“Con l’Atalanta sarà una partita difficile, contro una squadra che concede poco spazio. Ci vorrà pazienza. Non meritava di perdere con la Lazio e a Cagliari ha fatto bene, hanno le qualità per farci male con le ripartenze”. Massimiliano Allegri avvisa il Milan dalle insidie della prossima sfida di campionato nel corso della conferenza stampa tenuta oggi a Milanello. “Il calcio è bello perché è strano – aggiunge il tecnico rossonero – potevamo pareggiare con la Sampdoria e a Bologna, invece abbiamo perso e vinto. Dobbiamo migliorare, specie in attacco bisogna essere più spigliati, serve una squadra più libera mentalmente, senza l’ansia del risultato anche perché abbiamo in rosa tanti giocatori nuovi e giovani. La cosa migliore da fare è affrontare partita dopo partita senza pensare avanti. Ora c’è l’Atalanta, poi penseremo all’Anderlecht. Abbiamo 7 partite in 21 giorni, ci prepareremo di volta in volta”.
A chi gli chiede del modulo che adotterà, l’ex tecnico del Cagliari puntualizza:;
Più che un 4-2-3-1, quest’anno ho a disposizione centrocampisti capaci di giocare sugli esterni e quindi capaci di farmi variare modulo in corsa – sottolinea -. Ambrosini e De Jong sono uno l’alternativa dell’altro, ma potranno anche giocare assieme. Niang? Ha 17 anni e va valutato per quello, pur avendo delle buone qualità. Non possiamo considerarlo un giocatore del presente ma del futuro: parlare di lui come titolare ora è un po’ eccessivo. Ieri ho tolto Pazzini dopo venti minuti d’allenamento per un fastidio al ginocchio ma penso abbia il 99% di probabilità di giocare dall’inizio.
Secondo quanto trapelato sui media, nell’ambiente rossonero ci sarebbe ancora tensione, nonostante la vittoria di Bologna:
I giudizi su di me non mi spaventano, quando sono arrivato dicevano che non ero pronto, invece in due anni abbiamo fatto meglio di tutti. Sono sereno, è normale che tanti allenatori ambiscano ad allenare il Milan. Ma conosco il gruppo a disposizione, so che troveremo delle difficoltà ma parlano sempre i risultati e noi dobbiamo cercare di crescere con la serenità e la spensieratezza che deve contraddistinguerci.
Poi Allegri fa una riflessione su El Shaarawy:
Tende a giocare sulla sinistra anche quando gioca con noi, non solo in Nazionale: è un ragazzo di 19 anni, deve imparare ancora molto, credo ci si aspetti un po’ troppo dai giovani, si stanno caricando di troppe responsabilità. Devono crescere fisicamente e tatticamente. Domani si contende un posto con Bojan, un altro giocatore che sta bene. Domattina scioglierò gli ultimi dubbi. Il recupero di Pato procede bene. Robinho tornerà prima di lui, Montolivo è quasi a posto e lo valuteremo per l’Anderlecht senza prenderci grossi rischi. Mexes sta bene, se non sarà domani potrebbe giocare martedì in Champions. Quest’anno c’è la panchina lunga, quindi valuteremo domani.