Seconda vittoria per il Milan di Pippo

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VISTA DALLA CURVA

I rossoneri vincono anche la seconda amichevole con lo stesso punteggio della prima (2-0); questa volta sono i gol di Niang e Mastalli a piegare, nella ripresa, il Monza.

21.07.2014 00:49 di Davide Bin  articolo letto 1144 volte

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Buona la prima ma buona anche la seconda! Il Milan di Inzaghi evita brutte figure e vince anche l’amichevole del Brianteo di Monza contro la volenterosa squadra locale. Vale il discorso fatto dopo l’amichevole di Solbiate Arno contro il Renate: partite come queste sono puramente indicative, il risultato non conta e bisogna solo valutare eventuali progressi nella condizione fisica e nel gioco dopo pochi giorni di lavoro e con tanti aspetti ancora da migliorare, soprattutto considerando che la rosa è ridotta e incompleta per le tante assenze e anche perchè il mercato rossonero è ancora in divenire e si spera che preveda qualche bella sorpresa. Sicuramente Inzaghi ha tratto indicazioni positive dall’amichevole di Monza, una partita speciale soprattutto per Adriano Galliani, che prima di diventare A.D. rossonero è stato dirigente della squadra brianzola e si sarà emozionato nel ricordare una lontana fase della sua lunga carriera dirigenziale. Inzaghi ha schierato inizialmente una formazione molto simile a quella di Solbiate Arno, con due sole novità, a conferma del fatto che vuole già puntare su una squadra ben precisa nonostante le tante assenze, perchè sarà pur sempre calcio d’agosto, anzi addirittura di luglio, ma vincere aiuta a vincere e, sopratutto, a lavorare meglio, quindi è sempre auspicabile ottenere risultati positivi e, possibilmente, far vedere sprazzi di gioco e un’identità precisa, seppur dopo pochi giorni di preparazione.

Primo tempo senza gol e con poche emozioni, ma la squadra ha comunque mostrato buone cose, ha fatto la partita ed è mancata solo davanti alla porta, perchè la scarsa precisione e lucidità si possono certamente e facilmente spiegare con la fatica dei duri allenamenti di questi giorni, che appesantiscono le gambe. L’importante, soprattutto per Inzaghi, è aver visto i movimenti giusti e aver capito di essere sulla strada corretta, anche se si tratta di una strada molto lunga da percorrere per tornare a essere una squadra davvero competitiva. Nella ripresa sono arrivati i due gol che hanno deciso la partita e fissato il risultato e si sono messi in mostra anche i tanti giovani aggregati a una rosa ancora incompleta. Da sottolineare la grande azione del giovanissimo Mastour in occasione della seconda segnatura (quella di Mastalli) e, più in generale, buone le prestazioni di Niang e di Saponara, che sembra aver finalmente trovato la sua collocazione giusta dopo una stagione stentata e con pochissime occasioni per mettersi in mostra; qualche buona giocata di El Shaarawy, positive indicazioni da altri giocatori e anche dalla difesa, rimasta imbattuta per la seconda volta consecutiva, anche se serviranno verifiche ulteriori contro avversari di altra caratura; peccato per i fischi e gli insulti a Robinho, al quale Pippo aveva consegnato anche la fascia da capitano al momento del suo ingresso in campo; il brasiliano è reduce da una stagione negativa e incolore, è sul piede di partenza, forse già nei prossimi giorni, ma è stato comunque uno dei protagonisti dell’ultimo scudetto vinto dai rossoneri e meriterebbe un addio diverso, anche se ormai il rapporto con i tifosi è logoro e non più ricucibile. Insomma, non è stato il classico pomeriggio perfetto, ma per il momento, comunque, va bene così: l’osannatissimo Inzaghi (molti cori in suo onore) può proseguire serenamente il suo lavoro in vista dell’inizio della stagione ufficiale e può essere soddisfatto di quello che ha visto fino a questo momento. Il cartello “lavori in corso” è ancora esposto a Milanello e tale rimarrà per molto tempo (anche se ora la squadra si trasferirà negli USA), ma il gruppo cresce, come condizione e gioco e questa è l’unica cosa che conta davvero.

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Milan-Renate 2-0

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