Milan news
Giornalista professionista dal 2003, curatore e conduttore dei programmi Campionato dei Campioni e Csiamo sul circuito Odeon Tv.Ogni giorno racconta il Milan sulle frequenze di Radio Reporter alle 18.40. Twitter: StePeduzzi
Cosa resta di una grande sfida che poteva indirizzare una delle squadre verso lo scudetto? Due gol, un’espulsione, un arbitraggio non all’altezza e tanti, troppi dubbi. Si parlerà più di polemiche che di gioco. Partita non bellissima. Intensa sì, ma esteticamente ha regalato poco, troppo poco per la sfida tra la prima e la seconda.
Per un’ora abbondante un Milan decimato dagli infortuni ha domato una brutta Juve con le sue stesse armi: aggressività e cattiveria in tutti i reparti. Non c’è stata partita per oltre un’ora. Il gol di Nocerino è stato il giusto premio ad un oggettivo dominio territoriale. La rete non convalidata a Muntari poteva stendere definitivamente la squadra di Conte, capace di restare in partita con un errore arbitrale macroscopico destinato a rimanere nella storia di questo campionato.
Buon Milan, dicevamo, quasi perfetto per più di tre quarti di gara. L’inserimento di El Shaarawi nella ripresa al posto di un Pato sempre più lontano dalla forma e, soprattutto, da una squadra in cui sembra sempre più un oggetto misterioso, ha creato tanti scompigli nella retroguardia bianconera. E’ mancato però il colpo del 2-0 e anche la voglia matta di arrivare alla rete. Robinho, che aveva disputato un ottimo primo tempo, è sparito col passare dei minuti, defilandosi troppo sulla fascia. Il ritmo dei centrocampisti è calato via via con il passare dei minuti. La Juve ha aspettato e colpito nel peggior momento, a livello fisico, del Milan. Pari immeritato per quanto mostrato dalla squadra di Conte nel complesso della partita.
Prestazione opaca quella dei bianconeri, pessima per quello che riguarda la terna arbitrale. Tagliavento è stato mal assistito da Romagnoli sul gol di Muntari che poteva cambiare la partita. Meno grave l’errore sulla rete di Matri: l’ex attaccante del Cagliari sembra partire in posizione regolare, ma c’era un altro giocatore della Juve in posizione di fuorigioco che ha tratto in inganno il collaboratore di Tagliavento. Di polemiche se ne parlerà tanto nei prossimi giorni, è così.
Milan – Juve doveva decidere lo scudetto. E’ finita in parità. I rossoneri hanno portato a casa un punto che non soddisfa la truppa di Allegri per quanto mostrato in campo. Ma c’erano fuori tanti, troppi giocatori. Da Ibra a Boateng, da Maxi Lopez a Nesta, da Seedorf ad Aquilani. Tanti campioni che avrebbero fatto comodo soprattutto nella ripresa, quando il Milan è andato in crisi d’ossigeno. Il pari con il veleno aumenterà rabbia, ma creerà fiducia per le condizioni in cui è maturato e rabbia positiva per aver capito di essere superiori agli avversari che erano comunque in migliori condizioni fisiche. Ecco perché tutto sommato può essere un punto che servirà assaporare un pezzettino di tricolore…
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Perchè può essere un pareggio dal sapore di tricolore…