RASSEGNA STAMPA / Milan: Pato e Barbara Berlusconi, lui, lei e il papà importante

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Lei, che poi nella versione originale fa She. Lei, che magari «non è quella che sembra nel suo guscio», eccetera. Chissà se Pato ha pensato al testo della canzone di Aznavour quando ha detto che dedicava i gol a «lei», cioè Barbara Berlusconi. Che sta sempre un passo indietro e l’altro giorno, a Milanello, a chi le nominava le foto scattate a Ipanema, dov’era in vacanza con il giocatore del Milan, ha risposto con un sorriso diplomatico. Lei, l’erede del Milan. Lui, l’attaccante intorno al quale tutto ruota dopo l’addio di Kakà. Lei, che ha lasciato un compagno padre dei suoi due figli. Lui, che si è sposato presto e ha divorziato anche prima. Loro, che si sono trovati chissà
dove e quando, e magari hanno usato un taxi e un telefono e una piazza (ma questo non è più Aznavour, è Paolo Conte). Anzi, un taxi proprio no. Più facile una macchina con autista. In progress Dunque, i ragazzi d’oro stanno uscendo piano piano allo scoperto, anche se
Pato nomina il meno possibile Barbara Berlusconi e lei fa lo stesso con l’attaccante della squadra di papà (praticamente sua, ormai). Le prime voci sono circolate a fine inverno: cene al ristorante, foto prima
rubate poi autorizzate, un bacio sulla guancia per salutarsi, un abbraccio coperto dal capannello di milanisti tarantolati dalla conquista dello scudetto. Le prime dediche nei gol a San Siro (gesti, occhiate, mai il nome pronunciato chiaramente), le prime ammissioni di Pato poi vagamente smentite alle riviste, l’uscita in società, alla Scala, dove davano la Turandot (lui si è preparato accuratamente leggendo il libretto: non si sa mai). La passeggiata in giro per Roma protetta
dalla discrezione degli amici (sono stati insieme anche in Vaticano,masi è saputo molto dopo), e infine le foto scattate in Brasile, quando Pato e BB, scocciati per la persistente presenza dei paparazzi, hanno
cambiato pure albergo senza riuscire a risolvere granché. Naturalmente, il tutto risulta essere soltanto una bella amicizia. No comment Amicizia o meno che sia, il rapporto è rimasto circondato da vari gradi di  ilenzio.
Il padre e padrone del Milan Silvio Berlusconi richiesto di un parere se l’è cavata con un laconico «non ho consigli da dare ai miei figli, che sono bravi e sannocome comportarsi ». L’amministratore delegato
Adriano Galliani non si è lasciato scappare proprio nulla. L’allenatore Massimiliano Allegri è rimasto sul vago: «Pato sta attraversando un periodo di grande tranquillità». She, may turn each day into a
heaven or a hell. Per ora paradiso, si direbbe.
Intenzioni Forse il rendimento di Pato è migliorato grazie all’amicizia
con Barbara, forse per il diminuire dei guai fisici: i romantici sceglieranno la primasoluzione, i pratici la seconda. Fatto sta che il ragazzo, criticatoalle prime uscite di Coppa America, si è risollevato
con due gol in una partita decisiva, il premio di migliore in campo e una dedica discreta come la natura della stessa Barbara prevede in questa fase della storia. No, difficilmente il calciatore e l’ereditiera potranno
rivaleggiare con Casillas e la sua Sara Carbonero, o con Busquets e Shakira. Però una vittoria in Champions League potrebbe cancellare la riservatezza. Madrid e Barça sono avvisati: lei, dice sempre la canzone, «è lo specchio dei miei sogni». E si sa cosa sognano Pato e Barbara. Parlando di calcio, ovvio.

La Gazzetta dello Sport

Il Milanista

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