Pato-PSG: questo matrimonio non s’ha da fare. E su Tevez c’è l’ombra di Moratti

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Giulia Polloli inizia a seguire il Milan per Varesenotizie.it, voce del commento tecnico su Radio RVL, collabora con Vco Azzurra Tv, Tribuna Novarese e Il Biancorosso.

Giulia Polloli

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Il mercato ha finalmente aperto i battenti e per un intero mese sarà protagonista indiscusso dei pensieri di addetti ai lavori, penne attente e semplici tifosi. Speranze, illusioni, colpi dell’ultimo minuto e snervanti attese ci accompagneranno nelle stanze dei bottoni delle società dello sport  più amato al mondo.

Il Milan ha le idee chiare, Galliani questa volta non ha nascosto l’intenzione  di continuare a trattare l’affare Tevez fino a portare il talento del City in maglia rossonera. La mancanza di Cassano si fa sentire nel reparto avanzato agli ordini di Allegri, soprattutto Ibrahimovic ha perso un assist-man di tutto riguardo, che consentiva la realizzazione sotto porta della furia esplosiva dello svedese. Quindi l’intenzione della società di via Turati è quella di assicurarsi le prestazioni di un nuovo campione per diventare ancora più inarrestabile nella corsa scudetto che, in molti, dichiarano ormai essere diventata un gioco a due: Milan e Juventus le favorite per il titolo. Allegri però riporta tutti all’ordine, placa gli entusiasmi, ricordando che anche Lazio e Udinese sembrano agguerrite e in grado di dar vita ad uno scenario molto più ampio per la corsa all’alloro nazionale. Tevez dunque rimane nel mirino rossonero anche, o forse soprattutto, dopo l’intromissione dei cugini nerazzurri nella trattativa. A dire il vero in estate era stata l’Inter a precipitarsi nelle sedi del City per trattare l’acquisto dell’apache, ma poi l’affare sfumò e ora l’interesse rossonero sembra essere corrisposto anche dal giocatore. Si sa che l’approdo di Tevez al Milan è più difficile del previsto, perché non è sufficiente la volontà del giocatore: il City vuole liberarsi a titolo definitivo del suo tesserato, diventato ormai un peso dopo la spaccatura insanabile tra l’argentino e Mancini. Quindi la società di Manchester cerca l’escamotage per poter salutare in maniera definitiva, se non subito, almeno a giugno, la sua pecora nera.

E a proposito di caratteri difficili, ritorna in auge l’opzione Balotelli. Non per gennaio, ovviamente, a meno di sorprese eclatanti in uscita: infatti il pressing del Paris Saint Germain, che oggi stesso affronterà i rossoneri a Dubai, nei confronti di Pato (ma non solo) è diventato martellante, asfissiante. L’arrivo di Carletto nostro sulla panchina francese, ha dato lo spunto a Leonardo per riaprire le trattative verso il sogno. Oltre a Pato infatti nel mirino dei francesi c’è anche Kakà. Alla corte di Ancelotti i due brasiliani andrebbero a ricostituire l’attacco delle meraviglie, che tante nostalgie ha lasciato in quella Milano innamorata delle rocambolesche fantasie verde-oro che il tandem d’attacco era capace di regalare.

La questione Pato sembra aver trovato una rapida soluzione nelle parole di Allegri, che smentisce categoricamente l’esistenza di un problema reale. Lo sfogo del giovane attaccante sembra essere stato dipinto con molti fronzoli, più del necessario per i ltecnico rossonero che ha ridimensionato l’entità del problema, fino a negarlo. Pato dunque non è sul mercato, nonostante le offerte faraoniche provenienti da oltralpe. Ricordiamoci anche che Pato, ormai rimessosi dall’ennesimo infortunio muscolare, garantisce un potenziale offensivo unico in Champions League, competizione dalla quale Tevez rimarrà, gioco forza, escluso.

E a Dubai un altro campione rossonero fa impazzire i locali: parliamo di El Shaarawy, che con il suo cognome d’origine egiziana è entrato di diritto tra i favoriti degli emiri. Lo stesso Pato ne ha decantato le immense potenzialità, Allegri ne ha stilato i margini di miglioramento. Alla domanda sul suo futuro Stephan ha risposto di voler vestire la casacca rossonera per molto tempo, così da poter mettere in mostra le sue reali potenzialità. In effetti con l’assenza di Cassano e l’impossibilità di schierare quello che dovrebbe essere la punta di diamante degli acquisti rossoneri, non è detto che Allegri inserisca di ruolo anche il faraone nella prossima lista Champions.  La scelta di potersi avvalere delle enormi qualità di El Shaarawy in un momento dell’anno in cui solitamente i “veterani” delle altre competizioni potrebbero accusare un po’ di stanchezza, sarebbe di certo azzeccata. Le discese in progressione del giovane ex- Padova infatti sarebbero un’arma su cui puntare, soprattutto contro squadre dalle difese statiche e poco abituate al gioco imprevedibile di un giovane talento sull’esterno.

Quindi io vorrei perorare la causa di El Shaarawy, che per essere davvero pronto a dimostrare il suo valore, deve poter lavorare con i migliori. Avere come compagno di squadra Ibrahimovic, che pretende la perfezione non solo in partita, ma anche in allenamento, non può che essere un ulteriore stimolo a non perdere mai di vista il duro lavoro. Dunque nelle prossime settimane il Milan svelerà i suoi piani. Oltre a Tevez, obiettivo prioritario, il Milan potrebbe volersi tuffare nel mercato invernale per cominciare a puntellare quei reparti che più necessitano in prospettiva di nuovo ossigeno. Non sembrano ancora destinate ad estinguersi le piste che portano a Maxwell, di cui Ibrahimovic è di certo il primo estimatore e nemmeno l’interesse nei confronti di Torres e Keita. Senza dimenticare che in previsione il Milan ha sempre al centro del mirino le prestazioni di Eriksen, giovanissimo talento in forze all’Ajax, costantemente monitorato per essere pronti a sferrare l’attacco finale. Galliani si goda gli ultimi attimi della sua vacanza brasiliana, perché al rientro avrà gli occhi del mondo addosso e, di certo, ancora una volta le sue intuizioni saranno quelle vincenti.

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