoli di Pato, il panico di Robinho sotto-porta… per il n°9, una questione di equilibri da rispettare circa la forza espressa tra il muscolo adduttore ed quello flessore, ci hanno detto; una questione psicologica per l’altro che, non potendo fare a meno di sbattersi per quattro, dovrà ricercare la calma in altro modo con la porta davanti e tornare quello del primo anno a Milano.

Il tifoso milanista vuol vedere per credere e non paga prima il cammello, ma, sentimentale com’è da sempre, vede pure in De Sciglio qualcosa di più che un bravo giovane calciatore: vede la serietà negli occhi, ascolta la pulizia nelle sue parole quando viene intervistato… è l’inizio di una bella storia, di quelle che solo al Milan sanno diventare vere? Quel numero 2 non è stato assegnato a caso, c’è da scommetterci.

E’ stato citato Antonello Venditti, una sua canzone che riporta quelli della mia età ad una spiaggia in Sardegna ad agosto con accanto una fanciulla che ci si beava anche solo a guardarla, tanto era bella lei, quanto ci sentivamo forti noi nei suoi occhi: ma chi è quella ragazza oggi? E’ Ricardo Izecson Dos Santos Leite, per lui, e per noi Kakà… un giocatore che è stato inghiottito in quel tunnel che accoglie chi, pur troppo amato, è stato allontanato.

Da parte della società c’è qualcosa di più che una ricerca di pacificazione coi tifosi nel ritorno di Kakà: è un portare una qualità personale più alta in uno spogliatoio appiattito sulle paturnie mediterranee di Cassano; un esempio da imitare in campo che, a te che ti ci alleni insieme, fa dire “Se gioco con ‘sto qui è meglio che mi dia una mossa va….”; uno sprone per la squadra quindi, un giocatore rispettato dagli avversari che, ad oggi, non temono proprio nessuno dei giocatori presenti in rosa… ed anche Kakà è una scommessa.

Arriverà uno spento Ricardo Izecson Dos Santos Leite o tornerà… Kakà? Facilmente lo individuiamo già sul campo… declinato nell’evoluzione naturale per un giocatore di una ampiezza tecnica che aveva solo l’immaginazione come limite. La necessità di allenarsi tanto mai ha trovato rispondenza a Madrid, così come la leadership naturale che gli era stata assegnata al Milan in base a qualcosa di più che il suo modo di giocare: se Kakà ritornerà non ripartirà da zero, perché “il suo poco”, quello visto a Madrid, sarebbe comunque di più che “il tanto” di altri.

Il Milan outsider, il Milan “sorpresa”, il Milan che dovrà lottare per ritagliarsi un posto da protagonista in campionato: chi se l’aspettava fino ad una ventina di giorni fa… le scommessa è un brivido in un buio dove, pur per un attimo, riusciamo a vedere un lampo di vittoria, a renderla viva… I calendari sono scritti: i preparatori e gli allenatori ne calcolano i picchi fisici e tecnici, le tabelle di lavoro si stan riempiendo con i programmi e i tipi di allenamento da svolgere; gli scaramantici cercano combinazioni, “segni”, un appiglio della cabala…

Preparate le fiches: serviranno cuore, palle e cervello… è il Milan che scenderà su quel tavolo verde, potete scommetterci.

Anfry

Post Originale:
Milan 2012-13: la grande scommessa