di Francesco Parrino

Secondo quanto riportato dai colleghi del “Corriere Mercantile“, il difensore genoano Daniele Portanova, avrebbe ricevuto minacce di morte e offese molto gravi.

Il tutto è scaturito da un evento in particolare, e cioè l’intervento dello stesso Portanova nei confronti di Giampaolo Pazzini che, dopo aver segnato il gol del vantaggio rossonero, è dovuto uscire per quella che sembrava una normale (ma molto forte) contusione.

Niente di tutto questo purtroppo, ma qualcosa di peggio che gli impedirà di prender parte alla trasferta catalana.

Questo il commento dell’autore dell’articolo sul Corriere Mercantile, Matteo Angeli, direttamente dal suo blog : “Appena si è avuta la certezza che l’attaccante rossonero non parteciperà alla trasferta di Barcellona si è scatenato di tutto. In molti gli augurano addirittura di morire, minacciandolo torture di ogni genere. Ma ormai su internet ognuno sembra essere libero di scrivere quello che vuole dietro un nick, sarebbe importante che qualcuno pagasse finalmente per quello che dice o scrive“.

Ora, aldilà di qualsiasi commento che può venir spontaneo dire, magari di pancia, dopo l’aver saputo che Giampaolo Pazzini non prenderà parte alla trasferta in terra catalana, niente del genere può giustificare una minaccia di morte nei confronti di un difensore, e prima di tutto di un uomo, che non faceva altro che il suo mestiere (peraltro con la fama d’esser molto rude nelle giocate), in una squadra che sta cercando in tutti i modi di salvarsi dopo l’ennesima tribolata annata.

La “colpa“, se di colpa si può parlare visto che in questi casi è perlopiù fatalità, è del mancato turnover di Allegri che, ha preferito confermare dove possibile la miglior formazione, per poi pensare al Barça.

Discorso giustissimo per carità, la mentalità del “pensiamo gara dopo gara” è da vincenti, ma se l’anno scorso abbiamo imparato qualcosa, è che, nei momenti più decisivi, anche un leggero turnover nei ruoli chiave ( a maggior ragione se l’altra prima punta non è utilizzabile in Champions), evita situazioni in cui ti trovi, causa infortunio, a dover stravolgere completamente i tuoi piani tattici in vista di quella partita che devi vincere a tutti i costi.

Evidentemente però Allegri, pur essendosi trovato in una situazione pressoché identica (anche lo stesso avversario) l’anno scorso dove la vittima di turno fu Thiago Silva, ha preferito non stravolgere troppo la squadra, e pensare unicamente al Genoa.

La speranza di tutti noi tifosi milanisti è che, questa scelta, non si sia rivelata un inutile e lezioso azzardo che si poteva evitare, ma c’è soltanto un modo per scoprirlo, aspettare le 23:00 di martedì, in quel momento sapremo finalmente, se l’aver “sacrificato” Pazzini, ha inciso o meno, a livello tattico (e non solo) contro il Barça.