Alla Scala del Calcio va in scena il quarto più spettacolare di questa edizione della Champions. Davanti ad 80000 spettatori il Milan cerca un vittoria sui marziani del Barça per dare speranza al sogno semifinale.

Nesta, mai così importante vista l’assenza di T. Silva, vince il ballottaggio con Zambrotta schierandosi di fianco a Mexes, con Bonera dirottato a destra. A centrocampo, Allegri si affida all’esperienza di Seedorf, Nocerino dall’altra parte e Ambrosini davanti alla difesa. Il tridente è quello delle grandi occasioni con Boa, Binho e Ibra. Guardiola, dopo le ironiche parole di ieri, non schiera sette difensori ma quattro con Keita preferito in mediana rispetto a Fabregas. Arbitra lo svedese Eriksson.

La prima occasione è subito di stampo milanista: il solito errore in fase d’impostazione difensiva permette a Boateng di liberarsi al tiro ma il ghanese perde tempo e si vede murato da Piqué. Sul proseguimento dell’azione Ibra libera Robinho in area, la volèe del brasiliano finisce però in curva. Il pericolo scampato non intimorisce i catalani che prendono presto il comando delle operazioni: Messi spaventa il pubblico di S. Siro con un paio di accelerazioni delle sue ed infatti all’8 va vicino al gol con una conclusione debole che Abbiati neutralizza; poi Dani Alves non riesce ad arrivare per il tap-in. Episodio chiave al quarto d’ora, quando uno schema da calcio piazzato libera Sanchez davanti al portiere, il cileno cincischia e Abbiati interviene trovando solo le gambe dell’attaccante; Eriksson ed il giudice di linea non ravvisano alcun fallo e il Milan tira un sospiro di sollievo. Il Milan c’è e Seedorf, ispirato come raramente quest’anno, trova un corridoio irreale per Ibra che, a tu per tu con Valdes, colpisce debolmente con il sinistro e spreca clamorosamente. Gli altri però non stanno a guardare: Messi e Xavi scambiano in un fazzoletto con quest’ultimo che va al tiro trovando Abbiati sempre pronto. Al 34′ un colpo di testa favorisce Sanchez che s’invola verso la porta e solo uno straordinario recupero di Antonini salva il Milan. I possessi del Barça si susseguono ma dopo l’ultimo di due minuti anche Eriksson dice basta e fischia l’intervallo.

Dopo poco dalla ripresa del gioco, Allegri toglie uno spento, ed acciaccato, Robinho per affidarsi alla vivacità del Faraone. Nocerino al 57′ perde una buona chance per mettere in difficoltà la difesa ospite e sul ribaltamento Nesta non vede il recupero di Antonini ed è costretto a stendere Messi beccandosi il giallo. Le squadre però sono stanche e la linea alta dei rossoneri costringe il Barça a partire da lontano. Gli allenatori provano allora a rimischiare le carte: entrano Tello per Iniesta ed Emanuelson per Boateng. Proprio l’olandese ha la chance per presentarsi solo davanti a Valdes ma il facile controllo è penoso e i blaugrana si salvano. Anche l’altro neo-entrato, in maglia 37, ci prova, dopo un doppio passo su Bonera, colpendo però l’esterno della rete. La partita si avvia verso la conclusione ma nel finale ci sono ancora brividi catalani: prima Messi viene murato da Ambrosini poi sempre l’argentino vede il suo tiro respinto da Abbiati, salvato poi quest’ultimo su Tello da un epico Antonini in spaccata. È l’emozione che chiude il match e l’arbitro dopo tre minuti di recupero manda tutti negli spogliatoi.

Un Milan generoso stoppa il Barça grazie all’esperienza di alcuni come Seedorf o il Capitano e la grinta di altri – leggi Antonini – ma non riesce a trovare l’acuto contro un Barça che, al solito, è sembrato più che impacciato in fase difensiva. Penalizzanti anche le prestazioni negative di Robinho, da una parte, e Iniesta, dall’altra.

TABELLINO

MILAN-BARCELLONA 0-0

Milan (4-3-1-2): Abbiati, Bonera, Nesta (74′ Mesbah), Mexes, Antonini, Seedorf, Nocerino, Ambrosini, Boateng (66′ Emanuelson), Robinho (52′ El Shaarawy), Ibrahimovic. A disp. Amelia, Zambrotta, Aquilani, Maxi Lopez. All. Allegri.

Barcellona (4-3-3): Victor Valdes, D. Alves, Puyol, Mascherano, Piqué, Busquets, Xavi, Keita, Iniesta (64′ Tello), Messi, Sanchez (75′ Pedro). A disp. Pinto, Montoya, Fabregas, Thiago A., Cuenca. All. Guardiola.

Arbitro: Eriksson.

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