RASSEGNA STAMPA / Milan: Allegri promuove Montolivo: E’ uno da Milan

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 – Schweinsteiger resta una certezza ( «E’ un campione di caratu­ra mondiale» ), ma stavolta Allegri apre in maniera significativa anche a Montolivo: «Giocare nel Milan non è facile ma lui, pur essendo ancora giovane, ha dimostrato sia a livello di club che in Nazionale di poter avere quelle qualità. Ha grandi doti tecniche e fisiche. E’ uno dei centro­campisti più forti d’Italia ed è un gio­catore da grandi platee» . Il tecnico rossonero ha escluso che il centro­campista della Fiorentina possa ar­rivare in uno scambio con Cassano ( «Ci sono zero possibilità, Antonio resta al Milan» : ma arriverà con una settimana di ritardo avendo concor­dato una prolungamento di vacanza a cui non ha rinunciato). Nella pro­spettiva di un mercato in entrata de­stinato a riaccendersi solo ad agosto inoltrato, Montolivo rappresenta un’invitante opportunità. Con un contratto in scadenza nel 2012, infatti, il suo costo potrebbe essere contenuto e, quindi, eventualmen­te in linea con le esi­genze di contenimen­to dei costi di via Tu­rati.

NECESSITA’ -Ad ogni modo, Allegri evita di nascondersi, lascian­do l’ennesimo indizio di questa estate, sta­volta tecnico («Giocatori di inseri­mento e di movimen­to a centrocampo so­no più congeniali al gioco del Mi­lan »), e spiegando la necessità di ag­giungere un altro centrocampista al­la rosa:«Di qui al 31 agosto vedremo con la società cosa riusciremo a fa­re. Una squadra si può sempre mi­gliorare, quando aggiungi un gioca­tore con determinate qualità tecni­che. E quelli da Milan qui sono sem­pre ben accetti. Inoltre, abbiamo da­vanti una stagione da 60 partite. E l’anno passato siamo andati fino in fondo anche in Coppa Italia perché tutti quelli che c’erano si sono mes­si a disposizione ». E, in aggiunta, quando a gennaio la squadra ri­schiava di andare in difficoltà per gli infortuni, la società è intervenuta con una serie di innesti importanti.

REGOLE -Al di là di chi è già arrivato e di chi dovrà arrivare, senza l’atteg­giamento dimostrato l’anno scorso da tutto il gruppo rossonero, rischia di essere tutt’altro che agevole ripe­tersi in campionato e migliorare ilruolino di marcia in Champions. Su questo aspetto, Allegri è stato molto chiaro: servono una serie regole da rispettare, a cominciare da quella di remare tutti dalla stessa parte.

«Quando si fa parte di un gruppo, si lavora tutti insieme per lo stesso obiettivo- spiega il tecnico -.Sono sicuro che, come l’anno scorso, i ra­gazzi si metteranno a disposizione l’uno dell’altro, sono dei professioni­sti e io più degli undici che vanno in campo dall’inizio e dei tre cambi non posso farne giocare. Se voglia­mo difendere lo scudetto e andare meglio in Champions, dobbiamo fa­re così. I giocatori sanno che le mie scelte sono per il bene della squa­dra, perciò devono saper accettare la panchina». E fondamentale sarà pure l’approccio a una stagione da campioni in carica e quindi da favo­riti:«Non bisogna cadere nella pre­sunzione di essere imbattibili e di aver già raggiunto il massimo, altri­menti commetteremo un grave erro­re. Ecco bisogna cer­care di partire bene, evitando di accumu­lare subito un ritardo(5 punti dall’Inter do­po 4 gare, ndr)come accaduto un anno fa ». E il primo test, anche in questo sen­so, lo offre la Super­coppa del 6 agosto, contro un’Inter scon­fitta in entrambi i derby dello scorso campionato.« E’ un appuntamento che va preparato al me­glio, anche se manca solo una ventina digiorni».

SEMPRE IBRA -Tra un complimento e l’altro per Gasperini («Ha meritato la panchina dell’Inter») e per Conte («La Juventus ha scelto l’uomo giu­sto »), Allegri ribadisce l’importanza e il peso di Ibrahimovic:« Fino a gennaio, quando la squadra doveva ancora trovare una sua fisionomia, è stato devastante. E’ un generoso, un giocatore che trascina la squadra. Poi era impensabile pretendere che, con un fisico come il suo, potesse giocare tutte le partite a ritmi così alti. Peraltro, quando va in campo, che giochi più o meno bene, Zlatan è comunque determinante ». Per concludere, un pensiero per Berlu­sconi:«In queste settimane ci siamo sentiti 2-3 volte. Ieri(martedì, ndr)lo aspettavamo, ma ha giustamente rinunciato per ciò che è accaduto in Afghanistan. Sono sicuro che saràcon noi molto presto».

 

Il Corriere dello Sport

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