
A chi gli chiede del modulo che adotterà, l’ex tecnico del Cagliari puntualizza:;
Più che un 4-2-3-1, quest’anno ho a disposizione centrocampisti capaci di giocare sugli esterni e quindi capaci di farmi variare modulo in corsa – sottolinea -. Ambrosini e De Jong sono uno l’alternativa dell’altro, ma potranno anche giocare assieme. Niang? Ha 17 anni e va valutato per quello, pur avendo delle buone qualità. Non possiamo considerarlo un giocatore del presente ma del futuro: parlare di lui come titolare ora è un po’ eccessivo. Ieri ho tolto Pazzini dopo venti minuti d’allenamento per un fastidio al ginocchio ma penso abbia il 99% di probabilità di giocare dall’inizio.
Secondo quanto trapelato sui media, nell’ambiente rossonero ci sarebbe ancora tensione, nonostante la vittoria di Bologna:
I giudizi su di me non mi spaventano, quando sono arrivato dicevano che non ero pronto, invece in due anni abbiamo fatto meglio di tutti. Sono sereno, è normale che tanti allenatori ambiscano ad allenare il Milan. Ma conosco il gruppo a disposizione, so che troveremo delle difficoltà ma parlano sempre i risultati e noi dobbiamo cercare di crescere con la serenità e la spensieratezza che deve contraddistinguerci.
Poi Allegri fa una riflessione su El Shaarawy:
Tende a giocare sulla sinistra anche quando gioca con noi, non solo in Nazionale: è un ragazzo di 19 anni, deve imparare ancora molto, credo ci si aspetti un po’ troppo dai giovani, si stanno caricando di troppe responsabilità. Devono crescere fisicamente e tatticamente. Domani si contende un posto con Bojan, un altro giocatore che sta bene. Domattina scioglierò gli ultimi dubbi. Il recupero di Pato procede bene. Robinho tornerà prima di lui, Montolivo è quasi a posto e lo valuteremo per l’Anderlecht senza prenderci grossi rischi. Mexes sta bene, se non sarà domani potrebbe giocare martedì in Champions. Quest’anno c’è la panchina lunga, quindi valuteremo domani.