Milan-Atalanta Serie A 2011/12: presentazione

Milan Night

Gli atalantini contro Doni 150x150 Milan Atalanta Serie A 2011/12: presentazione

Traditi dal loro capitano, ora è tempo di festa

La Dea è salva! Bergamo vive meritatamente la sua festa e si gode il sapore dell’impresa: una città che non può dimenticare l’arresto di Cristiano Doni, capitano tanto amato, divenuto di recente simbolo di un sentimento d’amaro disincanto verso il calcio e le sue false bandiere che non conoscono lealtà.

Quella nero-blu è l’ennesima squadra della Serie A che attende le date del 7 e dell’8 maggio con apprensione: la sanzione di 6 punti già patita in questo campionato potrebbe ripetersi sotto altra forma l’anno venturo, ma, prima dei deferimenti, è giusto sottolineare la piccola grande impresa dei ragazzi di mister Colantuono.

Un undici scosso è quello che è riuscito fino a qui a totalizzare sul campo la bellezza di 52 punti -tre di meno rispetto alla stratosferica armata di Stramaccioni-; con il Lecce, la Juventus ed il Siena, la squadra del presidente Percassi è forse quella che più assomiglia in campo a chi la allena; grinta, applicazione e tanta tanta voglia di “riuscire”.

L’Atalanta segna poco (40 gol) ma sa vincere le partite ottimizzando il fattore campo a favore, difendendo con unghie e denti anche l‘1-0; l’esplosione di Denis è anche figlia di un’attenta scelta, che poteva far prevedere la sua valorizzazione in un contesto del genere: l’undici nero-blu trova il suo miglior impatto quando riesce a portare nello spazio 1 vs 1 proprio il tanque. Punta ideale per una squadra capace di “andar via” in pochi tocchi, forte fisicamente e tecnicamente dotato, trova buona integrazione con tutti i compagni di reparto.

Gli orobici si sono fatti apprezzare anche per aver proposto “altro”: tutti gli amanti di un certo tipo di attaccante ricorderanno l’avvio monstre di Maxi Moralez; l’esplosione del nazionale Gabbiadini, del laterale Peluso, che stanno attirando le attenzioni delle “grandi”; giocatori che dovrebbero pensare per bene, prima di cambiare aria…

Disponendo di relativa qualità, il calcio di mister Colantuono non può che basarsi sulla collaborazione, sulla tensione comune verso un obbiettivo: l’atteggiamento col quale verrà a S.Siro la squadra bergamasca sarà inedito e imprevedibile, domani sera: per la prima volta dall’inizio di una stagione che pareva un incubo, i giocatori hanno potuto tirare il fiato davvero, il rischio è quello che la testa giri e pure parecchio…

Maglie Milan 2012 13 150x150 Milan Atalanta Serie A 2011/12: presentazione

Mercoledì sarà indossata la nuova maglia, non basterà a far sparire i vecchi difetti

A Siena il Milan è stato facilitato da mister Sannino che perde il polso della sua squadra quasi salva, chiamando i suoi attaccanti ad un pressing ultra-offensivo e, pur osservando che la squadra non accorcia in avanti, insiste… un suicidio. Se già l’esclusione del regista D’Agostino a favore di due giocatori di rottura mi aveva stupito, con questo atteggiamento in campo dell’avversario la marcatura del primo gol era solo questione di pazienza: per loro troppi gli uno contro che si formavano in campo.

La gara ideale per un Milan che ci mette 25 minuti per capacitarsi di tanta grazia ricevuta, dispone stabilmente larghi due interpreti della terna offensiva e, con un Van Bommel del tutto libero di chiamare il gioco dei compagni e dirigere il traffico, non appena alza il ritmo del palleggio, passa agevolmente e vince.

Se è per orgoglio e per finire bene questo campionato che scenderemo in campo domani sera, scordiamoci di poter mantenere il medesimo atteggiamento in campo per 90’; la presenza di un giocatore come Cigarini non ci permetterà tanta comodità nel gestire la metà campo in transizione negativa, consentendo al regista di dettare ritmo e gioco della sua squadra innescando sia le punte in profondità che gli esterni nello spazio.

Per mister Allegri le priorità si sono pian piano capovolte, dal campo al divano di Freud a volte il passo è breve; il compito più difficile sarà tenere viva la squadra, non registrarla su due o tre aspetti tattici: forse qualcuno s’è gettato a mare un attimo dopo che s’iniziasse ad imbarcare acqua, forse se n’è imbarcata più del dovuto anche per questo… il campionato lo può mantenere vivo solo chi è vivo per sé, non chi, da professionista, s’è fatto fuori da solo.

Anfry

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