– 21 giugno 2012Posted in: News

Anche il centrocampista olandese lascerà il Milan

Dopo Nesta, Gattuso e Inzaghi, anche Clarence Seedorf ha detto addio ai colori rossoneri. Il giocatore ha tenuto una conferenza stampa con Adriano Galliani nella Sala delle Coppe del Milan e ha dichiarato: “Ringrazio tutti coloro che sono qui oggi. Questa mattina voglio parlare solo di questi 10 anni al Milan, per il futuro ci penseremo da domani. Posso dire che sto ricevendo tantissime proposte, dovrò valutare tanti aspetti, come la famiglia, e poi deciderò. Non mi sono mai posto il problema dei soldi nella mia carriera. Ho passato 10 anni intensi al Milan, tanti anni sono passati veloci perchè sono state stagioni positive. Ringrazio il Presidente, Galliani, tutti coloro che lavorano a Milanello, i tifosi che spero di salutare nel modo che meritano e tutti i giornalisti italiani con cui sono entrato in contatto nei 13 anni che ho giocato in Italia. Metà della mia carriera l’ho passata al Milan, con tanti compagni di squadra con cui ho condiviso tanti bei momenti. Fino a qualche giorno fa non avevo ancora deciso niente, la scelta di lasciare il Milan è stata fatta poco tempo fa. Mi dispiace molto lasciare il Milan perchè è stata una vera famiglia. Continuerò la mia carriera da calciatore in qualche altra squadra, mi prenderò tutto il tempo necessario per fare la scelta migliore per me. Voglio provare a fare una nuova esperienza, è arrivato il momento di cambiare. Porterò con me tutti quelli che ho incontrato a Milanello, che è stata la mia casa per tutti questi anni. E porterò nel cuore lo stadio di San Siro nella partita contro il Manchester. Quella è stata la stagione più difficile per me nel Milan. Quella sera c’era uno stadio che dava una carica pazzesca. Continuerò a giocare. Ho tante proposte anche se ho 36 anni, ma questo momento voglio dedicarlo solo al Milan. Che Milan lascio? Lascio una squadra che vuole restare competitiva. E’ necessario ricreare una squadra come lo eravamo qualche anno fa. Il DNA del Milan sarà importante per restare al vertice in Italia e in Europa. La società ha l’esperienza per affrontare così tanti addii importanti. Il nuovo Seedorf? Non voglio fare paragoni, ci sono tanti talenti, ma per ottenere quello che hanno vinto gente come Maldini e Costacurta ci vogliono tanti sacrifici. Oggi, rispetto al passato, da questo punto di vista, le cose sono un pò cambiate. Mi auguro di vedere, oltre al talento, anche che i giovani abbiano il carattere per arrivare e rimanere al top. Ho detto a Ibra che lui ha tutte le qualità per essere il numero 10 del Milan. In questo momento la cosa che mi piace fare di più è giocare. Sto ancora bene e voglio continuare. In futuro vorrei fare l’allenatore o il dirigente, ma adesso è presto per fare questi discorsi. Io voglio ancora divertirmi e essere competitivo in campo. Anche dopo tanti addii, i nuovi devono mantenere i valori del Milan. Come lo abbiamo fatto noi, deve farlo anche chi è rimasto ed essere esempio per i nuovi. Montolivo entra nelle idee di calcio di Allegri. Ha fatto bene sia alla Fiorentina che in nazionale. Potrà fare bene anche qui e dare il suo contributo. Sono contento che sia arrivato perchè lo conosco e so che è tanto che voleva venire al Milan. Del Clarence del primo giorno è rimasto tutto. E’ cresciuto. E’ bello essere dove tutto è nato. E’ stata una scelta delicata e sono orgoglioso di quello che sono riuscito a fare in campo, ma mi porterò dietro tutti i rapporti personali che ho instaturato. Ci sono delle cose che che rimangono. Queste sono le cose che valgono nel tempo. Quando passi 10 anni in una società se non lasci nulla, allora hai vissuto nel vuoto. E’ stato bello l’applauso del Camp Nou ad aprile. Io ringrazio tutti i tifosi perchè grazie a loro ho reso sempre al massimo. Ho sempre cercato di dargli qualcosa e mi dispiace se non ho firmato qualche autografo in passato. Ma non smetterò mai di farlo. Quando posso sono sempre a disposizione ed è un gesto per ringraziare chi mi ha tifato. Ho sentito Ancelotti, con cui c’è un grande rapporto. Ma ho chiesto anche a Capello qualche consiglio, proprio come quando dovevo venire qui“.

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