Milan già in vacanza, la Roma lo punisce severamente

I rossoneri svagati e poco concentrati, subiscono un umiliante poker di reti da una Roma scatenata; la reazione questa volta arriva fuori tempo massimo e le reti di Pazzini e Bojan sono solo un contentino inutile.

23.12.2012 01:30 di Davide Bin  articolo letto 312 volte

Forse i giocatori del Milan avevano creduto alla profezia dei Maya, pensavano che la partita contro la Roma non si sarebbe mai giocata e sono rimasti spiazzati quando si sono accorti che il mondo era ancora tutto intero e la sfida dell’Olimpico andava affrontata; più probabilmente i rossoneri erano già con la testa che doveva colpire il pallone rivolta alle vacanze natalizie, con il piede che doveva calciare il pallone sulla scaletta dell’aereo e con il corpo già sdraiato al sole di qualche spiaggia esotica e sono andati incontro ad un massacro sportivo, perchè quando sbagli l’approccio in una partita contro una squadra di Zeman vieni punito severamente. Peccato perchè per i motivi spiegati alla vigilia questa partita era importante e avrebbe consentito ai rossoneri, in caso di vittoria, di superare la Roma e di avvicinarsi sensibilmente addiritura al secondo posto; nulla di tutto ciò e nemmeno è arrivato il regalo natalizio; solo carbone sotto l’albero per i tifosi rossoneri, il cui umore torna pessimo dopo il lungo periodo positivo. Forse questa netta sconfitta è un salutare ceffone che risveglierà dal sogno chi pensava che tutti i problemi fossero risolti come d’incanto con le quattro vittorie consecutive; forse questo tracollo servirà a far riflettere chi magari già pregustava di poter dire “siamo a posto così” e, invece deve capire che la rosa va rinforzata nell’ormai prossimo mercato di gennaio e, soprattutto, le priorità non sono in attacco, dove bene o male i gol arrivano e non più con il solo El Shaarawy, ma in un reparto difensivo ai limiti del disastroso, che continua a subire gol in occasione dei cross che spiovono in area, soprattutto da calci da fermo ma non solo e che si apre come il Mar Rosso, davanti alle ripartenze degli avversari. Ovviamente ora non bisogna nemmeno cadere nell’eccesso opposto a quello dell’esagerato ottimismo, pensando che tutto sia tornato negativo, perchè è già accaduto in passato che il Milan avesse clamorosi black-out nell’ultima partita dell’anno solare, con i giocatori distratti dalle imminenti vacanze; non è giusto, non è ammissibile per professionisti come i calciatori di serie A, ma purtroppo capita e, in fondo, meglio che sia questo il motivo piuttosto che altri, anche se la squadra ha mostrato limiti già conosciuti e palesati in passato, quando le vacanze erano ben lontane. Il 2012 si chiude nel peggiore dei modi e ora bisogna lasciarsi alle spalle tutti i pensieri negativi e puntare solo al riscatto fin dalla prima partita del nuovo anno, perchè tutto sommato la classifica lascia ancora speranze di risalita, nonostante questo brusco stop che permette alla Roma di riallontanarsi.

Allegri sceglie la formula d’attacco senza centravanti “di peso”, con il tridente Robinho-El Shaarawy-Boateng; in difesa la scelta del centrale da affiancare a Yepes ricade sull’ex Mexes, per il resto la formazione è confermata ed è quella che tanto bene si è comportata nelle ultime partite, raccogliendo quattro successi consecutivi che hanno portato il Milan in scia alla Roma; scontro diretto, quindi, che attira all’OIimpico molti spettatori e anche il settore ospiti è discretamente pieno e i tifosi del Milan si fanno sentire, per restare vicini alla squadra anche in quest ultimo impegno del 2012 e in una trasferta molto sentita.

Il Milan parte bene e prova a fare la partita: squadra alta, pressing e velocità per tentare di sorpendere la Roma con le sue stesse armi; il primo tentativo di El Shaarawy (tiro a lato) illude, ma dietro i rossoneri lasciano troppi spazi alle ripartenze giallorosse ed è pericoloso contro avversari che sanno far male quando attaccano. Amelia disinnesca con una spettacolare parata volante un tiro di Osvaldo, ma il gol arriva subito dopo, perchè la solita palla inattiva spiove nel presepe rossonero, dove tante belle statuine assistono immobili al colpo di testa di Burdisso che fulmina Amelia. Un avvio di gara allucinante, perchè l’inerzia della partita sembrava dalla parte dei rossoneri e, invece, la squadra di Allegri si ritrova sotto e deve fatalmente lasciare ancora più spazi a quella di Zeman. Il Milan avrebbe quasi subito l’occasione per pareggiare, ma la dimostrazione che non c’è la concentrazione giusta viene dal fatto che il solitamente implacabile Faraone El Shaarawy (che forse pregusta già la famosa vacanza pagata da capitan Ambrosini) cincischia troppo davanti a Goicoechea e invece di fulminarlo con il classico tiro a giro di precisione chirurgica o con una potente staffilata, tenta un dribbling sgangherato che consente al portiere di conquistare il pallone e interrompere un’azione potenzialmente letale. Errore perdonabile a chi tante volte ha salvato il Milan con i suoi gol, ma purtroppo diventa un peccato grave a posteriori, perchè da quel momento i rossoneri escono dalla partita, proprio quando i giallorossi vi entrano prepotentemente, con una fase di grande calcio giocato in velocità che manda al tappeto il Milan. Totti pennella un cross per Osvaldo che batte l’incolpevole Amelia, poi è De Rossi a tagliare a fette una difesa impresentabile con un assist per Lamela che deve solo spingere in rete da posizione favorevolissima. Dopo mezz’ora il Milan è già K.O. e prosegue a giocare senza mordente e con le gambe molli, mentre la Roma non molla la presa e rischia di dilagare.

L’unica speranza è la solita metamorfosi nella ripresa e l’eventuale rimonta come già successo altre volte, ma recuperare tre gol a questa Roma con una squadra così scialba sarebbe davvero un’impresa memorabile; il primo segnale negativo viene dalla panchina, perchè nelle altre occasioni in cui il Milan aveva fatto scena muta nel primo tempo, terminandolo in svantaggio (a Palermo e Napoli, ad esempio), Allegri aveva prontamente effettuato rivoluzioni di formazione e modulo nell’intervallo, innescando la reazione, mentre in quest’occasione lascia tutto invariato e tale rimane anche il rendimento della squadra. Dopo altri 11 minuti di nulla e dopo che Totti si è divorato il quarto gol solo davanti ad Amelia, Allegri si decide finalmente a mandare in campo Pazzini al posto di Nocerino, sbilanciando la squadra alla ricerca dell’impossibile, ma cinque minuti dopo arriva la quarta mazzata, un altro colpo di testa, questa volta di Lamela su cross di Balzaretti. Milan definitivamente al tappeto e la Roma si può finalmente rilassare, lasciando un po’ di spazio ai rossoneri che ne approfittano e creano qualche occasione per segnare il gol della bandiera, ma sono imprecisi e sfortunati, visto che il pallone esce sempre di poco o trova sulla sua strada un insuperabile Goicoechea, che respinge tutto, a volte in modo quasi miracoloso. Allegri manda in campo anche l’ex Bojan al posto di Robinho (uno dei meno negativi e, forse, alla sua ultima apparizione in rossonero) e Muntari al posto di capitan Ambrosini e la Roma rimane in dieci per l’espulsione di Marquinhos, che interrompe con un ingenuo fallo di mano uno dei rari guizzi di El Shaarawy, lanciato verso la porta. I gol rossoneri arrivano nel finale e in rapida successione: prima è Pazzini a guadagnarsi e realizzare il rigore (fallo di Goicoechea in uscita), poi è Bojan a segnare l’inutile gol dell’ex; la reazione questa volta è tardiva, il Milan prova a crederci per qualche minuto, ma la Roma non si fa più sorprendere e porta a casa una vittoria meritata, mentre i rossoneri devono meditare su una sconfitta che è un lungo passo indietro rispetto ai progressi dell’ultimo mese e avranno tempo per farlo, a patto di non essere troppo impegnati con le vacanze…
Si chiude così in modo negativo un anno tribolato e difficile e ora l’appuntamento è al nuovo anno solare, quindi proviamo a dimenticare in fretta questa delusione e a far festa lo stesso: buon Natale a tutti i tifosi del Milan dal profondo del cuore rossonero!    

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