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Milan – Sampdoria: i precedenti

Canale Milan

Finalmente riparte la serie A. E per i tifosi rossoneri l’inizio del campionato arriva quasi come una liberazione dopo un mercato molto “low profile” da parte di Galliani & co: almeno si tornerà a parlare anche di calcio giocato e non più di cessioni illustri e probabili acquisti poi sfumati.

L’avversaria di turno è la Sampdoria, che ritorna in massima serie dopo solo una stagione (seppur tribolata) nel purgatorio della B.

Le due squadre si incontreranno per la 55esima volta in serie A ed il bilancio dei precedenti pende nettamente dalla parte dei rossoneri, che hanno raccolto 36 vittorie, 9 pareggi e solo 9 sconfitte. 102 le reti del Milan e 40 quelle della Sampdoria.

L’ultima vittoria dei padroni di casa risale al 16 aprile 2011, allorquando un Milan lanciatissimo verso il diciottesimo tricolore batte nettamente per 3-0 i malcapitati ospiti ormai in piena crisi e ad un passo dalla retrocessione.
I “carnefici” sono Seedorf, l’ex Cassano e Robinho.

Si torna indietro di un anno ed il risultato non cambia. In questo 3-0 datato 5 dicembre 2009 ancora l’olandese Seedorf a segno, stavolta insieme a Borriello e Pato (quando ancora quest’ultimo riusciva a giocare due partite consecutive).

Evidentemente i blucerchiati portano bene ai Diavoli, che vincono 3-0 anche il 19 ottobre 2008 con doppietta di Ronaldinho e sigillo finale di Pippo Inzaghi.

Si fa poi un salto indietro di due stagioni, fino all’1-0 del 25 febbraio 2007 che porta la firma di Ambrosini.
Altra vittoria di misura il 13 marzo 2005, con match-winner Ricardo Kakà.

Il 7 marzo 2004 invece, l’anno del ritorno in massima serie dei blucerchiati dopo 4 anni, il Milan si impone 3-1 con reti di Pirlo, Inzaghi e Kakà. Per la Samp momentaneo pareggio di Cristiano Doni.

Nella stagione 1998/99 c’è una situazione del tutto simile a quella di due stagioni fa.
Il 2 maggio 1999 la vittoria dei rossoneri condanna di fatto la squadra di Spalletti alla serie B e contemporaneamente fa sognare i tifosi del diavolo.
Ambrosini e Leonardo portano due volte in vantaggio il Milan, ripreso da Montella prima e da Franceschetti poi. Ma qui accade l’impensabile: al 95’, con le due squadre ormai rassegnate al pareggio che serve a nessuno (ed anzi va stretto agli ospiti), sugli sviluppi un calcio d’angolo per i rossoneri (l’ultima azione della partita) una girata innocua di Maurizio Ganz carambola sulla spalla di Castellini e termina beffardamente in rete. Risultato finale: 3-2, con gli uomini di Zaccheroni lanciati verso la conquista di un tricolore che considerare inaspettato è poco.

Le vittorie rossonere più rotonde sono il 5-1 (capitato tre volte, l’ultima delle quali il 5 aprile 1992: Rijkaard, Evani, Van Basten, Massaro, Albertini e poi Vialli per i doriani) ed il 6-1 del 25 settembre 1955.

L’ultimo pareggio invece risale alla stagione 2005/06, con le reti di Shevchenko e Gasbarroni. Questo risultato contribuisce a far perdere il tricolore ai rossoneri in favore della Juventus in un campionato che però viene poi pesantemente colpito dalla mannaia della giustizia sportiva per i noti fatti di “Calciopoli”.

Bisogna poi tornare alle stagioni 1994/95 e 1989/90 per trovare altre partite dove le due squadre si dividono la posta ed in entrambi i casi finisce con un risultato ad “occhiali”.

L’ultima volta in cui la Samp è stata corsara al “Meazza” risale al 19 marzo 2008, quando con questa sconfitta il Milan perde un treno importante per la sua rincorsa al quarto posto (finisce poi in Europa League in una stagione che comunque lo vede trionfare nel Mondiale per Club). Gli ospiti vanno in doppio vantaggio con le reti di Christian Maggio e Gennaro Delvecchio, i rossoneri provano la rimonta ma il solo gol di Alberto Paloschi (il suo secondo in serie A) non basta per evitare l’onta della sconfitta.

Per trovare un’altra vittoria della Sampdoria a Milano si deve poi tornare alla stagione 1996/97, quando Roberto Mancini con un gol lampo porta in vantaggio i suoi. George Weah con una doppietta sembra sistemare le cose. Ma il tutto precipita quando nel giro di 5 minuti prima Carparelli e poi Mihajlovic ribaltano di nuovo il match.

Andando più indietro si arriva al 28 ottobre 1990 ed all’anno dello storico scudetto blucerchiato. E proprio la vittoria, con un gol di Cerezo, in casa del Diavolo di fatto consegna il tricolore alla truppa guidata da Boskov e Pezzotti.
Lo stesso Cerezo anche tre anni prima è letale per il Milan ed in coppia con Vialli espugna il “Meazza” (dopo un rigore fallito da Galderisi per i padroni di casa). Nella stessa stagione c’è da segnalare anche uno spareggio UEFA giocato al “Comunale” di Torino. In quell’occasione un gol di “Provvidenza” Massaro (uno che ha il “vizietto” contro la Samp) sul finire del secondo tempo supplementare regala ai suoi l’ingresso in Europa.

Cinque gli “Ex” da entrambe le parti, con le due punte Pazzini e Maxi Lopez attesissime dai tifosi, mentre saranno solo 4 in campo i reduci dall’ultima sfida ufficiale tra le due squadre: Abbiati, Boateng e Robinho da una parte ed il solo Gastaldello dall’altra.

Il Milan ringiovanito, italianizzato, tagliuzzato e “dimagrito” è pronto a partire per la prima stagione senza i Senatori e senza grandissimi big.

Si aprirà un nuovo ciclo o sarà una stagione di transizione come quelle del Sacchi & Capello bis?

©RIPRODUZIONE RISERVATA. E’ consentita esclusivamente citando la fonte, Canale Milan o www.canalemilan.it

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Finalmente riparte la serie A. E per i tifosi rossoneri l’inizio del campionato arriva quasi come una liberazione dopo un mercato molto “low profile” da parte di Galliani & co: almeno si tornerà a parlare anche di calcio giocato e non più di cessioni illustri e probabili acquisti poi sfumati.

L’avversaria di turno è la Sampdoria, che ritorna in massima serie dopo solo una stagione (seppur tribolata) nel purgatorio della B.

Le due squadre si incontreranno per la 55esima volta in serie A ed il bilancio dei precedenti pende nettamente dalla parte dei rossoneri, che hanno raccolto 36 vittorie, 9 pareggi e solo 9 sconfitte. 102 le reti del Milan e 40 quelle della Sampdoria.

L’ultima vittoria dei padroni di casa risale al 16 aprile 2011, allorquando un Milan lanciatissimo verso il diciottesimo tricolore batte nettamente per 3-0 i malcapitati ospiti ormai in piena crisi e ad un passo dalla retrocessione.
I “carnefici” sono Seedorf, l’ex Cassano e Robinho.

Si torna indietro di un anno ed il risultato non cambia. In questo 3-0 datato 5 dicembre 2009 ancora l’olandese Seedorf a segno, stavolta insieme a Borriello e Pato (quando ancora quest’ultimo riusciva a giocare due partite consecutive).

Evidentemente i blucerchiati portano bene ai Diavoli, che vincono 3-0 anche il 19 ottobre 2008 con doppietta di Ronaldinho e sigillo finale di Pippo Inzaghi.

Si fa poi un salto indietro di due stagioni, fino all’1-0 del 25 febbraio 2007 che porta la firma di Ambrosini.
Altra vittoria di misura il 13 marzo 2005, con match-winner Ricardo Kakà.

Il 7 marzo 2004 invece, l’anno del ritorno in massima serie dei blucerchiati dopo 4 anni, il Milan si impone 3-1 con reti di Pirlo, Inzaghi e Kakà. Per la Samp momentaneo pareggio di Cristiano Doni.

Nella stagione 1998/99 c’è una situazione del tutto simile a quella di due stagioni fa.
Il 2 maggio 1999 la vittoria dei rossoneri condanna di fatto la squadra di Spalletti alla serie B e contemporaneamente fa sognare i tifosi del diavolo.
Ambrosini e Leonardo portano due volte in vantaggio il Milan, ripreso da Montella prima e da Franceschetti poi. Ma qui accade l’impensabile: al 95’, con le due squadre ormai rassegnate al pareggio che serve a nessuno (ed anzi va stretto agli ospiti), sugli sviluppi un calcio d’angolo per i rossoneri (l’ultima azione della partita) una girata innocua di Maurizio Ganz carambola sulla spalla di Castellini e termina beffardamente in rete. Risultato finale: 3-2, con gli uomini di Zaccheroni lanciati verso la conquista di un tricolore che considerare inaspettato è poco.

Le vittorie rossonere più rotonde sono il 5-1 (capitato tre volte, l’ultima delle quali il 5 aprile 1992: Rijkaard, Evani, Van Basten, Massaro, Albertini e poi Vialli per i doriani) ed il 6-1 del 25 settembre 1955.

L’ultimo pareggio invece risale alla stagione 2005/06, con le reti di Shevchenko e Gasbarroni. Questo risultato contribuisce a far perdere il tricolore ai rossoneri in favore della Juventus in un campionato che però viene poi pesantemente colpito dalla mannaia della giustizia sportiva per i noti fatti di “Calciopoli”.

Bisogna poi tornare alle stagioni 1994/95 e 1989/90 per trovare altre partite dove le due squadre si dividono la posta ed in entrambi i casi finisce con un risultato ad “occhiali”.

L’ultima volta in cui la Samp è stata corsara al “Meazza” risale al 19 marzo 2008, quando con questa sconfitta il Milan perde un treno importante per la sua rincorsa al quarto posto (finisce poi in Europa League in una stagione che comunque lo vede trionfare nel Mondiale per Club). Gli ospiti vanno in doppio vantaggio con le reti di Christian Maggio e Gennaro Delvecchio, i rossoneri provano la rimonta ma il solo gol di Alberto Paloschi (il suo secondo in serie A) non basta per evitare l’onta della sconfitta.

Per trovare un’altra vittoria della Sampdoria a Milano si deve poi tornare alla stagione 1996/97, quando Roberto Mancini con un gol lampo porta in vantaggio i suoi. George Weah con una doppietta sembra sistemare le cose. Ma il tutto precipita quando nel giro di 5 minuti prima Carparelli e poi Mihajlovic ribaltano di nuovo il match.

Andando più indietro si arriva al 28 ottobre 1990 ed all’anno dello storico scudetto blucerchiato. E proprio la vittoria, con un gol di Cerezo, in casa del Diavolo di fatto consegna il tricolore alla truppa guidata da Boskov e Pezzotti.
Lo stesso Cerezo anche tre anni prima è letale per il Milan ed in coppia con Vialli espugna il “Meazza” (dopo un rigore fallito da Galderisi per i padroni di casa). Nella stessa stagione c’è da segnalare anche uno spareggio UEFA giocato al “Comunale” di Torino. In quell’occasione un gol di “Provvidenza” Massaro (uno che ha il “vizietto” contro la Samp) sul finire del secondo tempo supplementare regala ai suoi l’ingresso in Europa.

Cinque gli “Ex” da entrambe le parti, con le due punte Pazzini e Maxi Lopez attesissime dai tifosi, mentre saranno solo 4 in campo i reduci dall’ultima sfida ufficiale tra le due squadre: Abbiati, Boateng e Robinho da una parte ed il solo Gastaldello dall’altra.

Il Milan ringiovanito, italianizzato, tagliuzzato e “dimagrito” è pronto a partire per la prima stagione senza i Senatori e senza grandissimi big.

Si aprirà un nuovo ciclo o sarà una stagione di transizione come quelle del Sacchi & Capello bis?

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