Superare il Chievo e ritrovare le certezze

Il Milan cerca una bella vittoria contro il Chievo per uscire definitivamente dal momento delicato e fare quel salto di qualità troppe volte rinviato in questo avvio di stagione.

03.11.2012 02:00 di Davide Bin  articolo letto 34 volte

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Ripartire da quel secondo tempo di Palermo, in cui abbiamo visto il miglior Milan della stagione; è questo l’obiettivo dei rossoneri, che se avessero giocato sempre così, ora non avrebbero solo undici punti, ma sarebbero molto più in alto; la stagione è ancora lunga e tornare là davanti si può, anche se, ovviamente, non si può certo parlare di scudetto e nemmeno di zona Champions, se le prime continueranno a correre a ritmo indiavolato, ma è chiaro che se si riuscirà a dare continuità al bel secondo tempo del Barbera, possiamo sperare di aver finito di soffrire. Ormai ho quasi paura a parlare di svolta, tante volte invocata e ancora non arrivata, ma è chiaro che il Milan impalpabile e inguardabile del primo tempo a Palermo sembrava sull’orlo del baratro, ma poi cambi di uomini e modulo hanno fatto rispuntare dal nulla una squadra capace di pressare, giocare a gran ritmo, metterci anima e cuore e costruire azioni di grande qualità. Ora anche Allegri deve metterci un po’ di saggezza e umiltà, capire che non si può continuare a cambiare e bisogna dare qualche certezza alla squadra: confermare gli undici della ripresa al Barbera sembra scelta obbligata e logica, soprattutto in una partita come quella contro il Chievo, perchè i veneti verranno a San Siro ben coperti e pronti a difendersi, come successo al Palermo nella ripresa e bisogna aggirare la retroguardia avversaria e scardinarla con uomini capaci di puntare e saltare i difensori nell’uno contro uno, cioè quello che ha fatto Bojan a Palermo; lo spagnolo merita una maglia da titolare, El Shaarawy è l’elemento insostituibile della squadra e se proprio si vuole tentare di rilanciare Pato, meglio affiancargli due punte vere e tentare il tutto per tutto, senza paura e cercando di imporre subito il proprio gioco e la propria superiorità, perchè, lasciando perdere la classifica, il Milan è più forte del Chievo e lo deve dimostrare. Bisogna affrontare tutte le partite come in quel secondo tempo, perchè un Milan così può giocare alla pari contro chiunque e può risalire la classifica, quindi speriamo davvero di rivedere quella furia agonistica, quella voglia di vincere e quella rabbia per tutti i novanta minuti, a cominciare dalla prima azione. Troppo spesso il Milan ha sbagliato l’approccio alla partita, troppo spesso si è ritrovato a rincorrere e poche volte ci è riuscito; ora serve un salto di qualità, bisogna lasciarsi alle spalle paure e timori e bisogna giocare da Milan e attaccare gli avversari fin dall’inizio per metterli sotto fin da subito, senza aspettare che la situazione sia disperata per tirare fuori gli attributi, che evidentemente ci sono ma troppe volte sono stati tenuti nascosti. Insomma ci vogliono i classici “undici leoni” tante volte invocati dalla Curva Sud, ma che raramente si sono visti e solo in questo modo si possono fare le grandi rimonte, nelle singole partite ma anche in classifica. Il vantaggio è che, primissimi posti a parte, la classifica è corta e compressa e basta un filotto di vittorie per ritrovarsi in posizioni più alte; ovviamente non bisogna farsi distrarre dal fatto che martedì prossimo c’è la Champions, perchè ciò cancellerebbe in un sol colpo tutti i discorsi fatti fino ad ora; il Milan deve pensare ad una sola partita per volta, deve metterci tutto l’impegno possibile e solo alla fine può permettersi il lusso di pensare a quella successiva; servono punti, servono vittorie e per conquistarle servono gol all’attivo, possibilmente tanti e pochi gol al passivo. Per il momento il Milan ha giocato buoni spezzoni di partita ma mai una gara completamente positiva; anche quando ha vinto non ha mai pienamente convinto e forse tutto ciò dipende anche dai troppi cambi effettuati da mister Allegri, sia per quanto riguarda il modulo, sia per quanto riguarda le formazioni; è giunta l’ora delle scelte definitive, è giunta l’ora delle certezze, perchè a Palermo abbiamo visto un ottimo Milan ma solo per quaranta minuti e, invece, ne servono di più per conquistare le vittorie che sono necessarie in questo momento. Ovviamente non ci si può aspettare uno stadio pieno per una partita del genere e ormai i giocatori ci avranno fatto l’abitudine, ma ora sta anche a loro ridare un po’ di entusiasmo a tutto l’ambiente e, soprattutto, regalare qualche soddisfazione in più a quello zoccolo duro della tifoseria che non ha mai abbandonato la squadra e ha continuato a sostenerla in casa e in trasferta, nella buona e nella cattiva sorte, quando si è vinto ma anche quando si è perso. Tutti insieme si può andare lontano, si può risalire la china, si può tornare grandi, anche se probabilmente questa resterà una stagione di transizione, perchè la situazione è abbastanza compromessa, ma c’è ancora tempo per togliersi molte soddisfazioni e sarebbe bello vedere finalmente in campo una squadra consapevole dei propri mezzi e che sa di poter giocare bene e vincere, perchè lo ha fatto vedere in uno spezzone di partita in cui è sembrata irresistibile. Abbiamo voglia di grande Milan, abbiamo voglia di tornare ad emozionarci e non solo soffrire, abbiamo voglia di rivedere una squadra degna della gloriosa maglia che indossa, perchè i buoni giocatori ci sono e ora devono dimostrare quello che valgono e non aspettare sempre e solo le prodezze di un ventenne che sta facendo davvero il fenomeno, ma che ha bisogno di qualche compagno che lo assecondi, perchè non si può vincere giocando soli contro tutti. Ripartiamo da quel secondo tempo di Palermo e magari più avanti scopriremo che è stata proprio quella la svolta tanto attesa…  

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