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Il ghanese ha il dente avvelenato con il dirigente merdazzurro
Alla “maiamata wc” lo hanno scaricato come si scaricano i rifiuti,ma “Donkey Kong” (da “Il Pagellone“) non è uno scarto, e lo sta dimostrando a suon di prestazioni convincenti con la vera squadra di Milano. Il centrocampista ghanese a distanza di diversi mesi ha ancora qualche sassolino da eliminare dagli scarpini e stavolta rivolge le sua attenzioni a Marco Branca, l’ex modesto attacccante, oggi dirigente merdazzurro. In un’intervista rilasciata l’altro giorno ha parlato senza mezze misure:
“Branca? Un falso, me ne ha fatte di tutti i colori. Non mi è piaciuto dalla prima volta. Quando entrava nello spogliatoio voleva che mi inchinassi, quasi che fosse Dio! Nessuno in squadra lo sopportava“.
“Diceva che ero una brutta persona, che faceva casino. Dopo tre anni non ce la facevo più, quindi ho detto ad Ausilio che la mia pazienza era giunta al capolinea e che non doveva permettersi più di sparlare“.
Lo accusa inoltre di esser il responsabile della cacciata di (un signore, uno dei pochi della sponda sbagliata del Naviglio) Oriali:
“Branca ha fatto mandare via Oriali, una persona perbene. Ora al Milan sono felice, ho trovato una famiglia“.
E se qualcuno gli ricorda che con la seconda squadra della città non si è mai visto il Muntari dell’Udinese lui ricorda:
“Io mi allenavo molto seriamente, facendo di tutto per farmi trovare pronto. Non so però cosa avessero loro in testa“.
Milanello è stata la rinascita insomma,un ambiente diverso,senza sboroni che si credono James Bond (sic!) :
“Le persone vere si notano subito. Quelli del Milan sono gente perbene. E’ facile giocare in questo gruppo di campioni. Non indossano abiti eleganti alla James Bond per venire in allenamento, come invece fa qualcuno..“.
Inevitabile una dedica ai nuovi compagni, da Cassano al “romanesco” di Aquilani:
“Antonio è un ragazzo onesto, dice quello che pensa. Chi non lo conosce parla male di lui, però se hai la possibilità di stargli accanto ti rendi conto che è sensibile. Lui lo capisco bene. L’unico che non capisco è Aquilani. Parla veloce in romanesco con quei suoi ahoooooo ahoooo”
Dopo aver letto queste parole la mia stima per Sulley è aumentata ulteriormente, perchè in un calcio di fasulli e paraculo fa piacere ci sia ancora qualcuno che non le mandi a dire e che faccia gruppo nello spogliatoio. Sono felicissimo “Donkey” sia rossonero, speriamo rimanga a lungo con noi, la gente di cuore,nonchè con le palle, non è mai abbastanza!
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Post Originale:
Muntari: “Branca è un falso, si crede Dio.. Nessuno lo sopporta!”
Sulley non perdere tempo a parlare di squadrette.