Milan – Roma 2-1: Ibra, due lampi nel deserto

Rossonerosémper

Milan – Roma 2-1: Ibra, due lampi nel deserto

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La risolve lui, quello che non segna mai nelle gare importanti. Al primo passo falso probabilmente ritornerà la solita etichetta appioppatagli ma nel frattempo il tabellino di San Siro dice Ibra 2, Roma 1. Sono i tre punti forse più pesanti quelli che ci portano la quarta vittoria consecutiva in campionato, sesta delle ultime sette e soprattutto ci consentono di mantenere ancora il “jolly” per la non facile gara di sabato contro il Catania.

Era una gara ostica – e si è rivelata ostica soprattutto all’Intervallo quando il Milan si è trovato sotto, così come era stato a Pechino, a Lecce e a Udine e, come in quelle tre gare, ha saputo rimontare e portarsi a casa i tre punti. L’ha fatto con lo svedese che ha dimostrato come il proprio valore aggiunto non sia solo quello di 22 gol in 23 gare di campionato ma anche e soprattutto quello di risolvere situazioni così intricate in cui nel secondo tempo la squadra era sulle gambe e la Roma ci stava schiacciando nella nostra area di rigore. Roma che ha avuto la fortuna di trovare il vantaggio all’unico tiro in porta della gara contro un Milan che nonostante le assenze si era difeso con ordine e che – come a Torino – non ha saputo gestire il disimpegno con l’ennesimo errore tattico grave, errore imputabile unicamente all’allenatore: già lo scorso anno bastava pressarci alto per mandarci in difficoltà e così è anche quest anno.

Le note dolenti della serata sono soprattutto nell’infortunio di Thiago Silva oltre che alla pessima prestazione di alcuni giocatori tra cui Nocerino – che era stato finora un valore aggiunto alla squadra. Non mi è piaciuto troppo nemmeno Boateng mentre il 5,5 del Kebab non è ormai una novità – ma davanti eravamo contati e non ci si poteva fare nulla. Abbiamo sofferto troppo, soprattutto nella ripresa, anche se i due legni presi giustificano poi il risultato finale ed una vittoria meritata. Prospettive per l’immediato? Se vinciamo anche a Catania è scudetto al 99% indipendentemente dal risultato del doppio impegno dei ladri contro i prescritti e i montati, ma per mercoledì l’obiettivo diventa evitare la manita. Nelle condizioni attuali abbiamo zero possibilità di battere il Barcellona e pochissime possibilità di uscire con 1-2 gol di scarto: lo sapeva probabilmente anche Allegri che ha voluto assolutamente forzare il brasiliano nella gara di oggi pur sapendo cosa c’era mercoledì (l’errore è stato schierarlo nel Conad Stadium).

Con la partita di stasera abbiamo, appunto, quasi vinto il campionato: il buon senso dice che con 18 punti dei prossimi 27 (6 vittorie in 9 gare) si chiude ad 82 come l’anno scorso – ma gli infortuni che ne sono conseguiti là dietro abbiamo perso le uniche possibilità labili di arrivare in semifinale di Champions, al lettore decidere se il bicchiere è mezzo vuoto o mezzo pieno.

MILAN-ROMA 2-1 (primo tempo 0-1)
MARCATORI: Osvaldo al 44′ p.t., Ibrahimovic su rig. all’8′ e al 38′ s.t.
MILAN (4-3-1-2): Abbiati; Bonera, Mexes, Thiago Silva (dal 10′ p.t. Zambrotta), Mesbah; Nocerino, Ambrosini, Muntari; Emanuelson (dal 10′ s.t. Boateng); Ibrahimovic, El Shaarawy (dal 42′ s.t. Aquilani). (Amelia, Nesta, Carmona Perez, Seedorf). All. Allegri.
ROMA (4-3-1-2): Stekelenburg; Rosi, Kjaer, Heinze,Taddei; Gago (dal 35′ s.t. Lamela), De Rossi, Marquinho; Totti (dall’11′ s.t. Pjanic); Borini (dall’11′ s.t. Bojan), Osvaldo. (Curci, José Angel, Simplicio, Perrotta). All. Luis Enrique.
ARBITRO: Mazzoleni di Bergamo (Manganelli-Padovan/Banti).
NOTE: spettatori 59.133 per un incasso di 1.722.075,20 euro. Ammoniti Osvaldo, Ibrahimovic, Mesbah, Muntari per gioco scorretto, Heinze per proteste. Angoli 9-4. Recuperi 1’ p.t., 4’ s.t.

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