Vietato sbagliare!

21 Nov 2012 20:45
UEFA Champions League 2012-2013

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NAPOLI-MILAN, IL MIGLIORE IN CAMPO

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Il Milan affronta l’Anderlecht a Bruxelles in una partita fondamentale per il passaggio agli ottavi di finale di Champions League; bisogna fare risultato e il bel Milan di Napoli può riuscirci.

21.11.2012 01:02 di Davide Bin  articolo letto 677 volte

© foto di Alberto Lingria/Photoviews

Rinfrancato dal pareggio in rimonta in casa della terza forza del campionato italiano, il Milan si rituffa in Champions League con maggiore entusiasmo ed autostima rispetto alla settimana che ha preceduto l’inizio di questo ciclo terribile; più del risultato, un pareggio che in fondo serve a poco, al San Paolo è stata confortante la prestazione, con i rossoneri che non si sono disuniti e demoralizzati nemmeno quando si sono ritrovati sotto di due reti, hanno proseguito a giocare bene, con tranquillità e pazienza come nulla fosse, hanno evitato di sbilanciarsi, hanno giocato con saggezza e, finalmente, consapevolezza della propria forza e hanno rimesso in piedi una partita che dopo mezz’ora sembrava già finita. Ora arriva un altra sfida complicata e difficile, contro l’Anderlecht, che non è certo nell’elite del calcio europeo ma si sta giocando, come i rossoneri, la qualificazione, quindi si tratta già di una partita da “dentro o fuori” anche se siamo ancora nella fase a gironi. Il Milan ha un solo punticino di vantaggio sui belgi e due sullo Zenit; un piccolo vantaggio cui si unirà quello di scendere in campo conoscendo già il risultato della sfida di San Pietroburgo, dove si giocherà alle 18 ora italiana; se il Malaga dovesse fermare lo Zenit, battendolo o anche pareggiando, una vittoria rossonera a Bruxelles chiuderebbe il discorso qualificazione con una giornata di anticipo, mentre un pareggio rimanderebbe tutto all’ultima giornata; se lo Zenit dovesse vincere, invece, sarebbe ancor più necessario conquistare i tre punti contro l’Anderlecht, ma anche con un pareggio il Milan si presenterebbe all’ultima sfida con due risultati su tre a disposizione per conquistare il passaggio del turno, a meno che l’Anderelcht dovesse vincere a Malaga, nel qual caso befferebbe le rivali in caso di pareggio fra Milan e Zenit; vietato perdere, invece, perchè ciò costerebbe il sorpasso da parte dei belgi (e magari anche da parte dei russi) e comprometterebbe le speranze di qualificazione, ancora teoricamente possibile ma molto molto difficile. Insomma le combinazioni sono ancora tante in un girone equilibratissimo (Malaga a parte), quindi meglio non fare calcoli e pensare solo a vincere una partita tutto sommato abbordabile, anche se in Europa nessuno regala alcunchè e bisogna sudarsi vittorie e punti, come dimostrano molti risultati di questa fase a gironi.

In altri tempi una partita a Bruxelles sarebbe stata catalogata fra quelle medio-facili, visto il valore non eccelso dell’avversario, ma per questo Milan non ci sono partite semplici e l’alto valore della posta in palio complica ulteriormente le cose; si tratta di una sfida decisiva, contro una squadra capace di imbrigliare e frenare i rossoneri a San Siro nella prima partita del girone e, quindi, da prendere con le molle e non sottovalutare. I belgi faticano a segnare, ma saranno costretti a giocare per vincere e ad aprirsi, quindi il Milan potrebbe trovare spazi invitanti per far scattare ripartenze letali con i tanti giocatori veloci a sua disposizione. Sarebbe importante per una volta non partire sempre con l’handicap, cioè non andare in svantaggio per poi essere costretti ad affannose rimonte che non sempre riescono e per questo ci vuole il giusto approccio alla partita e non bisogna regalare il primo tempo agli avversari. Questo Milan è sensibilmente cresciuto rispetto alla partita di andata: ha un El Shaarawy in versione fenomeno e ormai consapevole delle proprie immense doti, nonostante la giovane età; ha un Bojan sempre più inserito negli schemi ed autentica spina nel fianco delle difese avversarie con la sua velocità ed imprevedibilità; ha un Montolivo rinfrancato rispetto all’inizio della stagione, che ha trovato la giusta collocazione e sta diventando sempre più leader del reparto di centrocampo e dell’intera squadra; ora Allegri si aspetta progressi anche da altri giocatori, come Boateng, o come i difensori, perchè la retroguardia è il vero problema della squadra: subisce troppe reti, commette troppi errori e non ha ancora trovato il giusto assetto, il giusto affiatamento e i necessari automatismi, per colpa di Allegri, che l’ha cambiata anche quando non era necessario, ma anche per colpa dei tanti infortuni (attualmente sono fuori Bonera, Antonini e Abate, ovvero tre quarti dell’ipotetica linea difensiva titolare). Detto questo, è chiaro che il Milan ce la può e ce la deve fare, perchè sembra comunque superiore all’Anderlecht e perchè la qualificazione è troppo importante per motivi sportivi ed economici: nessuno può pensare o sperare di fare poi in primavera un cammino lunghissimo in Europa, a meno di clamorosi e miracolosi progressi della squadra da qui a metà febbraio, ma passare il turno darebbe entusiasmo ed autostima a tutto l’ambiente in un momento molto delicato della storia rossonera; inoltre sono in ballo una ventina di milioni di Euro, che farebbero molto comodo per il mercato di gennaio, visto che ora il bilancio è a posto ed eventuali entrate possono essere reinvestite in operazioni che consentano di rafforzare una rosa che per ora ha dimostrato di non essere pienamente competitiva, anche se i progressi delle ultime settimane fanno ben sperare. Ci vuole una notte da Milan, anche se di giocatori che hanno partecipato alle gloriose notti europee del passato ce ne sono davvero pochi, praticamente il solo Abbiati, visto che Ambrosini è fermo per infortunio, così come Bonera, che ormai dobbiamo definire un senatore. Il portiere (e capitano) rossonero avrà voglia di riscatto dopo l’erroraccio di Napoli, che per fortuna non è stato decisivo, ma sarebbe bello se non dovesse essere lui uno dei protagonisti della partita, perchè ciò vorrebbe dire che il Milan ha sofferto pochissimo in difesa e non ha consentito all’Anderlecht di essere pericoloso e tirare molto in porta. Comunque siamo pronti anche a soffrire, come è sempre accaduto in questa stagione con molti problemi, pur di poter poi gioire per un risultato positivo, perchè siamo arrivati ad una di quelle partite in cui è vietato sbagliare, per non compromettere un obiettivo magari parziale (nessuno può razionalmente pensare di poter vincere la Champions) ma molto importante e per questo gridiamo, come sempre, “Forza vecchio cuore rossonero!”, nella speranza di poter assistere ad una prestazione da Milan e poter tornare da Bruxelles con un risultato che ci faccia finalmente sorridere dopo tante sofferenze in questi primi mesi della stagione.

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