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MILANO.
Il marciume che sta alla base dell’ennesimo scandalo del calcio devo dire che mi sta profondamente nauseando giocatori e privilegiati che vivono sul lusso e sul divertimento che non ne hanno mai abbastanza e che si prestano a giochi e a scommesse per cosa ?? per distruggere la poesia che sta alla base di ogni disciplina sportiva e per soldi tanti maledetti e che non bastano mai. Non traccio giudizi, nè emetto sentenze ma chi ha sbagliato deve duramente pagare ed essere estromesso definitivamente da questo dorato mondo. Deve imparare a fare quello che fanno tutti ogni mattina, quelli che si svegliano e vanno al lavoro per portarsi a casa una pagnotta. In tutto ciò si instaura il commento scazzo di quello che dovrebbe essere l’alfiere della nazionale, Gigi Buffon, sicuramente bravo tra i pali, meno quando mette mano a commenti e ad uscite spericolate sull’italica lingua. Dal famoso Boia chi molla, sfoggiato ai tempi del Parma alla sequela di castronerie da li inanellate. Quello che dà fastidio maggiormente è la supponenza di un campione, o presunto tale, che esterna con la stessa certezza di persone che hanno in tasca, o almeno credono, la verità assoluta sulla vita e sul mondo. Quando parò dentro la linea di porta il colpo di testa di Muntari bastava dicesse che non lo aveva visto, come probabilmente avvenne, invece si avventurò in un se lo avessi saputo non lo avrei detto e via dicendo. Ora giustifica i biscotti e gli accordi extrasportivi, ieri se la prende con i poliziotti che sono andati a notificare un atto giudiziario alle sei di mattina a Criscito, poverino un calciatore svegliato alle sei, che carnefici, con tanto di telecamere al seguito. Non comprendo le motivazioni e le esternazioni di una persona che si erge a modello e secondo cui tutti sono ipocriti tranne lui, l’uomo il campione e l’integerrimo. Fa sorridere pensare alle conferenze stampa in cui si parla di tutto tranne che dell’aspetto sportivo, mi torna in mente il pre mondiale del 2010 al Sestriere quando alle conferenze stampa i seimila reporter rai parlavano di Juve campionato e uno sfigato giornalista di provincia, io naturalmente, chiese a Buffon del girone eliminatorio al Mondiale, sappiamo come andò a finire. Ci sono poi gli scaramantici secondo cui gli scandali fanno bene al calcio e l’altra volta vincemmo perché sotto pressione, io ma probabilmente sarò strano preferisco arrivare secondo ma con un percorso lineare piuttosto che vincere con artifizi ne guadagnerebbe anche la società e il calcio italiano senza doverlo sospendere per due o tre anni come chiede qualcuno.
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Nazionale senza filtro