Paura e delirio tra Milano, Parigi e Londra

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© foto di Alberto Lingria/PhotoViews

Indiscrezioni, pranzi, cene, sorrisi e tante parole: Carlos Tevez, da sogno impossibile, era diventato quasi una certezza per la tifoseria rossonera. L’ostracismo del Manchester City, fermo sulla propria posizione, sembrava aggirabile, nonostante la concorrenza spietata di Paris Saint-Germain e Inter. Le due rivali, tuttavia, sembravano essere state superate dalla dirigenza milanista, consapevole di avere in mano la volontà del calciatore. Tutto capovolto, o quasi, nel giro di ventiquattro ore che hanno fatto oscillare animi e pulsazioni della torcida milanese. Prima la cavalcata, ma inattesa, cessione di Alexandre Pato in Francia, data per certa dall’informata stampa transalpina; poi la smentita, fragorosa, arrivata per bocca del Papero tramite comunicato AC Milan. Tutto bello, tutto perfetto, fino alla doccia fredda: l’affare Tevez sfuma, perchè la cessione del brasiliano era indispensabile. Trattative collegate quindi, ma chi se lo aspettava? Galliani non aveva mai parlato in questo senso dell’eventuale trasferimento del ventiduenne di Pato Branco, sempre attento a precisare che Tevez sarebbe arrivato per sostituire Antonio Cassano. Cos’è cambiato dalle scorse settimane? L’inserimento dell’Inter ha messo un po’ di pepe ai vertici rossoneri, ma così tanto da far addirittura pensare alla cessione del Papero? I soldi degli sceicchi avrebbero permesso l’adempimento delle richieste del Manchester City, ma a che prezzo? Vendere Pato a 28+7 di bonus ed acquistare Tevez a 25+bonus, a bocce ferme, non ci sembra certamente un affare. Le motivazioni del giovane verdeoro erano quasi estinte, ma a queste cifre avremmo assistito ad un semplicissimo in&out, senza margine economico per altre trattative importanti. Non era quindi da escludere che, tra le volontà del Milan, ci fosse quella di trattenere Pato e, se possibile, cercare di strappare l’Apache ai Citizens. L’Amministratore Delegato è tornato a mani vuote, forte della permanenza del Papero, ma deluso per non aver condotto a Milanello il tanto corteggiato Carlitos. Un amore che forse non si concretizzerà, ma che ancora non sembra totalmente estinto: Tevez, a quanto pare, è intenzionato ad attendere ancora il Diavolo, pronto a rifiutare le altre proposte che arriveranno. In questo caso non è da escludere che, nelle prossime settimane, Galliani possa porre il suo affondo decisivo, alle reali condizioni rossonere: fare di Tevez un compagno, e non un sostituto, di Alexandre Pato.

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