A momenti i bantù, gli hutu, i tuzi, i boscimani e gli hezbollah pareggiavano


L'unica donna al mondo che batte Honda sui 100 metri!

L’unica donna al mondo che batte Honda sui 100 metri!

Ieri sera a La Coruna c’è mancato poco che gli hutu, i tuzi, i bantù, i boscimani e gli hezbollah pareggiassero una partita che dopo il primo tempo era praticamente chiusa. In teoria dovrei scrivere due sermoni, uno per il primo tempo e uno per la ripresa: va beh…ne scriverò uno onnicomprensivo. Dopo anni, ma che dico anni, lustri nei quali l’approccio alla partita era molle, svogliato, lento, annoiato, da sbadiglio con scaccolamento incorporato…, per 45 minuti si è visto un buon Milan, anzi buonissimo, con tanta spinta, determinazione e volontà; magari con quell’istinto killer che ci è sempre mancato. Un bel primo tempo, lo ripeto, dove anche Montolivo mi era piaciuto e nel quale aveva fatto cose egregie, assist compreso. Il tutto poi in uno stadio di proprietà…che avrà fatto scendere qualche lagrimuccia all’Amministratore Delegato al Truccabimbi. Incredibili questi friulani, senza conferenze stampa in mondovisione, senza fanfare, senza architetti da urlo e senza studi costosissimi…, si sono costruiti appunto stadio e futuro.

Il bello è che questo primo tempo di ieri sera a La Coruna lo abbiamo giocato in 10, con Macedonio Honda completamente stordito e avulso dalla realtà. Diciamolo francamente, Honda è, calcisticamente parlando, un rincoglionito! Vaga in campo convinto di giocate la coppa d’Asia e non riesce a capire perchè contro il Laos non gli riescono i suoi leggendari colpi: lo sbadiglio; lo sgurado perso nel vuoto; la puzzetta e lo stropicciamento degli occhi. E’ un giocatore da salotto, ti vengono a trovare degli ospiti e tu lo fai palleggiare mentre le signore comprano i prodotti della Stanhome. Dispiace perchè in settimana aveva fatto il secondo tempo sui cento metri…battuto solo da Lina Wertmuller. Che società è una società che fa giocare un cazzone inutile per lucrare quattro soldi? Una società di pezzenti. Una società di morti di fame. Come si fa a fare un contratto del genere? Si dirà…, ma non ci sono prove che avvalorino una simile tesi: allora devo pensare che Sinisa sia totalmente rincretinito e fa giocare un minkione stordito e imbalsamato! Oppure è un allenatore zelante e ligio ai doveri aziendali, strano però…mi ero costruito un’immagine di tecnico autonomo e tutto di un pezzo…

E qui veniamo al tecnico. Honda deve giocare per forza? Benissimo…anzi malissimo, ma quanto? E’ proprio contrattualmente necessario vedere in campo questo giapponese irritante? Ma come cazzo si è potuto comprare un simile cazzone? Io diffido di tutti questi reduci dalla campagna di Russia: il più delle volte sono imbottiti di soldi e totalmente molli e inutili. E infatti Luiz Mandriano lo vedo molto floscio… Sarà un caso? Io non penso che il tecnico nell’intervallo abbia tranquillizzato i suoi, consigliando palleggio e biscottini con la marmellata; ma dopo la gara casalinga contro il Palermo, è la seconda partita nella quale si finisce guardando l’orologio e con il cardiopalmo! Qui si deve vedere la mano del tecnico…che solo per caso ha portato a casa 6 punti che potevano essere due. Che senso ha aver paura che Calabria venga espulso e poi giocare lo stesso in 10 con il cazzone giapponese? Che senso ha andare ad intaccare la coppia centrale per far entrare Ospedalex, una cariatide stramorta in avanzato stato di decomposizione? Il brasiliano è il terzo pezzo della triade della morte: Emerson, Essien e appunto Ospedalex, comprati a “feretro zero” con funerale già pagato dalle società di provenienza pur di levarseli dai coglioni. Nel caso di Ospedalex è stata la Fifa a pagare le esequie. Sinisa, dal punto di vista decisionale, continua a sbagliare tempi e giocatori dalla prima di Firenze.

Inutile precisare che sui gol presi Montolivo non ha chiuso: sul primo era assente e quella è la sua posizione di vertice alto e sul secondo guarda molle e languido il giocatore friulano che fa tutto quello che vuole e crossa con la tazza di te in mano. Lo stesso De Jong non ha fatto niente di rimarchevole, mi chiedo dove vogliamo andare con un simile centrocampo, mica sono tutti iraniani e cambogiani come quelli di ieri sera! Inutile dover ammettere che Kuco è il 50% di questo che noi ci ostiniamo a a chiamare ancora centrocampo, quando invece la giusta definizione è centropippe. Mi piace celebrare Bonaventura, giocatore di altri tempi per costanza, educazione ed abnegazione; lo stop sul gol è da cineteca, la freddezza nell’esecuzione…pure. Ma il mio eroe è lui, quel Zapata dileggiato dall’esperto di editoria sportiva nei giusti toni…che ieri sera ha segnato il gol della vittoria! Bravissimo Zampatainculo, non ti chiamerò mai più così. Anzi ieri sera…hai messo la zampata vincente! Lo so che state aspettando un mio commento su qualcosa di particolare avvenuto ieri sera: io penso che bisogna essere obiettivi e dare a Cesare quel che è di Cesare; io ieri sera ho visto un grande centravanti, un giocatore che ha segnato e tenuto impegnata la difesa avversaria per lunghi tratti della partita. Ammetto di essere rimasto stupito perchè proprio non me lo aspettavo, ma purtroppo spesso soffro di pregiudizi e mi lascio prendere la mano. Lo ripeto, ieri sera ho visto un gran bel centravanti: Duvan Zapata.

Gianclint

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