Milan Night
Ho letto un annuncio di un tipo che ha messo in vendita l’auto. Una Panda del 2009, in buone condizioni, usata pochissimo. Ha solo 8000 km, il prezzo è 6mila euro. L’ho chiamato, ci siamo dati appuntamento, l’ho provata, va benissimo, è perfetta. Gli ho detto che l’avrei presa sicuramente. Poi la sorpresa, inaspettata. E non se n’è fatto più nulla. Perché quell’arrogante pretendeva che gliela pagassi, e pure subito, all’atto della voltura. Roba da non credere. E pensare che io l’auto l’avrei presa, ovviamente in prestito con diritto di riscatto al 31 agosto 2013. Tutto regolare eh, avrei pure firmato un contratto e gli avrei pure regalato un pacco di cioccolatini per suggellare l’affare. Che tempi. Ma avrei dovuto capirlo da un pezzo che il mondo non gira più come dovrebbe.
L’altra sera, ad esempio. Al porto, sempre al porto. Mentre penso al Milan ordino tre limoncelli. Me li gusto con calma, mentre con un amico mi dilungo a discutere su quanto sia stata importante per le casse della mia squadra la cessione di quel testone di Ibra, che poi diciamocelo, ha fatto più casini che altro da noi. Finiamo di bere, ci alziamo e il cameriere che fa? Ci porta il conto e chiede i soldi. I soldi, capito? Ma come, dico io, non si può dilazionare in qualche mensilità? O ancora, non si può scambiare quei tre bicchierini con il braccialettino portafortuna che il vu cumprà mi ha regalato martedì in spiaggia?
Ma che piega sta prendendo questa società? Ma dove andremo a finire? Qui ormai tutti vogliono solo una cosa: soldi, soldi e ancora soldi. Senza contare che la fiscalità spagnola ci sta distruggendo il mercato, che i tedeschi hanno un pil che ci sta schiacciando e che gli svizzeri possono contare su una moneta autonoma con tanto di banca centrale pronta a difenderla. E poi i russi. Eh sì, cari signori, i russi. Quelli arrivano in Riviera e fanno il bello e il cattivo tempo, girano anche con 50, 100 euro in tasca come nulla fosse, se ne fregano di tutto e di tutti, si possono permettere cene in ristoranti da 30-40 euro a testa.
E non sto nemmeno a citare gli austriaci, che discendono il Brennero con macchinoni carichi di spavalda sicumera, forti di un’economia drogata da un’Iva che grida vendetta. Ora devo chiudere, che a quanto pare qualcuno si è accorto che sto vampirizzando la connessione wifi dell’hotel Miramare. Anche quella vorrebbero che pagassi, ma rendetevi conto. Ora scappo, anche perché stasera dovrei cenare e vorrei convincere quel taccagno del ristoratore a darmi da mangiare in cambio del prestito oneroso delle ciabatte da mare, tanto domani me ne vado e fino al prossimo anno non mi servono più.
A proposito di Milan, ma è vero che Porto, Juve, Real Madrid e Montpellier vorrebbero soldi per darci i loro giocatori? Pazzesco, che faccia tosta che ha questa gente.
Non c’è più religione, madama la marchesa.
Marco Traverso
Twitter: @marcotraverso75
Post Originale:
Vogliono i soldi adesso!