Milan-Roma: gli ex

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Sono quattro gli ex giallorossi ora al Milan esono Marco Amelia (curioso come nelle ultime tre sfide del Milan contro Palermo, Lecce e Parma lui sia stato sempre un ex), Philippe Mexes, Alberto Aquilani ed Antonio Cassano (gli ultimi tre hanno giocato insieme coi capitolini nella stagione 2004/05).

Il portiere ha fatto la trafila delle giovanili trovando la promozione a terzo portiere della rosa titolare nell’anno dello scudetto. Poi è stato ceduto al Livorno.

Il difensore francese arriva nella capitale nella stagione 2004/05, ma il suo è un trasferimento travagliato e dopo una denuncia da parte del suo precedente club, l’Auxerre, viene prima squalificato e poi riabilitato ed alla Roma viene inflitta una penale di 7 milioni di euro da pagare e bloccata una finestra di mercato come punizione dal TAS.
Preso per sostituire Walter Samuel, gioca quasi sempre da titolare, prima in coppia con Chivu, poi con Kuffour ed infine con Juan, perdendo il suo status solo negli ultimi due anni con l’ingaggio di Burdisso, circostanza che lo ha convinto a svincolarsi per accasarsi alla corte di Allegri.
In totale per lui in 7 stagioni alla Roma 183 presenze ed 11 reti in campionato (una delle quali contro i rossoneri in un Roma-Milan del 31 marzo 2007).

Alberto Aquilani, romano DOC, è uno dei prodotti delle giovanili giallorosse (al pari di De Rossi e D’Agostino, suoi ex compagni in primavera). Esordisce in massima serie nel 2002/03 e dopo un anno in prestito a Trieste torna da titolare nel centrocampo di Spalletti e ci rimane per 5 stagioni, vittima però di continui infortuni che ne pregiudicano la crescita e la definitiva esplosione nonostante le enormi qualità. Da quest’anno, dopo una stagione in Premier col Liverpool ed una con la Juventus, fa parte del progetto di ringiovanimento della rosa attuato da Galliani.
Per lui con la “Lupa” 102 presenze e 9 reti.

L’ultimo ex, forse quello che ha più lasciato un segno tra i tifosi giallorossi, è Antonio Cassano.
Arrivato a Roma a 19 anni nel 2001/02 per la cifra record di 60 miliardi di lire totali, il “Pibe di Bari Vecchia” realizza così il suo sogno di giocare insieme a Francesco Totti. E col capitano il rapporto è sempre stato di amore-odio.
In queste stagioni diventa famoso per le sue “Cassanate” ed alterna giocate di classe a veri e propri colpi di testa, come la bandierina spezzata in occasione di un Roma-Juventus 4-0 o le famosissime “corna” all’indirizzo dell’arbitro Rosetti nella finale di Coppa Italia 2002/03.
Nella stagione 2005/06 a causa di screzi con la Roma legati perlopiù al suo rinnovo contrattuale, la società decide di liberarsi di lui e lo cede per 5 milioni di euro al Real Madrid.
Dopo diverse altre “Cassanate” e dopo essere passato anche per Genova, approda al Milan dallo scorso gennaio, contribuendo a vincere il tricolore numero 18. Proprio la gara di andata è stata la sua ultima prima dell’ictus che lo ha tiene tuttora fermo.
Con la Roma per lui 118 presenze in campionato condite da 39 reti.

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