Scapuzzi: "Sono milanista, il mio idolo è Kakà. Balo al Milan? non credo"

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© foto di Tommaso Sabino/TuttoLegaPro.com

Come una favola. Dal Portogruaro al Manchester City. Luca Scapuzzi, pienamente recuperato dai problemi fisici, si gode il suo momento d’oro con la squadra di Roberto Mancini.
Prima dell’infortunio occorsogli al secondo anno con la maglia del Portogruaro, il talentuoso Luca, cresciuto nelle giovanili del Milan, si stava confermando. Domenica dopo domenica. Poi la rottura del crociato. Ma come nelle migliori favole a lieto fine, in estate Roberto Mancini, che già lo seguiva da tempo, ha deciso di portarlo al Manchester City. Lui e il suo procuratore Giuseppe Riso, uno dei talenti più promettenti fuori dal terreno di gioco, ad accettare, ovviamente, non ci hanno pensato su due volte. E ora Scapuzzi eccolo lì, a giocarsela con i vari Balotelli e Nasri.

Della favola, ancora tutta da scrivere, perché il futuro è suo, Luca Scapuzzi (nella foto al centro, accanto al suo procuratore Giuseppe Riso e al padre) ne ha parlato con TuttoMercatoWeb.

Scapuzzi, sta vivendo una favola.
“Sicuramente, è nato tutto velocemente. Ho voluto l’occasione al volo, quando mi è stata proposta ho accettato subito. E ora sto raccogliendo i frutti”.

Attorno al suo trasferimento al City c’è una leggenda metropolitana secondo cui avrebbe conosciuto Mancini in spiaggia, in Sardegna. Però non è andata così. Ci spiega come è nata la trattativa?
“Il mister lo conoscevo già da molto tempo. Mi ha seguito in tutte le fasi, da quando ero al Milan. E poi mi ha consigliato di andare al Portogruaro, quindi, essendomi svincolato, mi ha voluto portare al Manchester City. Ma mi conosce da sempre”.

Come è cambiata la sua vita in pochi mesi?
“È sempre la stessa. Ma è cambiato il contesto, sono in una delle società più importanti del mondo e per me è l’occasione della vita. Posso realizzare un sogno che ho da sempre”.

Qualche anno fa lei volle lasciare il Milan per approdare al Portogruaro. Perché?
“Dopo nove anni l’ultimo anno ci sono state delle cose per cui non mi sono più trovato bene. E avevo voglia di fare un’esperienza con gli adulti. C’è stata l’opportunità di andare al Portogruaro e l’ho colta al volo. Il primo anno è stato importante, abbiamo anche vinto il campionato. Mentre nel secondo ho rotto il crociato e per questo ho giocato poco”.

E se non si fosse infortunato, in quale squadra si sarebbe immaginato?
“Il primo anno in C si parlava di molte cose, ma di concreto non ho saputo nulla. Poi l’anno dopo mi sono fatto male subito, ed è stato difficile. Adesso ho pienamente recuperato”.

Com’è stato l’impatto col calcio inglese?
“I ritmi sono più alti e c’è meno tattica, ma è un bel calcio. E se dai tutto vieni apprezzato e premiato dai tifosi”.

Ovviamente un pensierino all’azzurro, lo fa.
“Ci penso. Ho vestito qualche maglia azzurra quando ero più giovane, l’obiettivo rimane. Forse dovrei giocare di più per ambire alla Nazionale. Però ci credo e so che posso raggiungerla”.

Chi è il suo idolo?
“È sempre stato Kakà, anche perché sono milanista. Mi piace tanto come calciatore”.

A proposito del Milan, sta rimontando.
“È una grande squadra e lo era già l’anno scorso. Può rivincere lo scudetto e far bene anche in Europa, perché il gruppo è consolidato”.

Il suo procuratore ha suggerito Nocerino ai rossoneri. Si aspettava un impatto così determinante da parte dell’ex Palermo?
“Che lui fosse un calciatore affermato in A da tempo era sicuro. Arrivare al Milan non è facile, ma Nocerino ha dimostrato di essere un grande giocatore e di poter essere utile alla causa rossonera”.

Con chi ha legato di più al City?
“A darmi una mano sono in tanti. Però se devo indicare qualcuno in particolare, dico Nasri”.

E con l’inglese, come va?
“Sto migliorando, all’inizio non sapevo nulla. Adesso invece va meglio”.

In Champions League avete affrontato il Napoli. Come ha visto la squadra di Mazzarri?
“È una squadra forte, un gruppo unito che gioca insieme da qualche anno. Qui hanno fatto una grande partita. Al ritorno mi aspetto lo stesso Napoli, ma noi siamo in crescita e quindi sarà una bellissima sfida”

Incendia casa, tira le freccette ai compagni. Ma è davvero così terribile Balotelli?
“(ride, ndr). No, Mario è un bravo ragazzo. In questi mesi mi ha aiutato molto e per come lo conosco è un bravo ragazzo. Poi è normale, è giovane e può fare i suoi errori”.

È mai stato vittima di un suo scherzo?
“Fortunatamente no (ride,ndr)”.

Se lo aspetta?
“Speriamo di no…(ride,ndr). Mario è un amico, non mi fa scherzi (sorride,ndr)”.

Scommetterebbe un euro sul trasferimento al Milan?
“Penso che Mario rimarrà qui. Si trova bene e sono certo che resterà con noi a lungo”.

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