MILAN DAY
Ci voleva. Una vittoria come quella di Udine, di pura adrenalina, che rilancia la stagione. E momento migliore non poteva esserci rispetto a questo. Presentarsi, infatti, alla gara di domani sera con i Gunners con la pressione incredibile sulle spalle poteva essere davvero dannoso. Invece ora l’ambiente si è ricompattato ed ha ritrovato la serenità necessaria per affrontare una sfida delicata come questa. Per abbattere il tabù degli ottavi di Champions con le inglesi. Negli ultimi anni, infatti, il Milan è sempre stato eliminato dalla Champions agli ottavi contro un inglese. Il Tottenham lo scorso anno, il Manchester nella stagione 2009-2010 e lo stesso Arsenal nella stagione 2007-2008. Non solo l’eliminazione: nel doppio confronto non abbiamo mai vinto una partita. Due pareggi per 0-0, entrambi a Londra, una sconfitta esterna per 4-0 a Old Trafford e addirittura due batoste interne, per 0-1 e 2-3. Bisogna invertire la tendenza. E per farlo, finalmente, tornano giocatori. Abbiati, Nesta, Boateng, Van Bommel ed Ibrahimovic saranno tutti giocatori “nuovi” rispetto a Udine. Momento migliore per ritornare non poteva esserci. La situazione, grazie all’uno-due di Maxi ed El Shaarawy dell’altra sera, sembra essersi risolta. Ma, occhio. Il momento della squadra rimane non certo roseo. Le gare con Lazio, Napoli, Juve e Udinese hanno dato indicazioni chiare. Non siamo in forma, non riusciamo a tenere un ritmo sostenuto e facciamo fatica a fare gioco. Ma abbiamo ritrovato carattere e compattezza. Proprio per questo la gara con l’Arsenal va inquadrata come sfida da 180 minuti. Non prendere gol in casa è a dir poco fondamentale, e la gara dell’anno scorso contro gli Spurs deve insegnare. In quella occasione, infatti, non abbiamo avuto pazienza. Per nulla… (continua)
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vi presentiamo Milan-Arsenal