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L’oro della Cina su Inter e Milan. Il ritorno per la trasferta a Pechino in termini di marketing, merchandising e di valorizzazione dei rispettivi marchi sarà valutato nei prossimi mesi, ma intanto vanno contabilizzati i soldi per la partecipazione all’evento. Quanti? Euro più, euro meno, 2 milioni a club più le spese per il trasporto e il soggiorno delle due delegazioni completamente pagate. Di questi tempi non poco.
CONTRATTO E SHANGHAI
– L’accordo è stato siglato negli scorsi mesi dalla Lega Serie A, che ha curato nei minimi dettagli tutta l’organizzazione, e da Uvs (United Vansen Sport), una società cinese che organizza eventi. Il numero uno di Uvs, Wang Hui, è un noto avvocato che ha affinato una certa passione per il calcio. Non a caso la Uvs ha dato un contributo chiave per allestire il Barclays Asia Trophy che ogni 2 anni cambia nazione di svolgimento coinvolgendo formazioni della Premier League. E se in Europa il calcio inglese e quello spagnolo sono, numeri alla mano, quelli con il maggior appeal televisivo, a queste latitudini la Serie A è il top. Ecco spiegato, dopo Inter-Lazio nel 2009, il perché del contratto da 10 milioni di euro complessivi per 3 edizioni. La prima è andata in scena quest’anno, poi ci saranno altri 2 appuntamenti nei prossimi 3 anni. Gli organizzatori premono per portare il prossimo match a Shanghai.
SOLDI E TV – Ma torniamo al contratto: Inter e Milan si divideranno i 3 milioni più un bonus da 300.000 euro garantito per la presenza di almeno uno dei 3 top team della serie A (stavolta sono addirittura 2, ma niente “raddoppio”; il terzo top team è la Juventus), ma si spartiranno anche i proventi dei diritti tv della Rai (400.000 euro) e quelli per l’estero (200.000). In Italia ad agosto Inter e Milan difficilmente avrebbero potuto incamerare tanti soldi. Il ricavato dei diritti tv cinesi invece Uvs lo ha tenuto per sé e ha fatto in modo che il match fosse trasmesso da CCTV-5, il corrispettivo della nostra Rai. Il segnale arriva ovunque in questa sconfinata nazionale che ha una popolazione di oltre 1,3 miliardi di persone. La speranza è quella di far appassionare la gente al calcio, sport poco praticato perché costoso (l’iscrizione alle scuole calcio dei bambini), ma soprattutto perché ritenuto dalle mamme cinesi “molto pericoloso” per i contatti e i possibili infortuni. Gli organizzatori rientreranno dell’investimento fatto (circa 4 milioni) anche con i biglietti dello stadio: ieri ne erano stati venduti 55.000, ma è previsto il tutto esaurito nonostante i prezzi non siano economici (si parte da 22 euro e si arriva fino a 450).
BOLT E LA STORIA – Il Bird’s Nest è un gioiello che nella notte di Pechino si illumina di rosso. Inaugurato l’8 agosto 2008 per le Olimpiadi, il “Nido d’Uccello” (la forma è quella di un nido) aveva una capienza di 92.000 persone che adesso è stata abbassata di 20.000 unità. E’ uno stadio da atletica, l’impianto che ha consacrato il mito di Bolt, e dentro circola pochissima aria. E’ situato nella zona nord della città ed è costato la cifra record di 375 milioni di euro. E’ utilizzato come attrazione turistica o per gare automobilistiche, concerti e opere teatrali.
Il Corriere dello Sport
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Post Originale:
RASSEGNA STAMPA / Milan: Ecco l’ oro della Cina: il ritorno per il derby Milan – Inter