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LE PAGELLE DI GENOA-MILAN.
Ibrahimovic 7.5 – Quella di girare al largo dall’area di rigore è una strategia di caccia ben precisa. Un po’ come quei leoni affamati che osservano la preda da lontano, con astuzia, calma e pazienza, confondendosi nella vegetazione, pronti a sferrare l’attacco all’improvviso, nel momento più opportuno. E così, al minuto undici della ripresa, ecco Ibra azzannare il Grifone, con un inserimento tanto tempestivo quanto fulmineo: un’occhiata a Robinho, un’altra a Kaladze, lo scatto, l’assist del brasiliano, il controllo, il numero, il fallo del difensore rossoblu, il rigore. Tutto in una rapida manciata di secondi. Il tiro dal dischetto poi, è solo la logica conseguenza di un battuta di caccia prolifica. Il Re è lui.
Boateng 7.5 – Il Milan vive sulle giocate di Ibra e sullo spessore di Thiago Silva, ma c’è anche un altro fattore che sposta gli equilibri a favore dei rossoneri: è una furia ghanese, tutta cuore, muscoli e classe. Un Principe, capace di rubare l’anima al Diavolo in persona (pensate sia semplice?) e addomesticare il Grifone. K-P Boateng è tutto questo e anche di più: se fino alla passata stagione era lui il trequartista atipico, adesso sono gli altri a dover modificare il proprio modo di agire dietro le due punte, provando ad imitare l’ex Portsmouth, giusto per rimanere al passo coi tempi. Controllo, serie di finte e pallone in mezzo per il tocco di facile Nocerino: solo il dettaglio di un capolavoro lungo novanta minuti.
Nocerino 7.5 – Dopo Ibra il vuoto? No, dopo lo svedese, in fatto di reti, c’è proprio lui, il goleador che non t’aspetti, quell’imitazione di Gattuso (dicevano!), quell’acquisto dell’ultimo secondo del mercato rossonero, preso per un pugno di mosche, pardon, di euro. Antonio Nocerino è molto più del classico centrocampista di quantità, buono solo per portare acqua e buonumore nel dopopartita. L’ex Palermo è un’autentica mina vagante, che si batte e si sbatte sempre e comunque, attaccando gli spazi con i suoi inserimenti in zona gol. Lo trovi li nel primo tempo e nel secondo, qualcuno giura anche nell’intervallo, costantemente a scandagliare l’area di Frey, che nei primi quarantacinque minuti di gioco riesce a salvarsi, ma nella ripresa non può far altro che capitolare.
Robinho 5.5 – L’assist illuminante per Ibrahimovic cancellato in un istante, senza se e senza ma: tutta colpa di un colossale gollonzo mancato ad un soffio (forse anche meno) dalla linea di porta dell’incredulo Frey, che, dopo il fattaccio, non sa se ridere per lo scampato pericolo o per il fantozziano errore del brasiliano. Ma cosa combini, Robinho?! Nove giorni dopo, ecco il remake della clamorosa palla-gol divorata contro il Barcellona, un’altra preziosa perla da aggiungere alla già ricchissima collezione dell’attaccante ex City. La sua espressione, al momento della sostituzione, è tutta un programma: sul volto il replay dell’occasione sprecata, in cuor suo un magone grosso così. Su con la vita, Rei de la ciabattada…
Tutto liscio come l’olio per Amelia, perfetti come sempre Yepes e Thiago Silva. Positiva la prova di Abate, qualche difficoltà in più, invece, per Antonini, soprattutto nel primo tempo. Ambrosini ne combina di tutti i colori, Aquilani gioca con autorità e intelligenza.
Ecco, nel dettaglio, tutti i voti dei rossoneri impegnati ieri a Marassi:
Amelia 6, Abate 6+, Yepes 6.5, Thiago Silva 6.5, Antonini 6, Ambrosini 5 (Seedorf 6), Nocerino 7.5, Aquilani 6.5, Boateng 7.5, Ibrahimovic 7.5, Robinho 5.5 (El Shaarawy s.v.)
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Post Originale:
Nocerino mina vagante (voto 7.5), Binho Rei de la ciabattada (voto 5.5)