Prepartita tattico: Bologna senza Ramirez, ma la trasferta è da temere

Il Vero Milanista | Testata giornalistica

MILANO.

C’è tutta una serie di ottimi motivi per temere la trasferta di questa sera a Bologna: Prima di tutto, perchè le squadre di Massimiliano Allegri entrano storicamente in forma dopo circa un mese di calcio giocato, secondo perchè l’importantissimo innesto, dal punto di vista tattico, di De Jong deve essere ragionevolmente ritardato, con l’Olandese che comunque è convocato e partirà dalla panchina. Il terzo motivo è il valore della squadra emiliana: il Bologna ha infatti perso alcuni giocatori importanti, come Mudingay e Gaston Ramirez, ma ha condotto una ottima campagna acquisti ed ha un sistema di gioco collaudato e sicuramente funzionante, che ha già prodotto buoni risultati l’anno scorso sotto l’attenta guida di Stefano Pioli.

Il modulo adottato dai Felsinei non dovrebbe discostarsi molto da quello dell’anno scorso: 3-4-2-1 molto elastico e che da molto spazio alla fantasia dei due trequartisti: in questo settore come abbiamo detto prima il Bologna è rimasto orfano, insieme al nostro campionato, di un altro talento come Ramirez, ma anche il duo Diamanti [reduce da ottime prove all’europeo] e Pasquato [Giovane scuola Juve protagonista di una stagione in chiaroscuro a Lecce, ma con ottime doti tecniche] promette spettacolo; in alternativa è sempre possibile per Pioli passare al 3-5-1-1 con conseguente aggiunta di un uomo in mediana e il solo Diamanti a supporto della punta. A Centrocampo Pazienza dovrebbe prendere il posto ed ereditare i compiti di Mudingay, passato all’Inter, con una sostanziale equivalenza di caratteristiche, mentre in avanti il tecnico del Bologna dovrà necessariamente cambiare qualcosa dei proprio schemi offensivi, avendo a disposizione quest’anno attaccanti con caratteristiche del tutto differenti rispetti al recente passato: l’anno scorso con Di Vaio quale ultimo uomo infatti, Pioli optava per una soluzione offensiva molto mobile, che difficilmente concedeva punti di riferimento agli avversari. Quest’anno, a meno di rischiare il giovane Gabbiadini in quel ruolo, Pioli dovrà utilizzare Acquafresca o il colpo dell’ultimo giorno Gilardino [che contro i rossoneri dovrebbe partire dalla panchina]; giocatori meno mobili, ma in grado di giocare maggiormente di sponda. Per questo ipotizziamo che quest’anno dalle parti del Dall’Ara si vedranno molti più inserimenti da dietro, e il talento come abbiamo visto non manca alla squadra emiliana.

Oltre a tutto questo vi è un’altra considerazione da fare: il Milan soffre sempre le squadre che prevedono un trequartista. Una partita esemplificativa potrebbe essere il doppio impegno di due anni fa in semifinale di Coppa Italia, Milan Palermo. Chi ha visto le due partite, in entrambe le sfide non può fare a meno di ricordarsi la difficoltà che ebbe il Milan nel prendere le misure ai due trequartisti palermitani, causa principale della sconfitta che costò la semifinale ai rossoneri. Fondamentale quindi sarà la partita di Ambrosini in quella zona di campo, mentre in avanti le scelte di Allegri, causa infortuni, sono ancora una volta praticamente obbligate: ci si aspetta qualche sussulto in più da parte di Montolivo, che dovrebbe disimpegnarsi in un ruolo decisamente più adatto ad esaltare le sue doti.

La chiave tattica: Ambrosini dovrà essere supportato nei raddoppi da Nocerino; la battaglia fondamentale per decretare le sorti della partita si gioca in quella zona del campo. Davanti, per far rendere al meglio Pazzini, Allegri dovrà cercare di allargare il gioco dei rossoneri e andare al cross più volte che nel recente passato.

Ricordiamo a tutti che è attiva la nuova rubrica tattica: chi avesse curiosità su questa partita o altri aspetti tattici può scrivere a 4foryou@ilveromilanista.it: le migliori lettere verranno pubblicate e commentate ogni Giovedì!

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