Tra due settimane inizia il campionato…

TORNA IN AUGE IL NOME DI DOUGLAS COSTA: SAREBBE IL RINFORZO GIUSTO?

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L’EDITORIALE

Giornalista sportivo e scrittore. I suoi libri: “La vita è rotonda”, “Soianito”, “L’oro di Sheva”, “Calcinculo”, “La vita è una”, “Sembra facile”. Attualmente online l’ebook “La rivoluzione di Giuseppe” Gruppo Viator

© foto di Federico De Luca

Di per sé potrebbe apparire banale ricordarlo, come si fa a dimenticare quando comincia il campionato italiano di calcio di serieA?  Eppure abbiamo sentito forte il desiderio di centrare questi pensieri di Ferragosto sulla scadenza così prossima, perché non c’è molto altro di cui parlare se il soggetto è il Milan. La letteratura sui summit di mercato quest’estate ad Arcore a casa del Presidente che “ha ritrovato l’entusiasmo”, dei pranzi di mercato a Ibiza, Forte dei Marmi, Milano è già sin troppo opulenta per arricchirla ulteriormente. Di certo ormai la convinzione assodata è che si voglia un attaccante esterno da accorpare ai giocatori di prima linea che al momento, per 3 ruoli, sono Niang, Menez, Mastour, El Shaarawy, Balotelli, Pazzini, Honda e Saponara inserito nei quadri come centrocampista. Abbiamo detto 3 ruoli, ma come giocherà il Milan di Pippo Inzaghi? Si era detto che il 4-3-3 non si addicesse a Balotelli, allora si poteva ripiegare sul 4-3-2-1 con Mario ed El Shaarawy alle spalle di Pazzini. Ma in questo caso che fine farebbe Menez? E l’esigenza di un attaccante esterno che ha generato 5 summit dopo la cena di Ibiza per prelevare Menez? E le voci che parlano del ritorno di Taarabt? Restiamo dunque all’ipotesi del 4-3-3 con Balotelli inamovibile – siamo sicuri? – e il “miglior acquisto del 2014 El Shaarawy” titolari. E Menez? E Cerci o Douglas o Lavezzi (anche se non ci crediamo gran che)? L’unico sollievo, dopo le cessioni di Robinho e Constant che potevano valere un carosello in Duomo, è che Honda appare sempre e comunque lontanissimo da qualsiasi ipotesi tattica. Non è poco. Supponiamo comunque che il Presidente, con il suo tangibile “ritrovato entusiasmo” improvvisamente decida di spendere 20 milioni per Cerci o 25-30 per Douglas. Semplice: i giocatori per 3 ruoli diventerebbero 9 invece degli attuali 8.

E a centrocampo? Non si è mai parlato del centrocampo, questa estate. Ci siamo solo illusi per qualche ora sul fatto che la cessione di Muntari al Liverpool avesse un fondamento, ma non ci sono cascati. Con la conferma dell’ex interista che arrivò in vece di Tevez, ora la truppa è composta da Cristante (mai usato, di fatto, nella passata stagione), Montolivo (convalescente), De Jong (al quale non sarebbe dispiaciuto andarsene), Essien (purtroppo molto usato nella passata stagione), Poli e appunto Saponara. Non serviva nessun altro? Sicuri?

In difesa è rimasto strozzato in gola l’urlo per la liberazione da Mexes e Zapata, se n’è andato Rami, sono rimasti Zaccardo e Didac Vilà. E’ arrivato Armero, tutto da verificare come terzino – se alcune verifiche in realtà non fossero già state fatte a Udine e Napoli con risultati modesti – e Alex che è certamente il migliore dei centrali che si sono alternati nelle ultime stagioni profanando ruoli e fasce da capitano. E’ tornato Albertazzi, sono rimasti Abate, De Sciglio e Bonera. Non serviva nessun altro? Sicuri?
Infine i portieri, una girandola da far venire il mal di testa prima di approdare ad Abbiati, Diego Lopez, Gabriel e fino a prova contraria Agazzi. Quattro nella speranza di farne uno. Ma di meglio era difficile inventarsi, se non forse quel Reina che andato a fare il 3° al Bayern poteva fermarsi a Milano sulla strada Napoli-Monaco, ma è solo una chicca personale.
Sapevamo che Superpippo avrebbe avuto vita dura. I summit, sia pure sprizzanti “entusiasmo ritrovato” del Presidente, stanno dicendo grosso modo che alcune pezze in prestito e/o a parametro zero sono arrivate, che qualcosa ancora sarà fatto, che molto continuerà a mancare. Quello che manca davvero, però, al momento è una formazione credibile dopo le batoste estive, un’idea di gioco (Pippo sta dimostrando di averne una, se non altro sulla carta: bisognerebbe che il Presidente lo aiutasse con tutto il suo “ritrovato entusiasmo”), una formazione titolare. E un obiettivo: podio? Europa League? Migliorare il rendimento di Allegri nella scorsa stagione o semplicemente ripetere quello di Seedorf che vorrebbe dire arrivare a 70 punti? Sarebbe bello saperlo. Magari con l’occasione potrebbero spiegarci anche perché invece dell’ex rossonero perbene Demetrio Albertini è stato appoggiato ed eletto Stravecchio alla presidenza Figc. In ogni caso in bocca al lupo a Conte: i suoi risultati internazionali da allenatore non sono stati entusiasmanti, ma il contratto che ha strappato è già certamente da grande C.T.

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L’ennesimo incontro ad Arcore tra Berlusconi, Galliani e Inzaghi si conclude con il rafforzamento della volontà di Inzaghi di puntare tutto sull’acquisto di Cerci. L’allenatore rossonero ha le idee chiare, peccato che le sole intenzioni non possano essere…

Arrivo a Milano di Diego Lopez

One di Dario Paolillo
CrozzoPizzo.it

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