Le squadre italiane sembrano indigeste al talento argentino, in 11 incontri con le nostre compagini, la pulce ha realizzato la pochezza di 3 reti e tutte su calcio di rigore contro i rossoneri, 2 dei quali ci teniamo a sottolinearlo inesistenti, lo scorso anno al Camp Nou quando gli azulgrana si imposero per 3-1 eliminando il Milan ai quarti di finale.
Lo schieramento, ma soprattutto l’atteggiamento tattico voluto da Allegri ieri sera è stato perfetto, niente marcatura a uomo come aveva consigliato il presidente, ma una fitta rete di maglie rossonere ad ingabbiare lo sterile possesso palla della squadra piú´forte del mondo, che mai ha impensierito il Milan. Ordinati in tutti i reparti, tutti pronti al sacrificio e mai in difficoltá i ragazzi del tecnico toscano hanno disputato una partita da 10 e lode, Messi è uscito dal campo a testa bassa, forse ripensando a come sarebbe difficile giocare in serie A dove la tattica conta piú del fraseggio a centrocampo – perché ricordiamocelo – nel calcio contano i goal, e per farli bisogna anche tirare in porta, cosa che la squadra piú forte del mondo ieri non ha mai fatto.
Il Milan invece, come ha affermato Allegri al termine della partita, ha sfiorato la terza marcatura sbagliando in piú di una occasione l’ultimo passaggio, ma facendo registrare a piú riprese la fragilitá della retroguardia catalana. Sarebbe stato troppo peró, accontentiamoci allora di una splendida serata, consci che in Spagna sará diverso, ma come visto ieri, gli spazi ci saranno e probabilmente anche di piú, perché il Barcellona dovrá attaccare a testa bassa e noi abbiamo degli ottimi contropiedisti.
Speriamo di continuare a sognare, il primo passo è stato fatto, ora dobbiamo solo credere nelle nostre capacitá e dimostrare che non siamo mai morti.